TRAVERTINO
Dublin Core
Title
TRAVERTINO
Creator
Valentina Caliri
Scheda petrografica Item Type Metadata
Altri nomi
Lapis Tiburtinus (latino), pietra spugna, spugnone, o tufo calcareo (engl.: Travertine)
Tipo
Roccia sedimentaria calcarea di tipo chimico
Chimismo
Il chimismo è CaCO3
Componenti
Componenti essenziali: carbonato di calcio (sotto forma di calcite, con un contenuto medio generalmente superiore al 95%).
Componenti accessori: alcuni minerali argillosi, il quarzo, ossidi e idrossidi di ferro e manganese, lo zolfo, il gesso, la mica bianca e le cloriti.
Componenti accessori: alcuni minerali argillosi, il quarzo, ossidi e idrossidi di ferro e manganese, lo zolfo, il gesso, la mica bianca e le cloriti.
Aspetto
Il colore del travertino dipende dagli ossidi che ha incorporato (cosa che accade abbastanza facilmente, essendo di natura porosa). La colorazione naturale varia dal bianco latte al noce (come si può vedere nel nostro campione vedi file travertino_1), inoltre può presentare varie sfumature dal giallo al rosso (per la presenza di idrati di ferro) o dal bruno fino al nero (per la presenza di sali di manganese). È caratterizzata da una struttura porosa, vacuolare, cavernosa, dovuta in gran parte ai vuoti lasciati dai vegetali dei bacini d'acqua, che, inglobati dalle incrostazioni calcaree, scomparvero poi per decomposizione. La tessitura è vacuolare, manca di stratificazione ma presenta piccole bande sottili differenziate per la grana e per concentrazione di impurità. Presenta frequenti impronte di vegetali.
Ambiente geologico
Si sviluppa in un ambiente continentale subaereo in cui la soluzione calcarea abbia avuto il tempo di ristagnare e sedimentarsi in un territorio pianeggiante, abbastanza vicina ad una superficie d'acqua da poter attraversare cicli di emersione e sommersione. Si struttura in segiuto alla preciptazione di carbonato di calcio, o per rapide variazioni di temperatura e di pressione, o per azione di certi organismi, come alghe e batteri, che sottraggono CO2 dalle acque in cui vivono, trasformandolo in CaCO3 sotto forma di incrostazioni.
Località
In Italia, i travertini provengono soprattutto dalla pianura sotto Tivoli, tuttavia esistono giacimenti anche in Toscana (come il travertino di Siena), in Umbria e nelle Marche. Altri giacimenti cominciano ad essere sfruttati in nord Africa (Tunisia) e nel sud America (Cile).
Interesse pratico
Viene utilizza per la realizzazione di pavimenti, rivestimenti sia esterni che interni, e anche, in alcuni casi, per scultura.
Note
Noto già al tempo degli Etruschi fu ampiamente utilizzato per realizzare le varie architetture. Anche i Romani lo adoperarono largamente. Essi lo denominarono Lapis Tiburtinus (pietra di Tivoli) e lo impiegarono nelle costruzioni. Il Colosseo, ad esempio, è quasi completamente costituito da travertino (vedi file travertino_2). Continuò ad essere utilizzato anche durante il Rinascimento da grandi architetti quali il Bernini che lo impiegò per la realizzazione del colonnato di S. Pietro (vedi file travertino_3).
Riferimenti
https://it.wikipedia.org/wiki/Travertino
Enciclopedia Treccani edizione 1949
Enciclopedia Treccani edizione 1949
Collection
Citation
Valentina Caliri, “TRAVERTINO,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 5, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/342.