MORFINA

Struttura molecolare
Medicinale
Papavero officinale

Dublin Core

Title

MORFINA

Creator

Marika Nussi

Contributor

Marika Nussi

Chimica Item Type Metadata

Denominazione

Morfina
IUPAC:(4R,4aR,7S,7aR,12bS)-3-methyl-2,4,4a,7,7a,13-hexahydro-1H-4,12-methanobenzofuro[3,2-e]isoquinoline-7,9-diol
Morphine

Formula chimica

C17H19NO3

Formula di struttura

Nell' immagine è rappresentata la struttura chimica della morfina. 
http://www.cosmicnoise.it/o/files/original/10/779/morfina_1.jpg

Proprietà fisico/chimiche

Costante di dissociazione acida a 298K = 8,2
Solubilità in acqua = 149mg/L
La solubilità è maggiore in alcol assoluto, alcali e acidi.
Temperatura di fusione = 255°C (solfato)
E' un alcaloide ed è il più importante principio attivo dell'oppio.

Stato naturale e diffusione

La morfina è un alcaloide dell'oppio e ne costituisce il 4-21%. A sua volta l'oppio si ricava facendo essiccare il lattice che trasuda dalle capsule immature del papavero officinale (Papaver somniferum).
Si presenta come una polvere bianca o giallastra, granulare, fioccosa o in cubetti. Conserva l'odore caratteristico dell'oppio e si altera sensibilmente in seguito all'esposizione all'umidità e alla luce.

Processo produttivo

Le prime fasi della biosintesi della morfina hanno luogo nelle cellule che rivestono il sistema di trasporto del papavero officinale, le fasi finali e l'immagazzinamento della sostanza avvengono nelle cellule lattifere (le cellule del baccello).

Utilizzi, applicazioni

Viene utilizzata per scopi medici quali:
-trattamento del dolore grave, ad esempio infarto del miocardio e dolori del parto. La durata del suo effetto analgesico va dalle tre alle sette ore.
-ridurre il sintomo della dispnea (respirazione difficoltosa) dovuto a cause oncologiche
Una sua azione è quella di abolire il dolore "come sofferenza", cioè le risposte reattivo emozionali che esso evoca.

Cenni storici

Sertürner, nel 1806, isolò in laboratorio la morfina chiamandola "principium somniferum". Nel 1811 definì chimicamente questa sostanza come alcalina e la chiamò "morphium". Nel 1817, Gay-Lussac pubblicò questo lavoro sul "Annales de Chimie", di cui era editore e propose una standardizzazione della nomenclatura della chimica organica, suggerendo di aggiungere il suffisso -ina, da cui deriva "morfina".
La struttura chimica della sostanza è stata chiarita nel 1923 da Robinson e Schöpf e venne prodotta per sintesi da Gates nel 1956

Note

L'oppio, da cui deriva la morfina, veniva utilizzato già da sumeri ed egizi per le sue proprietà euforizzanti e come calmante per i bambini. Nella mitologia greca e romana era utilizzato nel culto di Demetra e veniva spesso raffigurato nelle mani di Morfeo, il dio del sonno. Inoltre, era presente in moltissimi tipi di pozioni. Durante il periodo delle crociate si riscoprirono le sue virtù analgesiche, sonnifere e antidiarroiche.
Gli inglesi ne avevano enormi piantagioni in India e questo determinò un'epidemia di abuso più grave di quella dell'alcol. Nel diciannovesimo secolo iniziò ad essere utilizzato nella produzione di farmaci a livello industriale.

Riferimenti

https://it.wikipedia.org/wiki/Morfina
http://www.sapere.it/enciclopedia/morfina.html
https://www.simg.it/documenti/rivista/1998/storia_farmaco.htm
http://www.lescienze.it/news/2004/09/08/news/papaveri_e_morfina-586123/

Collection

Citation

Marika Nussi, “MORFINA,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/779.