BRECCIA

BRECCIA

Stefania De Santo

(engl.: Breccia)

Roccia sedimentaria clastica

Variabile (es. breccia calcarea: CaCO3)

I frammenti possono essere di rocce di ogni tipo ma più frequentemente tutti della stessa natura. La matrice ed il cemento sono in genere argillosi, silicei, calcarei e limonitici.

Colore: variabile e distribuito in modo irregolare: la pasta di fondo è di un giallo spento con sfumature rosacee, mentre i clasti sono di color marrone terra di siena.
Tessitura: molto grossa, caratterizzata da frammenti angolosi con dimensioni che variano da 2 mm a 5 cm e che si trovano in una matrice a grana più fine. I ciottoli non presentano orientazioni preferenziali; non sono presenti fossili e la stratificazione non è visibile.

Formatasi grazie al consolidamento di frane, falde di detrito, distacchi in caverne carsiche, prevalentemente in ambiente subaereo. Altre brecce sono dovute a fratturazioni durante il piegamento di masse rocciose (breccia di frizione) oppure al rimaneggiamento di sedimenti ancora sciolti prima del consolidamento definitivo (brecce intraformazionali).

Distribuita in modo irregolare ed in genere su piccole aree. Tipiche brecce menogemiche si trovano nelle formazioni calcaree (marmi brecciati), come a Seravezza (Alpi Apuane), a Garessio (Savona), a Sestri Levante (Portoro), a Paitone e Nuvolento, presso Brescia (breccia aurora).

Utilizzata in edilizia per scopi decorativi o per pavimentazioni interne.

I singoli granuli (clasti), non sono altro che quelli che comunemente vengono chiamati "ciottoli".

-lerocce.altervista.org/sedimentarie.html
-win.liceoariosto.it/naturalia/Pagineinterne/petrografia/.../Breccia.htm
-“Minerali e Rocce”, Arnoldo Mondadori editore