ALBITE

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Title

ALBITE

Creator

Eleonora Cecchinato

Description

L'albite è un minerale del gruppo dei feldspati. È l'elemento della serie del plagioclasio contenente sodio, per definizione deve contenerne almeno il 90%. È un tectosilicato.

Source

Minerali.it
www.autistici.org
www.minieredimercurio.it
www.studiobiocentrico.it

Date

4 maggio 2015

Scheda mineralogica Item Type Metadata

Gruppo cristallino

Trimetrico

Sistema cristallino

Triclino

Classe di simmetria

Pinacoidale

Classe cristallochimica

IX - SILICATI

Formula chimica

NaAlSi3O8

Altri nomi

Albite (engl. albite)

Aspetto

L’albite (o pietra del sale) rappresenta il termine di sodio pressoché puro, che sono chimicamente
alluminosalicati sodico-calcici.
I componenti dell’albite sono pertanto sodio, alluminio, silicio e ossigeno.
E' incolore e trasparente oppure bianca e opaca, talvolta traslucida. Tipiche sono le frequenti e numerose striature presenti nei cristalli geminati polisinteticamente.
I cristalli sono quasi sempre geminati secondo le varie leggi che si riscontrano nell’ortoclasio, ma anche secondo leggi tipiche, come quella detta appunto dell’albite, in cui 2 o più individui vengono a contatto su una stessa superficie piana dando luogo a cristalli con evidenti angoli rientrati. Quando gli individui coinvolti nella geminazione sono più di 2, si ha la cosiddetta geminazione
polisintetica. In questo caso il cristallo presenta delle fini rigature causate proprio da questo fenomeno.
L’abito dei cristalli di albite varia dal tabulare al prismatico, a seconda del tipo di giacitura.
L’albite non si riga con il temperino ed è dotata di perfetta sfaldatura secondo il pinacoide basale, mentre si sfalda meno bene nella direzione del pinacoide laterale.

Proprietà fisiche

E’ dura (6-6,5 della scala di Mohs) e poco pesante (densità 2,62).
INDICE DI RIFRAZIONE: α=(1.528-1.533) β=(1.532-1.537) γ=(1.538-1.542) δ=0.010
SFALDATURA: {001} perfetta, {010} buona
Punto di fusione : 1100°
L'isomorfismo viene notevolmente influenzato dalla temperatura ed è più facile quanto questa è più elevata. Così, per esempio, l'albite e l'ortoclasio, che sono isomorfi in proporzioni limitate a temperatura ordinaria, diventano completamente miscibili a temperatura elevata.

Ambiente di formazione

Costituente essenziale di molte rocce eruttive plutoniche acide, graniti, sieniti, pegmatiti), nella varietà detta "di bassa temperatura" a struttura ordinata, e di molte rocce effusive acide o sottosature (rioliti, trachiti, paritelleriti) nella varietà a struttura disordinata di "alta temperatura".
Presente in filladi, micascisti e gneiss e nelle vene di segregazione che li attraversano, nonché in molte litoclasi alpini.
Deriva da plagioclasi ricchi di calcio (basici) per il fenomeno dell'albitizzazione, consistente nella scissione di questi in albite secondaria e in calcite.

Luoghi di ritrovamento

L'albite è un tectosilicato abbastanza comune che si trova, in splendidi campioni ben cristallizzati, nelle litoclasi delle rocce scistoso-cristalline alpine; col nome di "periclino" è indicata una varietà che forma cristalli allungati, spesso geminati in modo particolare.
Cristalli piccoli, ma di composizione estremamente pura, si trovano nelle vene degli scisti a glaucofane della California (Cazadero, USA) e della Alpi Occidentali (Val Soana, Piemonte).
Grossi cristalli di cleavelandite ad Amelia (Virginia, USA) e in vene pegmatitiche del Rio Grande do Sul (Brasile).
Individui ben formati di periclino si trovano, soprattutto, nelle litoclasi alpine nei Grigioni (Svizzera) e nel Tirolo (Austria).Importanti campioni, spesso in associazione epitattica con ortoclasio, provengono dalle geodi pegmatitiche del granito di Baveno (Piemonte) e dell'Isola d'Elba.
I cristalli di albite di abito tabulare, riuniti in ciuffi, ricci, covoni anche di grandi dimensioni, vengono chiamati "cleavelandite".
Nitidi cristalli talora limpidissimi di albite si trovano nelle druse cristallizzate del marmo di Carrara e di altre località vicine, nelle albititi della Val Vigezzo (Novara), in alcune rocce dolomitiche delle Alpi e dei Pirenei e in numerosissime altre località.
In Sardegna si trova particolarmente a Cala Francese nell’isola Maddalena.

Usi

Talvolta come gemma (sfaccettata, cabochons).
Nei luoghi dove è stata rinvenuta in grande quantità, l’albite viene utilizzata come materiale
pregiato sia per produrre ceramiche sia per realizzare prodotti refrattari in grado di resistere alle alte
temperature.

Etimologia

Il nome deriva dalla parola latina albus=bianco per via del colore tipico che presenta il minerale, la scoperta è avvenuta nel 1815 in Svezia. Viene anche chiamata "la pietra del sale".

Note e commenti

E' presente un po' ovunque e i cristalli sono in genere ben formati. Tuttavia non è così semplice trovare dei grossi campioni trasparenti da collezione.
L'albite si presenta in cristalli piatti e tabulari, la varietà cleavelandite presenta cristalli anche di 15 cm ma spessi solo qualche millimetro. L'albite presenta solitamente il fenomeno della geminazione sotto forma di piccole striature parallele sulla faccia del cristallo. Spesso compare come segregazioni parallele alternate con microclino rosa nella perthite in seguito all'essoluzione in fase di raffreddamento.

Citation

Eleonora Cecchinato, “ALBITE,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed July 3, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/221.