Bellis perennis
Dublin Core
Title
Bellis perennis
Creator
Francesco Bevellino
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Bellis perennis
Nome comune
Pratolina comune, Margheritina comune, common daisy, English daisy
Etimologia
Alcuni dicono che il nome derivi da Bellide, una delle barbare e crudeli figlie di Dànao, re di Argo; altri lo fanno derivare dal latino bellum (guerra) in riferimento alle sue presunte capacità di guarire le ferite. Secondo i filologi moderni, il suo nome deriva dall'aggettivo (latino) bellus (bello, grazioso) con riferimento alla delicata freschezza di questo fiorellino. Mentre il nome specifico (perennis) fa riferimento al ciclo biologico di questa specie (perenne).
Il nome inglese, daisy, deriverebbe da day's eye, occhio del giorno, per la peculiarità del suo riaprirsi ogni giorno al sorgere del sole.
Il nome inglese, daisy, deriverebbe da day's eye, occhio del giorno, per la peculiarità del suo riaprirsi ogni giorno al sorgere del sole.
Ambiente
è originaria dell'Europa occidentale, centrale e settentrionale. Oltre che in in Europa, è presente in Asia occidentale, in Libia, nel Nord America e nell'isola di Madera; è una pianta diffusissima nei prati, incolti, giardini e parchi ed si può trovare in ambienti collinari e montani fino a 2000 m s.l.m. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, terreno ad alti valori nutrizionali e mediamente umido.
Caratteri botanici
FUSTO - la parte sotterranea consiste in un breve rizoma (a carattere fittonante). La parte aerea è eretta e alta da 2 a 10 cm, priva di foglie (oppure 1 - 2 foglie alla base, per il resto è afilla), alla sommità della quale si trova l'infiorescenza. La superficie è ricoperta da una sottile peluria.
FOGLIE - In questa specie è presente solamente una rosetta basale con foglie obovato-spatolate allungate e ristrette verso il picciolo (alato) mentre la parte più larga è verso l'apice della foglia. La lamina è semplice e lievemente dentata (o crenulata) all'apice. La superficie è percorsa da 1 – 3 nervi (quello centrale è ben visibile e causa anche una certa geometria carenata). Dimensioni delle foglie: larghezza 14 – 16 mm; lunghezza 35 – 40 mm.
FIORI – i fiori sono zigomorfi (quelli periferici ligulati) e attimorfi ( quelli centrali tubolosi). Entrambi sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo - ginneceo) e pentameri (calice) e corolla formati da 5 elementi.
FRUTTI - sono piccoli acheni di forma ovale, senza pappo.
FOGLIE - In questa specie è presente solamente una rosetta basale con foglie obovato-spatolate allungate e ristrette verso il picciolo (alato) mentre la parte più larga è verso l'apice della foglia. La lamina è semplice e lievemente dentata (o crenulata) all'apice. La superficie è percorsa da 1 – 3 nervi (quello centrale è ben visibile e causa anche una certa geometria carenata). Dimensioni delle foglie: larghezza 14 – 16 mm; lunghezza 35 – 40 mm.
FIORI – i fiori sono zigomorfi (quelli periferici ligulati) e attimorfi ( quelli centrali tubolosi). Entrambi sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo - ginneceo) e pentameri (calice) e corolla formati da 5 elementi.
FRUTTI - sono piccoli acheni di forma ovale, senza pappo.
Usi
Viene utilizzata contro l'ipertensione o come astringente e diaforetico, e come antiparassitario. La medicina popolare le attribuisce proprietà capaci di curare ferite e lividi, raffreddore e tosse. Le foglie e i fiori pestati, applicati sulle pelle, sono utili per arrossamenti, foruncoli e ascessi, nonché per attenuare spasmi muscolari, distorsioni e contusioni. Si ritiene possa essere particolarmente utile nel trattamento di bambini gracili e svogliati. Una recente ricerca ha preso in esame la possibilità di utilizzare le proprietà della pianta nella terapia anti-HIV.
Storia e leggende
nel Medioevo era un fiore che veniva spesso usato per le decisioni d’amore: infatti le dame indecise sulla scelta del futuro marito usavano cingersi la fronte o ornarsi i capelli con delle ghirlande di margherite, per far capire che dovevano ancora pensarci sopra e che quindi erano ancora “libere”.
Nella tradizione popolare si narra che togliendo uno per uno i petali di questo fiore e recitando “m’ama, non m’ama” mentre si pensa all’amato, si possa predire il futuro di un amore.
Nella mitologia nordica la margherita è il fiore sacro ad Ostara, la dea della primavera
Nella tradizione popolare si narra che togliendo uno per uno i petali di questo fiore e recitando “m’ama, non m’ama” mentre si pensa all’amato, si possa predire il futuro di un amore.
Nella mitologia nordica la margherita è il fiore sacro ad Ostara, la dea della primavera
Riferimenti
https://it.wikipedia.org/wiki/Bellis_perennis
http://www.meditflora.com/flora/bellis_perennis.htm
http://www.inerboristeria.com/bellis-perennis-margherita-pratolina.html
http://www.meditflora.com/flora/bellis_perennis.htm
http://www.inerboristeria.com/bellis-perennis-margherita-pratolina.html
Collection
Citation
Francesco Bevellino, “Bellis perennis,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 5, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/418.