Arctium lappa
Dublin Core
Title
Arctium lappa
Creator
Michele Dinoni
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Arctium lappa
Nome comune
Bardana ,cappellaccio, causarazzi, cima de rani, cuoppo, dapazza, erba porcina.
Etimologia
Il nome Arctium fu introdotto nella sistematica da Linneo, ma sicuramente l’origine è più antica.
Arctium in greco vuol dire orso. Probabilmente si fa riferimento alla villosità e all’aspetto ispido della pianta.
Il nome della specie potrebbe derivare dal celtico: llap che in questa lingua vuol dire mano. Infatti il fiore, come una
mano si attacca a qualunque cosa gli passi vicino.
Mentre un’altra etimologia lo fa derivare dal greco: labein (attaccarsi), riferendosi sempre al fatto che il frutto si
attacca ai vestiti e ai peli degli animali.
Arctium in greco vuol dire orso. Probabilmente si fa riferimento alla villosità e all’aspetto ispido della pianta.
Il nome della specie potrebbe derivare dal celtico: llap che in questa lingua vuol dire mano. Infatti il fiore, come una
mano si attacca a qualunque cosa gli passi vicino.
Mentre un’altra etimologia lo fa derivare dal greco: labein (attaccarsi), riferendosi sempre al fatto che il frutto si
attacca ai vestiti e ai peli degli animali.
Ambiente
Il suo ambiente naturale è rappresentato da prati incolti ma anche dalle aree antropizzate e dai boschi. La specie è nitrofila. Il substrato preferito è calcareo ma anche siliceo con pH neutro e con alti valori nutrizionali del terreno, che deve essere mediamente umido. La si può trovare fino ad un altitudine pari a 1100 m s.l.m.
Caratteri botanici
RADICI
La radice è grossa e fittonante.
FUSTO
Il fusto è eretto, pubescente, ramificato e spesso arrossato.
FOGLIE
Il picciolo è solido e il bordo delle foglie grossolanamente dentato e ondulato. Sono presenti:
• Foglie basali: sono picciolate a lamina ovata o cuoriforme. Sono inoltre glabre nella parte superiore e biancastre e ragnatelose inferiormente. In genere sono ruvide al tatto.
• Foglie cauline: sono a disposizione alterna, sessili e a
forma lanceolata.
Le foglie hanno una larghezza di 20 - 70 cm e una lunghezza di 25 - 80 cm mentre il picciolo ha una lunghezza di 15-36 cm
FIORE
I fiori sono tutti del tipo tubuloso, sono ermafroditi, attinoformi, tetra-ciclici (con quattro verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e
pentameri (ossia sia il calice che la corolla sono composti da cinque elementi).
FRUTTO
Il frutto è un achenio di 6-7 millimetri. Il pappo presenta delle brevi setole.
RIPRODUZIONE
L'impollinazione avviene tramite insetti e la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori .I semi cadendo a terra sono successivamente
dispersi soprattutto da insetti o da altri elementi naturali. In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
La radice è grossa e fittonante.
FUSTO
Il fusto è eretto, pubescente, ramificato e spesso arrossato.
FOGLIE
Il picciolo è solido e il bordo delle foglie grossolanamente dentato e ondulato. Sono presenti:
• Foglie basali: sono picciolate a lamina ovata o cuoriforme. Sono inoltre glabre nella parte superiore e biancastre e ragnatelose inferiormente. In genere sono ruvide al tatto.
• Foglie cauline: sono a disposizione alterna, sessili e a
forma lanceolata.
Le foglie hanno una larghezza di 20 - 70 cm e una lunghezza di 25 - 80 cm mentre il picciolo ha una lunghezza di 15-36 cm
FIORE
I fiori sono tutti del tipo tubuloso, sono ermafroditi, attinoformi, tetra-ciclici (con quattro verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e
pentameri (ossia sia il calice che la corolla sono composti da cinque elementi).
FRUTTO
Il frutto è un achenio di 6-7 millimetri. Il pappo presenta delle brevi setole.
RIPRODUZIONE
L'impollinazione avviene tramite insetti e la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori .I semi cadendo a terra sono successivamente
dispersi soprattutto da insetti o da altri elementi naturali. In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Usi
MEDICI
La medicina popolare,fin dall'antichità la indica per i più svariati utilizzi dalla cura della sterilità al contravveleno per i morsi dei serpenti, ma la proprietà più generalmente riconosciuta è quella depurativa e contro le malattie della pelle quali acne,sfoghi, infiammazioni cutanee.
CULINARI
Per utilizzi alimentari si usano le foglie, le radici e i semi. L'Oriente ha una ricca tradizione di ricette alimentari con questa pianta. Possono essere mangiati anche i gambi crudi in insalata ma prima vanno privati della corteccia esterna e comunque devono essere prelevati
da una pianta giovane.
La medicina popolare,fin dall'antichità la indica per i più svariati utilizzi dalla cura della sterilità al contravveleno per i morsi dei serpenti, ma la proprietà più generalmente riconosciuta è quella depurativa e contro le malattie della pelle quali acne,sfoghi, infiammazioni cutanee.
CULINARI
Per utilizzi alimentari si usano le foglie, le radici e i semi. L'Oriente ha una ricca tradizione di ricette alimentari con questa pianta. Possono essere mangiati anche i gambi crudi in insalata ma prima vanno privati della corteccia esterna e comunque devono essere prelevati
da una pianta giovane.
Storia e leggende
La Bardana sin dall' antichità veniva utilizzata per usi medicinali ed alimentari e secondo alcuni dati storici il medico italiano Pena riuscì a guarire Enrico III di Castiglia da una malattia infettiva della pelle utilizzando gli estratti di bardana. Inoltre, esiste un antico proverbio di epoca medievale legato alla bardana e le sue proprietà che ne testimonia l’efficacia e l’uso “se la vecchiaia vuoi tener lontana, fatti amiche cicoria e bardana”.
Riferimenti
erboristeria.officinamonastica.it/doc/Arctium%20lappa.pdf;
luirig.altervista.org/flora/taxa/index1.php?...arctium+lappa;
ilgiardinodeltempo.altervista.org/bardana-storia-e-linguaggio-dei-fiori/;
luirig.altervista.org/flora/taxa/index1.php?...arctium+lappa;
ilgiardinodeltempo.altervista.org/bardana-storia-e-linguaggio-dei-fiori/;
Collection
Citation
Michele Dinoni, “Arctium lappa,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/398.