GODFREY HAROLD HARDY
Dublin Core
Title
GODFREY HAROLD HARDY
Creator
Leonardo Bressan
Contributor
Leonardo Bressan
Scienziati Item Type Metadata
Nome completo
Godfrey Harold Hardy, Harold (per pochi amici intimi), G.H.
Luogo e data di nascita
Cranleigh (Regno Unito), 7 febbraio 1877
Luogo e data di morte
Cambridge (Regno Unito), 1 dicembre 1947
Biografia
Nacque a Cranleigh il 7 febbraio 1877, da genitori entrambi insegnanti di professione. Dopo aver frequentato il Winchester College, egli entrò al Trinity College di Cambridge nel 1896 dopo aver vinto la borsa di studio per l’ammissione alla scuola. Mentre era all'università, Hardy si unì agli Apostoli di Cambridge, una società segreta di intellettuali. Concluse i suoi studi conseguendo il suo M.A. nel 1903.
Insegnò all'Università di Cambridge dal 1906 fino al 1919, quando la lasciò per occupare la Savilian Chair of Geometry a Oxford. Tornò a Cambridge nel 1931, quando vi venne nominato Sadlerian Professor. Fu proprio durante questo periodo che produsse la sua matematica migliore. Mantenne l'incarico fino al suo pensionamento nel 1942.
A Hardy si attribuisce il merito di aver riformato la matematica inglese portando rigore al suo interno, caratteristica che già apparteneva alla matematica continentale (francese, svizzera, e tedesca). Hardy si trovava maggiormente in sintonia con i metodi dominanti in Francia e promosse energicamente la sua concezione della matematica pura, in particolare scagliandosi contro l'idrodinamica, una branca importante della matematica di Cambridge.
Dal 1911 collaborò con J. E. Littlewood in un ampio lavoro su analisi matematica e teoria dei numeri analitica. Nella teoria dei numeri primi, dimostrarono alcuni risultati assieme a notevoli risultati condizionali. Questo fu un fattore importante nello sviluppo della teoria dei numeri come sistema di congetture; esempi ne sono la prima e la seconda congettura di Hardy-Littlewood.
Hardy è anche noto per aver formulato la Legge di equilibrio di Hardy-Weinberg, un principio basilare della genetica delle popolazioni.
Insegnò all'Università di Cambridge dal 1906 fino al 1919, quando la lasciò per occupare la Savilian Chair of Geometry a Oxford. Tornò a Cambridge nel 1931, quando vi venne nominato Sadlerian Professor. Fu proprio durante questo periodo che produsse la sua matematica migliore. Mantenne l'incarico fino al suo pensionamento nel 1942.
A Hardy si attribuisce il merito di aver riformato la matematica inglese portando rigore al suo interno, caratteristica che già apparteneva alla matematica continentale (francese, svizzera, e tedesca). Hardy si trovava maggiormente in sintonia con i metodi dominanti in Francia e promosse energicamente la sua concezione della matematica pura, in particolare scagliandosi contro l'idrodinamica, una branca importante della matematica di Cambridge.
Dal 1911 collaborò con J. E. Littlewood in un ampio lavoro su analisi matematica e teoria dei numeri analitica. Nella teoria dei numeri primi, dimostrarono alcuni risultati assieme a notevoli risultati condizionali. Questo fu un fattore importante nello sviluppo della teoria dei numeri come sistema di congetture; esempi ne sono la prima e la seconda congettura di Hardy-Littlewood.
Hardy è anche noto per aver formulato la Legge di equilibrio di Hardy-Weinberg, un principio basilare della genetica delle popolazioni.
Attestati
Medaglia Copley, 1947
Medaglia Royal, 1920
Medaglia De Morgan, 1929
Medaglia Sylvester, 1940
Premio Smith, 1901
Chauvenet Prize, 1932
Medaglia Royal, 1920
Medaglia De Morgan, 1929
Medaglia Sylvester, 1940
Premio Smith, 1901
Chauvenet Prize, 1932
Pubblicazioni
Nel 1940 scrisse un saggio, “Apologia di un matematico”, sull’estetica della matematica. L’apologia è spesso considerata una delle migliori introspezioni nella mente di un matematico ed è una delle più riuscite descrizioni di cosa significhi essere un artista creativo.
Curiosità
Al suo libro "Apologia di un matematico" si lega un particolare anedotto: si dice che Hardy tentò il suicidio, si salvò e subito dopo fu convinto da Charles Percy Snow a scrivere l'apologia. Pochi anni dopo la pubblicazione del libro ritentò il suicidio e quella seconda volta gli fu fatale.
Riferimenti
https://www.uc.pt/fctuc/dmat/departamento/bibliomat/servicos/copy_of_matematicos/Hardy-GH
https://it.wikiquote.org/wiki/Godfrey_Harold_Hardy
http://www.treccani.it/enciclopedia/godfrey-harold-hardy/
https://it.wikipedia.org/wiki/Godfrey_Harold_Hardy
https://it.wikiquote.org/wiki/Godfrey_Harold_Hardy
http://www.treccani.it/enciclopedia/godfrey-harold-hardy/
https://it.wikipedia.org/wiki/Godfrey_Harold_Hardy
Collection
Citation
Leonardo Bressan, “GODFREY HAROLD HARDY,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/454.