Silene italica
Dublin Core
Title
Silene italica
Creator
Alex Buzila
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Silene italica
Nome comune
Crotonella
Etimologia
Il nome Silene deriva dal latino scientifico Silene da Silenus, il quale a sua volta deriva dal greco. La derivazione dipende dalla forma del calice che sostiene il fiore della pianta che ricorda la pancia di Sileno. Questo è un essere mitologico dell' antica Grecia immaginato in forma umana, ma con le orecchie, la coda e gli zoccoli di cavallo. Il nome deriva appunto da questo essere il quale veniva rappresentato con un ventre molto grosso che ricorderebbe la pianta.
Ambiente
Pianta comune nei boschi e nelle radure fino a 1400 m. Nelle nostre zone la si può trovare sui detriti (ambienti ruderali) o negli incolti, ai margini delle strade e aree antropizzate (la nostra pianta è sinatropa e a volte è infestante nei campi e negli orti). Preferisce i terreni ricchi di sostanze azotate.
Caratteri botanici
Radice:la radice è fittonante.
Fusto:Questa è una pianta perenne bianco-tormentosa, alta dai 30 ai 60 cm; il fusto è eretto, ramoso, gracile, pubescente-vischioso. Foglie:Le foglie basali sono spatolate, le cauline minori, lineari; mentre l'infiorescenza è ampia e rada.
Infiorescenza:L'infiorescenza è del tipo bipara ossia i fiori crescono da ambo i lati rispetto al fiore apicale (chiamata anche “dicasio”). I fiori sono solitari alla fine del peduncolo. Lunghezza del peduncolo: 3 cm
Fiori:I fiori sono pentameri e dioici (unisessuali): esistono quindi fiori maschili e fiori femminili. Si distinguono in quanto quelli femminili sono dotati di vistosi bianchi pistilli sporgenti (quelli maschili sono dotati di piccoli stami brunastri). Diametro massimo del fiore: 3 cm.
Calice: il calice è gamosepalo ed è rigonfio, di forma tubulosa e con denti terminali ottusi (lunghi meno della metà del tubo); il colore è bruno – rossastro ed è molto peloso. Delle piccole bratteole pelose sono presenti alla base del calice. Dimensione massime del calice femminile: larghezza 15 mm; lunghezza 30 mm. Quello maschile è più corto di 1/5 e più stretto.
Corolla: la corolla è formata da 5 petali liberi con unghia, bianchi e bilobati per metà lunghezza. Lunghezza dell'unghia: 18 mm; dimensione del lembo spatolato: larghezza 8 mm, lunghezza 13 mm.
Androceo: gli stami sono 10. Nei fiori femminili di alcune sottospecie sono visibili degli stami atrofizzati (sterili) che però possono essere riprodotti per l'azione del fungo Ustilago violacea : le antere di questi, ricoperte di clamidospore, appaio nere e ingrossate (vedi immagine a lato).
Gineceo: gli stili sono 5 con gineceo supero tricarpellare e sincarpico.
Fioritura: da maggio a settembre.
Impollinazione: da farfalle crepuscolari, per cui i fiori si aprono alla sera
Fusto:Questa è una pianta perenne bianco-tormentosa, alta dai 30 ai 60 cm; il fusto è eretto, ramoso, gracile, pubescente-vischioso. Foglie:Le foglie basali sono spatolate, le cauline minori, lineari; mentre l'infiorescenza è ampia e rada.
Infiorescenza:L'infiorescenza è del tipo bipara ossia i fiori crescono da ambo i lati rispetto al fiore apicale (chiamata anche “dicasio”). I fiori sono solitari alla fine del peduncolo. Lunghezza del peduncolo: 3 cm
Fiori:I fiori sono pentameri e dioici (unisessuali): esistono quindi fiori maschili e fiori femminili. Si distinguono in quanto quelli femminili sono dotati di vistosi bianchi pistilli sporgenti (quelli maschili sono dotati di piccoli stami brunastri). Diametro massimo del fiore: 3 cm.
Calice: il calice è gamosepalo ed è rigonfio, di forma tubulosa e con denti terminali ottusi (lunghi meno della metà del tubo); il colore è bruno – rossastro ed è molto peloso. Delle piccole bratteole pelose sono presenti alla base del calice. Dimensione massime del calice femminile: larghezza 15 mm; lunghezza 30 mm. Quello maschile è più corto di 1/5 e più stretto.
Corolla: la corolla è formata da 5 petali liberi con unghia, bianchi e bilobati per metà lunghezza. Lunghezza dell'unghia: 18 mm; dimensione del lembo spatolato: larghezza 8 mm, lunghezza 13 mm.
Androceo: gli stami sono 10. Nei fiori femminili di alcune sottospecie sono visibili degli stami atrofizzati (sterili) che però possono essere riprodotti per l'azione del fungo Ustilago violacea : le antere di questi, ricoperte di clamidospore, appaio nere e ingrossate (vedi immagine a lato).
Gineceo: gli stili sono 5 con gineceo supero tricarpellare e sincarpico.
Fioritura: da maggio a settembre.
Impollinazione: da farfalle crepuscolari, per cui i fiori si aprono alla sera
Usi
Usi:Le foglie se raccolte appena nate (prima della fioritura) sono eduli. Con esse si possono preparare minestre o saltate in padella con le uova. Questa pianta è una delle 27 erbe che servono a preparare la “minestrella”, antica zuppa dei poveri.
Collection
Citation
Alex Buzila, “Silene italica,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/102.