Arctostaphylos uva-ursi

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Dublin Core

Title

Arctostaphylos uva-ursi

Creator

Martina Lepre

Scheda botanica Item Type Metadata

Specie botanica

Arctostaphylos uva-ursi

Nome comune

Uva ursina, Arctostafilo dell'orso

Etimologia

Il nome generico deriva dal greco “arktòs” (orso) e ”staphylos” (uva) e significa quindi “uva degli orsi”, stesso significato del nome specifico che deriva invece dal latino. Uva ursina in quanto il frutto un tempo costituiva il cibo prediletto per l'orso.

Ambiente

È una specie a vasta distribuzione circum-artico-alpina, cresce spontaneamente in montagna, sia sulle Alpi sia in altre regioni di montagna del Nord America, Asia e America centrale. La distribuzione regionale comprende tutte le aree montuose del Friuli. Cresce in pinete montane e subalpine, cespuglieti a rododendri, pietraie e pascoli.

Caratteri botanici

FUSTO – legnoso strisciante con rami eretti alti 1-2 dm e corteccia scura.
FOGLIE - sempreverdi, coriacee, a nervature reticolate, con picciolo 4-6 mm e lamina oblanceolato-spatolata lucida sulle due facce di colore verde scuro sulla pagina superiore e di colore leggermente bronzeo in quella inferiore.
FIORI - sono autoimpollinanti. Riuniti in racemi composti di 4/8 fiori, a campanula, bianchi con la parte terminale rosa.
FRUTTI - sono bacche sferiche commestibili, anche se di sapore acido e poco gradevole, di colore rosso brillante, contenenti una polpa acida e farinosa.

Usi

Grazie alle sue proprietà antibatteriche e diuretiche è solitamente usata come rimedio contro le cistiti uretriti e infiammazioni lievi dell'apparato urinario e nelle prostatiti. Viene utilizzato come antisettico delle vie urinarie visto che l'idrochinone, il principio attivo, combatte l'adesione dei batteri alle pareti uroteliali e agevola il loro allontanamento da parte dell'urina.

Storia e leggende

L’origine del suo nome è anche legata ad una leggenda dell’anno Mille. Secondo questa leggenda un monaco eremita, inseguito da un orso affamato, trovò rifugio in una grotta, davanti alla quale si stendeva un manto di uva ursina. L’orso, attratto dai suoi frutti, si dimenticò del monaco, il quale tornò sano e salvo al suo eremo. La leggenda narra anche che da allora l’orso divenne mansueto e domestico. Già il medico romano Galeno la utilizzava per arrestare emorragie e curare ferite.

Riferimenti

https://it.wikipedia.org/wiki/Arctostaphylos_uva-ursi
http://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=86B
http://dryades.units.it/dolomitifriulane/index.php?procedure=taxon_page&id=3731&num=3886
https://www.casaegiardino.it/giardinaggio/uva-ursina-coltivazione.php#Caratteristiche-Uva-ursina

Collection

Citation

Martina Lepre, “Arctostaphylos uva-ursi,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/595.