Ulmus minor

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Title

Ulmus minor

Creator

Francesca Clemente

Scheda botanica Item Type Metadata

Specie botanica

Ulmus minor

Nome comune

OLMO CAMPESTRE, OLMO COMUNE, OLMO CARPINIFOLIA

Etimologia

ll nome di genere "Ulmus" è lo stesso con il quale veniva chiamata la pianta in lingua latina; l'epiteto specifico "minor" = minore è riferito alle dimensioni delle foglie, che in questa specie sono sempre più piccole di quelle dell'Olmo montano.

Ambiente

La specie è diffusa in Europa continentale, Asia Mediterranea e America settentrionale.
Il suo habitat naturale è rappresentato da terreni freschi, profondi, con buona disponibilità di acqua, ma soprattutto con abbondante disponibilità di sali minerali; tollera molto bene i substrati calcarei ed argillosi. Mostra una buona tolleranza al freddo ed alla siccità. Vegeta ad altitudini comprese tra 0 e 1.200 metri.

Caratteri botanici

TRONCO - I fusti giovani hanno una corteccia liscia e di colore grigio scuro. Con l'età la corteccia tende a desquamare formando dei solchi più o meno profondi, formando delle placchette quadrangolari. Il legno esternamente si presenta chiaro, ma tende a scurirsi procedendo verso l'interno fino ad assumere colore brunastro nel durame. Rami ascendenti e slanciati.
FOGLIE - alternate, di forma ellittica; decidue; base asimmetrica; margine dentellato; breve picciolo. Colore verde, che vira al giallo durante l'autunno, prima della caduta.
FIORI - ermafroditi, sessili, riuniti a gruppi, colore rosso(dovuto alle antere), fioritura a fine inverno prima della fogliazione, febbraio-marzo. I frutti sono samare riunite in gruppi, maturano a lug/ago.
RADICI - molto estese e ramificate; si sviluppano in profondità.

Usi

Viene impiegato nella costruzione di mobili, porte, pavimenti, organi sottoposti ad attrito e nella produzione di compensato.

Storia e leggende

In passato, grazie alle dimensioni abbastanza contenute della chioma, era usato come tutore della vite soprattutto nella pianura padana, ma la diffusione della grafiosi, una malattia fungina, ne ha ridotto notevolmente la presenza e fatto cessare completamente questo utilizzo.
Per i greci e i romani l’olmo era considerato l’albero di Oneiro, il demone dei sogni, e dell’alato Morfeo, il Sonno, a sua volta fratello di Thanatos, il trapasso. Morte, sonno e sogno erano strettamente legati e l’olmo era il loro albero. Prediceva il futuro e il suo balsamo era sollievo per ferite e piaghe. Le foglie facevano scomparire il cattivo umore e, usate come imbottitura per il giaciglio, servivano a irrobustire le ossa.

Collection

Citation

Francesca Clemente, “Ulmus minor,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 5, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/24.