Chenopodium album

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Dublin Core

Title

Chenopodium album

Creator

Cinzia Guerriero, Gaia Brancati, Anna Feleppa

Scheda botanica Item Type Metadata

Specie botanica

Chenopodium album

Nome comune

Farinello comune, Farinaccio

Etimologia

Il nome generico (Chenopodium) deriva dalla particolare conformazione delle foglie simile al piede dell'oca: dal greco ”chen” (=oca) e ”pous” (=piede) oppure ”podion” (=piccolo piede). Il nome specifico (album) si riferisce alla colorazione dell’infiorescenza.

Ambiente

È presente in Italia su tutto il territorio nazionale dal livello del mare fino a 1500 metri di altezza, è diffuso nei terreni coltivati, nelle vicinanze di case abbandonate, nei prati, nei luoghi incolti e lungo i viottoli di campagna. È una pianta infestante.

Caratteri botanici

FUSTO - eretto, irregolarmente ramificato già dalla base, più o meno glauco (verde sbiadito), costoluto, con striature vermiglie nella parte bassa dei rami e farinoso nella parte alta.
FOGLIE - sono picciolate e hanno una forma spatolato-lanceolata, quasi romboidale; sono comunque più lunghe che larghe e l'apice è acuminato. In genere il colore delle foglie di sopra è glauco, quasi opaco e di sotto sono bianco-farinose.
FIORI - riuniti in un’infiorescenza fogliosa in basso; glomeruli con numerosi fiori verdastri con 5 elementi sepaloidi di 1.5 mm; Fioritura: giugno-settembre
FRUTTI -  sono degli utricoli depressi-ovoidi di 1,5 mm che avvolgono un unico seme obovato di 1,2 - 1,6 mm, nero, rotondo, lenticolare, disposo orizzontalmente, con margine da appianato ad acuto e superficie lievemente rugoso-crestata.

Usi

Una delle proprietà più notevoli è antielmintica (elimina svariati tipi di vermi o elminti parassiti); altre proprietà secondo la medicina popolare sono: stomachiche (agevola la funzione digestiva), antiflogistiche (guarisce dagli stati infiammatori) e digestive in generale.
In cucina viene consumato soprattutto come verdura nelle regioni alpine italiane e in particolare sulle Dolomiti. Lo si usa cotto in insalata o ripassato in padella o anche come ripieno di ravioli. In certi casi i minuti semi possono essere usati come il "riso" oppure macinati per produrre della farina.

Storia e leggende

Si hanno prove di un suo utilizzo già in epoca preistorica come testimoniano i resti ritrovati in Europa, Messico e America settentrionale. Fu coltivata in Asia e India per superare le carestie e tenere in vita uomini e animali.
Inoltre l’analisi del contenuto dell’intestino dei corpi mummificati ritrovati nelle torbiere o nei ghiacci ha mostrato la presenza dei semi di questa pianta.

Riferimenti

https://it.wikipedia.org/wiki/Chenopodium_albumhttps://www.google.it/url?
Palettihttp://www.actaplantarum.org/floraitaliae/viewtopic.php?t=83179
"Le piante selvatiche commestibili" di Eugenio Zanotti, Gabriele Gorno e Giuseppe Paletti

Collection

Citation

Cinzia Guerriero, Gaia Brancati, Anna Feleppa, “Chenopodium album,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/401.