Utricularia vulgaris
Dublin Core
Title
Utricularia vulgaris
Creator
Luca Cultrara
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Utricularia vulgaris
Nome comune
ERBA VESCICA COMUNE
Etimologia
Il nome del genere deriva dal latino 'utriculus' (diminutivo di úter, útris, otre, piccolo otre, otricello), in allusione ai caratteristici utricoli. L'epiteto specifico dal latino vulgaris, -is viene usato per indicare una pianta comune.
Ambiente
Si trova nelle zone temperato-fredde dell'Europa, dell'Asia e del Nord America. In Italia è presente in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Molise. Cresce in diversi tipi di zone umide con acque ferme oligo-mesotrofiche, tendenzialmente poco profonde (laghi, stagni, pozze, canaletti). Si sviluppa a temperature non inferiori a -8° e non superiori a 18° e a un'altitudine che può andare dai 0 ai 1000 m sul livello del mare.
Caratteri botanici
FUSTO - Il fusto, sprovvisto di vere radici, è composto da lunghi filamenti erbosi color verde-bronzo che possono raggiungere anche 150-200 cm di lunghezza e che fluttuano appena sotto al livello dell'acqua.
FOGLIE - Le foglie, portanti ciascuna diversi otricoli di 2-5 mm, si dividono in numerosi segmenti appiattiti a partire dalla base del fusto. Gli apici e le estremità risultano a loro volta dotate di minuscole setole più o meno sporgenti dai margini, a gruppi di 1, 2 o 3, talvolta su dei piccoli dentelli. Tra le foglie sono inserite numerosissime vescichette traslucide (otri, otricoli o ascidi) di 3 mm di diametro, di forma ovoidale, che servono per catturare microscopici organismi. La velocità del loro scatto per la cattura delle prede, è misurabile in 15/1000 di secondo. Esse sono munite di una serie di setole all'estremità e di peli tetrapartiti assorbenti all'interno.
FIORI - Alle estremità di ogni stelo floreale fioriscono dai 3 ai 10 fiori, dal diametro che va dai 13 ai 20 mm, dal calice diviso in due labbra e dalla corolla color giallo che presenta delle striature rossicce. La fioritura avviene tra giugno e agosto.
FRUTTI - Il frutto è una capsula circumscissile subglobosa con un corto becco, contiene semi prismatici, strettamente alati e rugosi.
FOGLIE - Le foglie, portanti ciascuna diversi otricoli di 2-5 mm, si dividono in numerosi segmenti appiattiti a partire dalla base del fusto. Gli apici e le estremità risultano a loro volta dotate di minuscole setole più o meno sporgenti dai margini, a gruppi di 1, 2 o 3, talvolta su dei piccoli dentelli. Tra le foglie sono inserite numerosissime vescichette traslucide (otri, otricoli o ascidi) di 3 mm di diametro, di forma ovoidale, che servono per catturare microscopici organismi. La velocità del loro scatto per la cattura delle prede, è misurabile in 15/1000 di secondo. Esse sono munite di una serie di setole all'estremità e di peli tetrapartiti assorbenti all'interno.
FIORI - Alle estremità di ogni stelo floreale fioriscono dai 3 ai 10 fiori, dal diametro che va dai 13 ai 20 mm, dal calice diviso in due labbra e dalla corolla color giallo che presenta delle striature rossicce. La fioritura avviene tra giugno e agosto.
FRUTTI - Il frutto è una capsula circumscissile subglobosa con un corto becco, contiene semi prismatici, strettamente alati e rugosi.
Usi
È usata in fitoterapia per le sue proprietà diuretiche e antinfiammatorie.
Collection
Citation
Luca Cultrara, “Utricularia vulgaris,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 2, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/106.