Verbascum thapsus

Verbascum thapsus

Riccardo Segalla

Verbascum thapsus

VERBASCO TASSO, TASSO BARBASSO, BARBASCO TASSO.

Il nome generico Verbascum deriva dal latino verbascum, alcuni autori trovano un collegamento con barbascum e quindi con barba, in riferimento alla ricchezza di peli della pianta. Invece il nome greco della pianta significa brillare in relazione all'uso della pianta come stoppino delle lucerne.

La pianta è originaria dell’Europa e dell’Asia, si diffonde con facilità, in Italia si trova nelle zone marittime e submontane ed io l’ho notata anche nell’hinterland milanese, a lato delle carreggiate.

Pianta biennale molto variabile con fusto rigido ed eretto .Il fusto della pianta da 50 cm. può arrivare fino ai 200 cm. I fiori e le foglie vengono sostenuti dal fusto che si estende, quindi, fino all' estremità alta della pianta.
Le numerose foglie che si formano sul fusto sono lanceolate,ovvero con una forma assottigliata con l'estremità appuntita simile a una lancia.
I fiori gialli presentano cinque petali e cinque stami con antere color arancio e sono raccolti in lunghe spighe che possono occupare buona parte della lunghezza del fusto. I cinque stami sono di due tipi, i tre superiori sono più corti e mentre i due inferiori hanno antere più grandi. I fiori vivono un solo giorno e vengono sostituiti da nuovi fiori.

La pianta è ricca di flavonoidi che svolgono un’azione anticancerogena oltre che antinfiammatoria e potenziano l’azione della vitamina C. In caso di affezioni delle prime vie respiratorie, i suoi componenti risultano utili e confermano la validità del suo uso tradizionale come emolliente, espettorante, calmante e antinfiammatorio.L’utilizzo più comune è rappresentato dalla tisana. Ha un sapore dolciastro, inizialmente, ma poi, amaro. Si trova in erboristeria anche l’estratto secco, è utile per la tosse, la faringite, il catarro, la tracheite, la bronchite, il raffreddore e il mal di gola.In caso di leggere scottature, foruncoli, pruriti, piccole piaghe o ferite.

La pianta è rappresentato anche nei quadri del Caravaggio, ad esempio ai piedi del San Giovanni Battista con l'evidente significato di "radice di Jesse" .