JEAN B. LAMARCK
Dublin Core
Title
JEAN B. LAMARCK
Creator
Gaia Brancati, Anna Feleppa, Cinzia Guerriero
Contributor
Gaia Brancati, Anna Felpa, Cinzia Guerriero
Scienziati Item Type Metadata
Nome completo
Jean Baptiste Pierre Antoine de Monet chevalier de Lamarck
Luogo e data di nascita
Bazentin le Petit (Francia), 1 agosto 1744
Luogo e data di morte
Parigi (Francia), 18 dicembre 1829
Biografia
È stato un naturalista, zoologo, botanico, enciclopedista francese. Introdusse verso la fine del XVIII secolo il termine "biologia" ed elaborò la prima teoria dell'evoluzione degli organismi viventi basata sull'adattamento e sulla ereditarietà dei caratteri acquisiti, conosciuta come lamarckismo.
Avviato inizialmente alla carriera militare, fu costretto ad abbandonarla assai presto per motivi di salute, e dal 1765 si dedicò sistematicamente alla medicina e alla botanica. Nel 1788 ottenne il posto di Botanico del Gabinetto di Storia Naturale di Parigi e dal 1794 divenne docente di Zoologia degli Invertebrati al Museo di Storia Naturale di Parigi. Si occupò particolarmente dello studio e della classificazione dei molluschi e degli invertebrati in genere. Nel 1801 dà alle stampe un Sistema degli animali senza vertebre. Nel 1809 pubblicò la Filosofia zoologica, in cui venne esponendo una teoria sull'evoluzione in forma coerente e sistematica. Lamark vi sostenne che l'evoluzione è il risultato di una reazione e di un adattamento degli individui all'ambiente e teorizzò la trasmissione ereditaria dei mutamenti acquisiti che si erano dimostrati favorevoli all'adattamento all'ambiente. L'opera ebbe scarsa fortuna presso i contemporanei, soprattutto perchè contrastata aspramente dal naturalista Georges Cuvier, sostenitore di una concezione fissista delle specie viventi. Tra il 1815 e il 1822 uscì, in sette volumi, la sua monumentale Storia naturale degli animali senza vertebre, che rimase per diversi decenni un'opera fondamentale per lo studio degli invertebrati. Morì povero e ceco accudito dalle figlie avute dai quattro matrimoni.
Avviato inizialmente alla carriera militare, fu costretto ad abbandonarla assai presto per motivi di salute, e dal 1765 si dedicò sistematicamente alla medicina e alla botanica. Nel 1788 ottenne il posto di Botanico del Gabinetto di Storia Naturale di Parigi e dal 1794 divenne docente di Zoologia degli Invertebrati al Museo di Storia Naturale di Parigi. Si occupò particolarmente dello studio e della classificazione dei molluschi e degli invertebrati in genere. Nel 1801 dà alle stampe un Sistema degli animali senza vertebre. Nel 1809 pubblicò la Filosofia zoologica, in cui venne esponendo una teoria sull'evoluzione in forma coerente e sistematica. Lamark vi sostenne che l'evoluzione è il risultato di una reazione e di un adattamento degli individui all'ambiente e teorizzò la trasmissione ereditaria dei mutamenti acquisiti che si erano dimostrati favorevoli all'adattamento all'ambiente. L'opera ebbe scarsa fortuna presso i contemporanei, soprattutto perchè contrastata aspramente dal naturalista Georges Cuvier, sostenitore di una concezione fissista delle specie viventi. Tra il 1815 e il 1822 uscì, in sette volumi, la sua monumentale Storia naturale degli animali senza vertebre, che rimase per diversi decenni un'opera fondamentale per lo studio degli invertebrati. Morì povero e ceco accudito dalle figlie avute dai quattro matrimoni.
Attestati
Non ottienne nessun riconoscimento in quanto le sue teorie non venivano accettate da molti.
Pubblicazioni
Flore française (1778)
Système des animaux sans vertèbres (1801)
Hydrogéologie (1802)
Philosophie zoologique (1809)
Annuaires météorologiques (11 voll., 1800-10)
Histoire naturelle des animaux sans vertèbres (7 voll., 1815-22)
Système des animaux sans vertèbres (1801)
Hydrogéologie (1802)
Philosophie zoologique (1809)
Annuaires météorologiques (11 voll., 1800-10)
Histoire naturelle des animaux sans vertèbres (7 voll., 1815-22)
Curiosità
Secondo un aneddoto, Napoleone ricevette da Lamarck il libro “Filosofia Zoologica” e gli rispose in questo modo:
"Che cosa è questo? Questa è la tua assurda meteorologia…, la tua assurda teoria sulla storia naturale, ed io dovrei sostenerla? Questo volume, non faccio altro che considerarlo fuori proprio come i tuoi capelli bianchi. Tienilo!”
Napoleone passò il libro ad un aiutante.
Il grande scienziato Lamarck, dopo aver udito queste parole brusche e offensive, replicò: "Questo è un libro sulla storia naturale che sto presentando”, ma le sue parole furano vane e, per debolezza, scoppiò in lacrime.
"Che cosa è questo? Questa è la tua assurda meteorologia…, la tua assurda teoria sulla storia naturale, ed io dovrei sostenerla? Questo volume, non faccio altro che considerarlo fuori proprio come i tuoi capelli bianchi. Tienilo!”
Napoleone passò il libro ad un aiutante.
Il grande scienziato Lamarck, dopo aver udito queste parole brusche e offensive, replicò: "Questo è un libro sulla storia naturale che sto presentando”, ma le sue parole furano vane e, per debolezza, scoppiò in lacrime.
Riferimenti
http://www.oilproject.org/lezione/jean-baptiste-lamarck-19367.html
http://www.gongoff.com/storia/scienziati/jean-baptiste-lamarck
http://www.treccani.it/enciclopedia/jean-baptiste-pierre-antoine-de-monet-chevalier-de-lamarck/
http://scienzapertutti.lnf.infn.it/index.php?option=com_content&view=article&id=785:jean-baptiste-pierre-antoine-lamarck&catid=671&Itemid=512
http://www.gongoff.com/storia/scienziati/jean-baptiste-lamarck
http://www.treccani.it/enciclopedia/jean-baptiste-pierre-antoine-de-monet-chevalier-de-lamarck/
http://scienzapertutti.lnf.infn.it/index.php?option=com_content&view=article&id=785:jean-baptiste-pierre-antoine-lamarck&catid=671&Itemid=512
Collection
Citation
Gaia Brancati, Anna Feleppa, Cinzia Guerriero, “JEAN B. LAMARCK,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 5, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/456.