Carthamus tinctorius

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Dublin Core

Title

Carthamus tinctorius

Creator

Aurora Paolini

Scheda botanica Item Type Metadata

Specie botanica

Carthamus tinctorius

Nome comune

Cartamo o Zafferanone

Etimologia

Carthamus: dall’ebraico “quarthami” tingere o dall’arabo “kartam” ovver tintura, per la presenza di pigmenti gialli contenuti nei fiori di Carthamus tinctorius; tinctorius: da "tíngo" ovvero io tingo, perché serve a tingere.

Ambiente

Il luogo d’origine del cartamo si situa nel Mediterraneo orientale, in Pakistan e nel Nord Africa. Il Cartamo sopravvive in aree con poca umidità superficiale perché le radici possono raggiungere l’umidità e le sostanze nutritive situate anche ad una notevole profondità.
Quindi, per questa sua caratteristica, è possibile coltivare il cartamo anche in ambienti aridi.

Caratteri botanici

TRONCO - Il tronco è eretto e molto ramificato che può raggiungere il metro di altezza.
FOGLIE -Le foglie sono alterne quelle più alte sono provviste di spine, mentre quelle in basso sono oblunghe e inermi.
FIORI - Le infiorescenze portate all’apice dei fusti sono dei capolini costituiti da 20 o più fiori di un vistoso giallo arancio. Su una sola pianta se ne possono contare più di 100.
FRUTTI - I frutti chiamati comunemente semi sono in realtà degli acheni lucidi, ovoidali, ricchi di olio, infatti ne contengono dal 40 al 45%.

Usi

Con i petali dei fiori, che una volta secchi diventano di un rosso vivo, si tingono e si insaporiscono le vivande al posto dello zafferano. Si possono anche tingere le stoffe, infatti il cartamo è considerato pianta tintoria. Questa pianta aromatica è ricca di vitamina C, è lassativa e antireumatica. Buon calmante della tosse dona vigore fisico e mentale. Tuttavia più importante dei fiori è l’olio che si ricava dai suoi semi. Questo olio contiene anche la vitamina K così importante per il nostro organismo; questa preziosa vitamina svolge un’azione coagulante e antitumorale oltre che servire contro l’osteoporosi.

Storia e leggende

Le prime prove dell’utilizzo di questa spezia si situano in Siria e risalgono al 7.500 a.C., in Europa invece questa spezia era impiegata già nell’età neolitica.
Fra le piante aromatiche conosciute all’epoca il cartamo era impiegato per l’estrazione dell’olio e dei semi, usato per tingere le stoffe e come pianta officinale. Nell’antica Grecia l’olio di cartamo acquista una grande importanza e anche presso gli antichi romani questa spezia era conosciuta e apprezzata. In America fu possibile coltivarlo dal 1925 quando fu introdotto anche nel nuovo continente e ben presto questa coltivazione si diffuse in Messico, in Venezuela e in Columbia.

Riferimenti

http://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=10177
http://www.lepiantearomatiche.it/spezie-2/coltivare-cartamo/
https://www.ecco-verde.it/info/ingredienti/cartamo

Collection

Citation

Aurora Paolini, “Carthamus tinctorius,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 2, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/615.