Hedera helix

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Title

Hedera helix

Creator

Paolo Gonnelli

Scheda botanica Item Type Metadata

Specie botanica

Hedera helix

Nome comune

EDERA COMUNE, ELLERA

Etimologia

Il nome del genere assonante con "hadaéreo" = io
aderisco. Il nome specifico in greco significa attorcigliamento,
entrambi gli epiteti fanno riferimento alla caratteristica della
pianta di attaccarsi attorcigliandosi.

Ambiente

Pianta ubiquitaria, invasiva, vegeta allo stato
spontaneo abbarbicandosi ai muri, alle rocce, ai tronchi, oppure
aderendo al suolo divenendo tappezzante, sempre preferendo i
luoghi freschi, umidi ed ombrosi.

Caratteri botanici

RAMI – rami striscianti e radicanti o rampicanti (lunghi fino a 20
m.) per mezzo di radici avventizie abbarbicanti. Corteccia: liscia e
glabra, poi scabra, nei rami più vecchi la corteccia è grigiastra e
fessurata.
FOGLIE – sempreverdi, coriacee, persistenti, verdi-scure e lucenti
di sopra. Di forma palmato-lobata, divise in 3-5 lobi sugli steli
non fioriti. Di forma ovato-romboidali sugli steli fioriti.
FIORI – giallo-verdognoli del diametro di circa 5 mm. Si trovano
in ombrelle riunite in pannocchie. Fioritura: aprile-maggio; prima
fioritura a circa 10 anni di età.
FRUTTI – bacche globose di colore nero a maturazione,
lungamente peduncolati e riunite in formazioni sferiche.

Usi

L'edera comune è un'erba amara, aromatica, ha proprietà
antibatteriche, analgesiche, espettoranti, fluidificanti del catarro
mucolitico, antispasmodiche, antipiretiche, vasocostrittorie.
Per uso interno in caso di gotta, dolori reumatici, pertosse,
bronchite.
Per uso esterno in caso di eruzioni cutanee, gonfiore dei tessuti,
varici, articolazioni dolorose, nevralgie, scottature, verruche,
scabbia, impetigine, cellulite.
E' ampiamente coltivata e diffusa a scopo ornamentale per
ricoprire muri e pergole in mezz'ombra.

Storia e leggende

L'H. Helix era uno dei simboli di Dionisio.
Egli era infatti chiamato anche Kissós (nome greco della pianta).
Narra il mito che subito dopo la nascita di Dionisio essa comparve
per proteggerlo.
I tebani consideravano sacra al dio una corona di rami d'edera,
chiamata “perikiósos” che significa “avvolgitore di colonne”.
Dalla pianta prendeva il nome anche la fonte Kissoûssa presso
Tebe dove, secondo la leggenda, le ninfe avrebbero bagnato il
piccolo Dionisio dopo la nascita.

Collection

Citation

Paolo Gonnelli, “Hedera helix,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 2, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/108.