Coronilla emeroides
Dublin Core
Title
Coronilla emeroides
Creator
Giulia Spanghero
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Coronilla emeroides
Nome comune
Coronilla Dondolina, Erba Cornetta
Etimologia
Il nome del genere (coronilla) venne definito dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefort, il primo a dare una chiara definizione del concetto di genere nella classificazione dei viventi. Questo nome deriva dalla curiosa disposizione dei fiori a piccola corona alla fine del peduncolo.
Ambiente
Vive nel piano mediterraneo e montano. É normalmente diffusa ai margini di boschi e nei cespuglieti fino a 1650 m. Ama posizioni soleggiate, su terreni calcarei ed ambienti aridi e siccitosi, come le scarpate e i dirupi. La specie emerus (emeroides) è diffusa su tutto l'arco alpino e spesso è una pianta infestante.
Caratteri botanici
FUSTO – alcune specie hanno alla base dei fusti lignificati, altre hanno il fusto di tipo erbaceo di colore verdo-blu. Quelle di tipo arbustivo generalmente hanno delle ramosità prostrate.
FOGLIE - semplici, rotondeggianti, trifogliate, picciolate o imparipennate. In alcuni casi le foglie sono glauche oppure con il bordo traslucido. Inoltre sono composte da cinque foglioline obovate di cui quella terminale è la più lunga e la più grande. INFIORESCENZE – sono composte da fiori multipli, coronate su lunghi peduncoli. Il colore dei fiori può essere porporino, giollognolo o bianco rosato.
FIORI – sono ermafroditi, pentameli, zigomorfi, eteroclamidati (calice, molto più corto della corolla è ben differenziato da questa) e diplostemoni (gli stami sono il doppio dei petali). FRUTTI – il frutto è un lungo bacello arcuato suddiviso in diverse logge monosperme (con un solo seme) con tipica strozzatura tra loggia e loggia e un rostro nella parte apicale del frutto. I semi sono lunghi fino a 60mm.
FOGLIE - semplici, rotondeggianti, trifogliate, picciolate o imparipennate. In alcuni casi le foglie sono glauche oppure con il bordo traslucido. Inoltre sono composte da cinque foglioline obovate di cui quella terminale è la più lunga e la più grande. INFIORESCENZE – sono composte da fiori multipli, coronate su lunghi peduncoli. Il colore dei fiori può essere porporino, giollognolo o bianco rosato.
FIORI – sono ermafroditi, pentameli, zigomorfi, eteroclamidati (calice, molto più corto della corolla è ben differenziato da questa) e diplostemoni (gli stami sono il doppio dei petali). FRUTTI – il frutto è un lungo bacello arcuato suddiviso in diverse logge monosperme (con un solo seme) con tipica strozzatura tra loggia e loggia e un rostro nella parte apicale del frutto. I semi sono lunghi fino a 60mm.
Usi
Specie rustica adatta al rinverdimento di scarpate anche su substrati argillosi e per il recupero di terreni degradati grazie a un apparato radicale molto esteso, uso anche ornamentale.
Storia e leggende
Questo genere è stato introdotto nella tassonomia botanica dal biologo e scrittore svedese Carl von Linnè, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi. Von Linnè, conosciuto con il nome latino di Linneo, introdusse per primo la nomenclatura binomiale costituita da due nomi di origine latina: il primo si riferisce al genere ed è uguale per tutte le specie che condividono alcuni caratteri principali, il secondo termine designa la specie (nome specifico) ed è spesso di tipo descrittivo.
Collection
Citation
Giulia Spanghero, “Coronilla emeroides,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 5, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/25.