DOLOMIA

dolomia_1.jpg
dolomia_2.jpg
dolomia_3.jpg
dolomia_4.jpg

Dublin Core

Title

DOLOMIA

Creator

Maria Raimo

Scheda petrografica Item Type Metadata

Altri nomi

( engl.: Dolostone, Dolomite rock )

Tipo

Roccia sedimentaria organogena o roccia sedimentaria chimica

Chimismo

Il chimismo è CaMg(CO3)2 che si può trovare anche come (Ca, Mg)CO3

Componenti

Essenziali: prevalentemente dolomite CaMg(CO3)2, un minerale composto da carbonato di calcio e magnesio in cristalli biancastri, e calcite.
Accessori: quarzo, pirite, bitume, marcasite e argille.

Aspetto

La Dolomia è una roccia molto compatta solitamente di colore grigio, nocciola o rosa. Nel caso del nostro campione il colore è grigio (files dolomia_1 e dolomia_2). La tessitura è caratterizzata da un mosaico cristallino a grana grossa più o meno equidimensionale con una forte tendenza all’idiomorfismo. I singoli cristalli romboedrici hanno dimensioni variabili da qualche micron alle centinaia di micron. Sono frequenti i fossili.

Ambiente geologico

Poche sono le Dolomie primarie, formatesi per precipitazione diretta da acque marine; la maggior parte è dovuta a sostituzione metasomatica durante la diagenesi di aragonite, presente soprattutto nel guscio dei fossili, ad opera del magnesio in soluzione nelle acque marine e nelle lagune salmastre interne dei continenti.

Località

Il nostro campione proviene da Val di Fassa, Trento (file dolomia_3). La Dolomia in Italia è abbondante nelle Alpi orientali, ma è presente anche nell'Appennino centrale e in Sicilia. Tuttavia tale roccia si trova anche negli Stati Uniti, Ontario (Canada), Svizzera, Algeria, Pamplona (​​Spagna) e Messico .

Interesse pratico

La Dolomia, in quanto più resistente dei comuni calcari agli agenti esogeni, viene impiegata come pietre da costruzione, come pietra ornamentale, come refrattario per altiforni e per l’estrazione del magnesio. Inoltre è anche un importante "roccia-serbatoio" di petrolio.

Note

La Dolomia deve il suo nome (come il minerale dolomite) al geologo e mineralogista francese Déodat Gratet de Dolomieu, il quale nel 1791 osservò tale roccia nei gruppi montuosi delle Dolomiti nel nord Italia.
Dal tipico colore rosato della roccia prende vita il fenomeno dell’“enrosadira” (file dolomia_4), ovvero quando all’alba e al tramonto le cime delle Dolomiti si tingono di rosa o arancio. Tale fenomeno attira turisti in Italia da tutto il mondo.

Riferimenti

Thompson & Turk - Introduction to physical geology - Sounders Colllege Publishing - 1998 (ISBN 0-03-024348-3)
www.treccani.it/enciclopedia/dolomia_(Enciclopedia-Italiana)/
http://online.scuola.zanichelli.it

Citation

Maria Raimo, “DOLOMIA,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed December 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/330.