Digitalis lutea
Dublin Core
Title
Digitalis lutea
Creator
Tommaso Manzini
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Digitalis lutea
Nome comune
Digitale gialla
Erba aralda
Capo di cane
Erba aralda
Capo di cane
Etimologia
Digitalis dal latino digitilus = piccolo dito e lutea = gialla per la forma ed il colore dei fiori.
Ambiente
Fiorisce da giugno a luglio, da 700 a 1500 m s.l.m., ai margini chiari dei boschi e nei luoghi umidi. Presente solamente in Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Liguria, Emilia Romagna e Toscana, dubbia in Umbria e Abruzzo.
Caratteri botanici
Pianta erbacea perenne con ceppo un po' legnoso, è alta fino a 100 cm, il fusto è diritto, molto foglioso, finemente striato, glabro, di colore paglierino brillante. Le foglie basali sono lanceolate, molto coriacee, piane, attenuate alla base con corto picciolo, la pagina superiore è di colore verde opaco, quella inferiore glabrescente, i margini sono ciliati al terzo inferiore, le cauline sono sessili e arrotondate alla base. L'infiorescenza è a spiga che porta fino a 50 elementi fioriferi, le brattee sono ovato-lanceolate, glabrescenti e sparsamente ghiandolose, il fiore è di colore giallo pallido con un corto picciolo, la corolla è bilabiata e tubolosa, glabra esternamente e coperta da peli ghiandoliferi sul margine dei lobi, il tubo è largo, cilindrico, attenuato alla base, senza nessuna ornamentazione sui lobi, il labbro superiore è nettamente bilobulato, quello inferiore con lobi laterali ben sviluppati, triangolari e acuti, quello centrale più grande, i lobi possono avere delle chiazze colorate che fungono da richiamo per gli insetti impollinatori, gli stami sono su filamenti bianchi ed hanno le antere di colore giallo-rossastre, stilo e stami sono ben visibili dall'esterno.
Usi
Le foglie contengono glucosidi come la digitonina, la digitossina, la digitofillina e la digitalina, usate anche come principi attivi in farmacologia per la loro azione sul battito cardiaco e sulla pressione sanguigna.
Storia e leggende
Giovanni Pascoli dedicò alla Digitale una bellissima poesia. La poesia decadente è incentrata su due ragazze, una bionda dall’aspetto rassicurante e l’altra bruna dagli occhi ardenti. E’ chiara quindi la contrapposizione tra la donna angelica, pura, innocente, e la donna demoniaca, trasgressiva e sensuale. Dopo una prima parte dedicata al ricordo del convento e della loro infanzia, si passa al presente e alle inquietudini segrete delle due ragazze, in un’atmosfera sacro-profana. La parte conclusiva è pervasa di nuovo dall’innocenza candida che tuttavia viene spezzata dal fiore proibito, che induce in tentazione la parte demoniaca, desiderosa di assaporarne il profumo nonostante si tratti di una pianta velenosa e quindi potenzialmente pericolosa.
Riferimenti
http://www.eticamente.net/56867/digitale-purpurea-il-fiore-della-sensualita-proibita-e-la-sua-leggenda.html?refresh_ce
https://it.wikipedia.org/wiki/Digitalis_lutea
http://www.clubaquilerampanti.it/Digitale%20gialla%20piccola.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Digitalis_lutea
http://www.clubaquilerampanti.it/Digitale%20gialla%20piccola.htm
Collection
Citation
Tommaso Manzini, “Digitalis lutea,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 24, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/579.