Euonymus europaeus
Dublin Core
Title
Euonymus europaeus
Creator
Elia Bergamasco, Alessia Bognolo, Asia Lisco
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Euonymus europaeus
Nome comune
BERRETTA DEL PRETE, EVONIMO, FUSAGGINE, FUSELLA, WAHOO, SPINDLE TREE
Etimologia
Il nome del genere deriva dal greco ev/eu, buono, bene e ònoma,nome, quindi "buon nome", usato in mdo scaramantico, considerando la velenosità dei frutti; europaeus indica il continente in cui è spontaneo. Fusaggine (o fusella) e Berretto del prete, si riferiscono rispettivamente all'antico uso dei fusti per realizzare i fusi per filare e alla forma dei frutti, simili al berretto tipico dei sacerdoti di campagna di un tempo. Wahoo è il nome indigeno assegnato a questa pianta dai creek e dai sioux. E' detto spindle tree in inglese.
Ambiente
Ha un areale europeo, in Italia è presente in tutte le regioni, in boschi di latifoglie o nelle siepi, da 0 a 800 m s.l.m., ma in Sicilia fra 400 e 1.300.Specie adattabile, predilige le zone luminose e aperte, terreni ricchi di humus, di media fertilità, non soggetti a lunga siccità; è associato al pioppo nero.
Caratteri botanici
Pianta angiosperma dicotiledone con forma di arbusto cespuglioso deciduo, raramente alberello.
FUSTO – alto dai 3 agli 8 metri in forma arborea, da 1 a 5 in forma arbustiva, di colore brunastro con rami opposti. Il legno è di colore giallo con odore di mela.
FOGLIE – picciolate, opposte, ellittiche o lanceolate con apice acuto e margine finemente dentato; la pagina superiore verde scuro, quella inferiore più chiara.
FIORI – presenti in primavera, impollinati soprattutto da mosche. Sono raggruppati in cime ascellari multifiori di 2/9 elementi , ermafroditi, raramente unisessuali, tetrameri, si sviluppano contemporaneamente alle foglie; hanno breve peduncolo, calice gamosepalo verde, sepali verdi, petali di forma allungata-lineare, di colore bianco-giallastro o bianco-verdastro, lunghi il doppio del calice. Gli stami sono più corti della corolla.
FRUTTI – sono capsule pendule, carnose, con 4 lobi marcati, che aprendosi evidenziano uno pseudoarillo di colore arancione che riveste i semi. Prima sono verdi, poi in autunno di colore rosso o rosa, lucidi, Ø 10÷15 mm.La disseminazione avviene ad opera di merli, pettirossi, tordi e altri uccelli, attratti dai frutti vistosi.
FUSTO – alto dai 3 agli 8 metri in forma arborea, da 1 a 5 in forma arbustiva, di colore brunastro con rami opposti. Il legno è di colore giallo con odore di mela.
FOGLIE – picciolate, opposte, ellittiche o lanceolate con apice acuto e margine finemente dentato; la pagina superiore verde scuro, quella inferiore più chiara.
FIORI – presenti in primavera, impollinati soprattutto da mosche. Sono raggruppati in cime ascellari multifiori di 2/9 elementi , ermafroditi, raramente unisessuali, tetrameri, si sviluppano contemporaneamente alle foglie; hanno breve peduncolo, calice gamosepalo verde, sepali verdi, petali di forma allungata-lineare, di colore bianco-giallastro o bianco-verdastro, lunghi il doppio del calice. Gli stami sono più corti della corolla.
FRUTTI – sono capsule pendule, carnose, con 4 lobi marcati, che aprendosi evidenziano uno pseudoarillo di colore arancione che riveste i semi. Prima sono verdi, poi in autunno di colore rosso o rosa, lucidi, Ø 10÷15 mm.La disseminazione avviene ad opera di merli, pettirossi, tordi e altri uccelli, attratti dai frutti vistosi.
Usi
E' amara, velenosa, astringente e diuretica, che stimola il flusso della bile. Utile per uso interno nei disturbi del fegato e della cistifellea, per uso esterno contro geloni, ascessi, acne e ferite; i frutti in polvere, o il loro decotto, servono contro i pidocchi e gli acari della scabbia. Ha anche uso ornamentale
È una pianta velenosa: i semi, le foglie e la corteccia contengono una sostanza che provoca convulsioni e diarrea, l'ingestione dei frutti può risultare mortale.
È una pianta velenosa: i semi, le foglie e la corteccia contengono una sostanza che provoca convulsioni e diarrea, l'ingestione dei frutti può risultare mortale.
Storia e leggende
Il legno fu utilizzato nella fabbricazione degli archi, di stuzzicadenti, per lavori di intarsio e per archetti di viole. I giovani rami, bruciati, erano utilizzati come carboncini, mentre il carbone era impiegato per la polvere da sparo. Con l' olio si producevano saponi.
Riferimenti
http://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=9381
http://www.giardini.biz/piante/piante-spontanee/berretta-del-prete/
https://it.wikipedia.org/wiki/Euonymus_europaeus
https://en.wikipedia.org/wiki/Euonymus_europaeus
http://www.giardini.biz/piante/piante-spontanee/berretta-del-prete/
https://it.wikipedia.org/wiki/Euonymus_europaeus
https://en.wikipedia.org/wiki/Euonymus_europaeus
Collection
Citation
Elia Bergamasco, Alessia Bognolo, Asia Lisco, “Euonymus europaeus,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/391.