ANTIMONITE

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Title

ANTIMONITE

Creator

Mauro Colla

Description

Si presenta sia in masse compatte (antimonite_1, antimonite_2) che in cristalli a forma di prisma (antomonite_a) o di ago (antimonite_b), di tonalità grigio acciaio, blu scuro o nero. E' pesante e tenera infatti si sfalda perfettamente in modo parallelo all’allungamento e si frattura in direzioni perpendicolari.

Scheda mineralogica Item Type Metadata

Gruppo cristallino

Trimetrico

Sistema cristallino

Rombico

Classe di simmetria

Bipiramidale rombica

Classe cristallochimica

II - SOLFURI

Formula chimica

Sb2S3 trisolfuro di antimonio

Altri nomi

stibina, stibnite, (engl.: antimonite)

Aspetto

Si presenta sia in masse compatte che in cristalli a forma di prisma o di ago, di tonalità grigio acciaio, blu scuro o nero. E' pesante e tenera infatti si sfalda perfettamente in modo parallelo all’allungamento e si frattura in direzioni perpendicolari.

Proprietà fisiche

Durezza (Mohs): 2
Densità (g/cm3): 4,6-4,7
Sfaldatura:{010} perfetta
Trasparenza: opaca
Lucentezza: metallica
Temperatura di fusione: 525 °C

Ambiente di formazione

Si forma in filoni idrotermali di bassa temperatura in associazione con minerali di argento, piombo e mercurio. Si trova anche come deposito chimico da soluzioni di sorgenti termominerali.

Luoghi di ritrovamento

A Ichinokawa, sull'isola di Shikoku (Giappone) sono stati trovati cristalli molto sviluppati, lunghi fino a 50 cm, oggi il giacimento è esaurito.
Giacimenti per l´utilizzo industriale si trovano invece nello Hunan (Cina), Perù, Messico, Bolivia, Francia e Italia, in particolare in Toscana e in Sardegna, ma anche in Trentino e sul lago di Como.

Usi

Nel Medioevo era utilizzata per la fabbricazione di cosmetici e medicamenti.
I giapponesi usavano i cristalli enormi di Ichinokawa come tutori per i fiori, o per piccoli recinti intorno ai giardini.
Al giorno d'oggi l´antimonio, contenuto in questo minerale, e impiegato nelle leghe metalliche antifrizione, nelle batterie elettriche e nei pallini da caccia, mentre i suoi sali vengono utilizzati nell´industria della gomma, in quella tessile, in medicina e in vetreria.

Etimologia

Stibina, termine desueto per antiminite, deriva dal greco στίβι = nero-antimonio, conosciuto già nell'antichità. Antimonite potrabbe derivare invece dall'arabo 'utmud = estendere.

Note e commenti

Una curiosa leggenda è legata al suo nome. Secondo alcuni Antimonio vuol dire Antimonaco; pare, infatti che nel primo Medioevo vi fossero alcuni frati che utilizzavano delle posate realizzate con questo metallo; i frati, dopo aver mangiato, si sentivano male, senza comprendere il perché di tali disturbi, finché un medico li mise in guardia contro una proprietà dell’Antimonio: quella di essere un emetico, cioè una sostanza che favorisce il vomito. Da allora, questa sostanza avrebbe preso il nome di anti-monaco.

Citation

Mauro Colla, “ANTIMONITE,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 21, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/218.