AUGITE

AUGITE

Ester Curci

wikipedia, libri di mineralogia

Monoclino

(Ca,Mg,Fe2+,Fe3+,Ti,Al)2(Si,Al)2O6

Augite

Minerale che compare sia in aggregati granulari, sia in individui di abito prismatico, per lo più tozzo, a contorno quasi quadrato od ottagonale. Il colore è sempre piuttosto scuro: appare nero se il minerale si presenta in forma massiva, ma può essere verdastro o bruno se è in piccoli frammenti. Ha lucentezza vitrea tendente alla resinosa: in particolare, è assai viva sulle superfici di sfaldatura, che di solito appaiono brillanti.

Densità: 3.2 – 3.5 g/cm³
Durezza: 5.5 – 6
Sfaldatura: buona
Frattura: irregolare, concoide
Colore: verde scuro,nero,bruno
Lucentezza: da vitrea a resinosa

Minerale molto comune, si trova di solito in rocce plutoniche, ma anche in alcune rocce metamorfiche.

I cristalli più belli si rinvengono in varie località italiane, tra cui il Monte Buffaure (Trento), la zona di Falcade (Belluno), nei tufi vulcanici del Lazio e infine nelle lave del Vesuvio, dello Stromboli e dell'Etna.

Importante solo per i collezionisti e per gli scienziati.

Deriva dal greco aug ‘luce,raggio’ con allusione all’aspetto.

Nominata Augite da Abraham Gottlob Werner nel 1792. Le augiti trasparenti contenenti modelli dentritici sono utilizzate come gemme e pietre ornamentali conosciuti come Shajar in alcune parti dell’India.
La prima foto allegata augite_1.jpg è quella in possesso della scuola, nella seconda foto augite_a.jpg troviamo l'augite tipicamente nera, lucida lavorata dal punto di vista della forma, mentre nelle altre possiamo notare le diverse gradazioni di colore.