Silene latifolia
Dublin Core
Title
Silene latifolia
Creator
Sara Corbella
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Silene latifolia
Nome comune
Silene bianca
Etimologia
Il nome del genere deriva probabilmente dal greco "sialon" = saliva, molto probabilmente si riferisce alla vischiosità di alcune piante appartenenti a questo genere e al fatto che spesso hanno il fusto coperto da secrezioni simili alla saliva; questo termine è però anche legato alla figura mitologica di Sileno compagno di Bacco e perennemente ebbro con il ventre
gonfio, proprio come il calice di questi fiori. L'epiteto specifico si riferisce alla disposizione delle foglie.
gonfio, proprio come il calice di questi fiori. L'epiteto specifico si riferisce alla disposizione delle foglie.
Ambiente
Pianta comune nitrofila e sinantropa, infestante delle colture, vegeta nei ruderi e negli incolti, nei campi, negli orti, lungo le strade e nei pressi di letamai. Dalla pianura sino al piano montano 0÷1.900 m s.l.m.
Caratteri botanici
TRONCO - radice fittonante, fusti eretti, ramificati, villosi alla base e vischioso-glandulosi all'apice; altezza 30÷80 cm.
FOGLIE - ellittico-lanceolate con apice acuminato, percorse da 3 venature, sono opposte, picciolate le basali, sessili le cauline, spesso glabrescenti, hanno margine intero, sovente sono accompagnate all'ascella da un fascetto di foglie bratteali.
FIORI - i maschili con calice tubolare-campanulato con 10 venature longitudinali, quelli femminili con calice tubolareovoidale rigonfio a 1/2 della lunghezza e contratto a all'apice, percorso da 20 venature longitudinali; entrambi i fiori hanno calice bruno rossastro, peloso, con denti acuti, spesso acuminati e lunghi 2/3 del tubo. Il suo periodo di fioritura è compreso tra i mesi di Maggio-Settembre.
FRUTTI - capsule coniche con 10 denti che alla deiscenza si presentano ± patenti o revoluti e che contengono molti semi reniformi, grigio-marroni, con tubercoli e facce e dorso convessi.
FOGLIE - ellittico-lanceolate con apice acuminato, percorse da 3 venature, sono opposte, picciolate le basali, sessili le cauline, spesso glabrescenti, hanno margine intero, sovente sono accompagnate all'ascella da un fascetto di foglie bratteali.
FIORI - i maschili con calice tubolare-campanulato con 10 venature longitudinali, quelli femminili con calice tubolareovoidale rigonfio a 1/2 della lunghezza e contratto a all'apice, percorso da 20 venature longitudinali; entrambi i fiori hanno calice bruno rossastro, peloso, con denti acuti, spesso acuminati e lunghi 2/3 del tubo. Il suo periodo di fioritura è compreso tra i mesi di Maggio-Settembre.
FRUTTI - capsule coniche con 10 denti che alla deiscenza si presentano ± patenti o revoluti e che contengono molti semi reniformi, grigio-marroni, con tubercoli e facce e dorso convessi.
Usi
Le giovani foglie possono essere impiegate per preparare zuppe, oppure si possono consumare bollite e saltate in padella. L'intera pianta viene utilizzata nella preparazione della “minestrella”, zuppa antica e poverissima composta da 27 erbe che viene solitamente accompagnata da focaccette di granoturco. La radice della pianta può essere impiegata, previa bollitura, come sostituto del sapone.
Storia e leggende
In alcune zone dell'Inghilterra, a causa dell'ampia diffusione nelle zone cimiteriali, questo fiore viene chiamato "Flower of the Dead " fiore dei morti.
Riferimenti
https://pianteerbacee.wikispaces.com/Silene+alba
http://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=14081
http://www.fungoceva.it/erbe_ceb/silene_alba.htm
http://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=14081
http://www.fungoceva.it/erbe_ceb/silene_alba.htm
Collection
Citation
Sara Corbella, “Silene latifolia,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 2, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/604.