Tilia platyphyllos
Dublin Core
Title
Tilia platyphyllos
Creator
Federico Perissini
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Tilia cordata (tiglio selvatico)
Tilia platyphyllos (tiglio nostrano)
Tilia platyphyllos (tiglio nostrano)
Nome comune
Tiglio
Etimologia
Tiglio, deriva da una parola greca "ptilon", che vuol dire ala, in riferimento alla brattea a cui sono attaccati i frutti peduncolati e pendenti e mediante questa vengono diffusi dal vento (anemocoria). Il tiglio diventò presso i popoli germanici e quelli nordici simbolo di longevità.
Ambiente
Il tiglio più diffuso è quello selvatico e lo possiamo trovare ovunque fino a 1700m slm. Preferisce terreni profondi, freschi e ricchi di humus. sopporto molto bene gli sbalzi di temperature. Esige però grande umidità sia dal terreno che dall'aria. E' una specie sciafila
Caratteri botanici
Albero alto dai 15 ai 30 m, con chioma folta ed ampia, e con un tronco ingrossato; ha la corteccia liscia e grigiastra che si sgretola con l’età. Ha la particolarità di sviluppare numerosi polloni attorno alla base che possono essere utilizzati per la moltiplicazione della pianta; presenta radici profonde ed espanse.
Foglie alterne, cuoriformi, seghettate ai margini escluso la base, di color verde lucido superiormente, più chiare ed opache inferiormente, e possono esse pelose a seconda della specie.
I fiori sono ermafroditi, molto profumati, gialli pallido, in fascetti da 3 a 6 inseriti su una brattea membranacea giallogno attaccata per metà al peduncolo, composti da 5 sepali, 5 petali, numerosi stami e ovario supero.
Nucule ovali sferiche grandi quanto un pisello, con la superficie dura e legnosa a seconda della specie, ornate da una lunga brattea fogliacea presente già nell'infiorescenza; il seme presenta un albume
Foglie alterne, cuoriformi, seghettate ai margini escluso la base, di color verde lucido superiormente, più chiare ed opache inferiormente, e possono esse pelose a seconda della specie.
I fiori sono ermafroditi, molto profumati, gialli pallido, in fascetti da 3 a 6 inseriti su una brattea membranacea giallogno attaccata per metà al peduncolo, composti da 5 sepali, 5 petali, numerosi stami e ovario supero.
Nucule ovali sferiche grandi quanto un pisello, con la superficie dura e legnosa a seconda della specie, ornate da una lunga brattea fogliacea presente già nell'infiorescenza; il seme presenta un albume
Usi
Dai suoi fiori si ricavano varie sostanze e oli essenziali che sono ottimi rimedi naturali contro l'insonnia e ai disturbi delle vie aeree perché le mucillagini che vi sono contenute danno proprietà mucolitiche e antiinfiammatorie in caso di tosse e catarro (sia di bambini che di adulti). Le sue gemme anche un effetto sedante sul sistema neurovegetativo e antispasmotico sull'intestino.
è usato anche nella produzione di chitarre elettriche, per costruzioni di oggetti vari e per ornare le strade
è usato anche nella produzione di chitarre elettriche, per costruzioni di oggetti vari e per ornare le strade
Storia e leggende
La ninfa Filira, figlia d’Oceano, concepì da Saturno un bambino mostruoso, e per la vergogna chiese di
essere trasformata nell’albero che allora portò il suo nome, il quale è una parola cretese, quindi preellenica.
Il figlio, il centauro Chirone, diventò un illustre guaritore, potere che gli veniva dalla madre, essendo il tiglio uno
dei più antichi rimedi conosciuti.E’ da ricordare un episodio delle gesta di Sigfrido, l’eroe dei Nibelunghi: dopo aver ucciso il drago Fafuir,
guardiano del tesoro di Odino, Sigfrido si bagna nel sangue del mostro e diventa perciò invulnerabile, salvo in un punto tra le spalle, dove era caduta una foglia di tiglio
essere trasformata nell’albero che allora portò il suo nome, il quale è una parola cretese, quindi preellenica.
Il figlio, il centauro Chirone, diventò un illustre guaritore, potere che gli veniva dalla madre, essendo il tiglio uno
dei più antichi rimedi conosciuti.E’ da ricordare un episodio delle gesta di Sigfrido, l’eroe dei Nibelunghi: dopo aver ucciso il drago Fafuir,
guardiano del tesoro di Odino, Sigfrido si bagna nel sangue del mostro e diventa perciò invulnerabile, salvo in un punto tra le spalle, dove era caduta una foglia di tiglio
Riferimenti
www.cure-naturali.it
www.wikipedia.it
sullealidellemozione.forumcommunity.net
http://www.actaplantarum.org
www.wikipedia.it
sullealidellemozione.forumcommunity.net
http://www.actaplantarum.org
Collection
Citation
Federico Perissini, “Tilia platyphyllos,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/373.