Arnica montana
Dublin Core
Title
Arnica montana
Creator
Cinthia Cabrera
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Arnica montana
Nome comune
Tabacco di montagna, Betonica di monte, China dei poveri
Etimologia
Il nome del genere (Arnica) potrebbe derivare da una alterazione del tardo-latino ptàrmica, a sua volta derivato dal greco ptarmikos (starnutatorio) con allusione alle proprietà starnutatorie connesse con l'odore della pianta. Altri autori però preferiscono partire dalla parola greca arnakis (pelle di agnello) facendo riferimento alla delicata tessitura delle sue foglie.
Il nome Arnica in antichità venne impiegato più volte per specie diverse aventi in generale grandi capolini gialli (come i generi Doronico, Senecio e Telekia). La prima documentazione dell’Arnica montana risulta del 1731 a proposito di un manuale di giardinaggio. In Francia è molto comune la denominazione di Tabac des Vosges in quanto gli abitanti delle regioni montane se ne servono come tabacco da fiuto.
Il nome Arnica in antichità venne impiegato più volte per specie diverse aventi in generale grandi capolini gialli (come i generi Doronico, Senecio e Telekia). La prima documentazione dell’Arnica montana risulta del 1731 a proposito di un manuale di giardinaggio. In Francia è molto comune la denominazione di Tabac des Vosges in quanto gli abitanti delle regioni montane se ne servono come tabacco da fiuto.
Ambiente
L'Arnica montana è endemica in Europa, dalla Penisola iberica alla Scandinavia e ai Carpazi; è assente dalle Isole Britanniche ed è relativamente rara in Italia. Cresce in terreni poveri (pascoli magri, brughiere e torbiere alte) e silicei (substrato acido); in zone montane da 500 a 2500 m s.l.m. È assente in pianura.
Sta diventando rara soprattutto nelle regioni nordiche a causa dell'aumento delle coltivazioni intensive.
Sta diventando rara soprattutto nelle regioni nordiche a causa dell'aumento delle coltivazioni intensive.
Caratteri botanici
FUSTO - eretto e mediamente robusto, altezza compresa tra 20 e 60 cm.
FOGLIE - Le foglie basali sono opposte a croce, brevemente picciolate, patenti al suolo ed hanno la forma ovata (ellittica) e oblunga a 5 nervi con lamina intera appena dentellata. Dimensione 2-4 x 10–15 cm. Inoltre sono coriacee e glabre nella pagina inferiore, un po' pubescenti sulla pagina superiore. Non sempre presenti sono invece le foglie cauline bratteiformi, mediamente 1-2 paia (quindi opposte a coppie), sono sessili, lanceolate e più piccole.
FIORI - Nell'insieme sono larghi 5–8 cm. Il ricettacolo è piano o lievemente concavo. Essi sono di un acceso colore giallo-dorato e lunghi (40 mm), disposti a raggiera e tridentati all'estremità; sono spesso disordinati e ripiegati in tutte le direzioni. Fioriscono tra maggio e agosto.
FRUTTI - Sono acheni, di colore bruno-nerastro, pubescenti e rugosi sormontati da un piccolo pappo piumoso giallastro. La moltiplicazione avviene per divisione dei cespi in primavera o in autunno, oppure per seme (il frutto achenio).
FOGLIE - Le foglie basali sono opposte a croce, brevemente picciolate, patenti al suolo ed hanno la forma ovata (ellittica) e oblunga a 5 nervi con lamina intera appena dentellata. Dimensione 2-4 x 10–15 cm. Inoltre sono coriacee e glabre nella pagina inferiore, un po' pubescenti sulla pagina superiore. Non sempre presenti sono invece le foglie cauline bratteiformi, mediamente 1-2 paia (quindi opposte a coppie), sono sessili, lanceolate e più piccole.
FIORI - Nell'insieme sono larghi 5–8 cm. Il ricettacolo è piano o lievemente concavo. Essi sono di un acceso colore giallo-dorato e lunghi (40 mm), disposti a raggiera e tridentati all'estremità; sono spesso disordinati e ripiegati in tutte le direzioni. Fioriscono tra maggio e agosto.
FRUTTI - Sono acheni, di colore bruno-nerastro, pubescenti e rugosi sormontati da un piccolo pappo piumoso giallastro. La moltiplicazione avviene per divisione dei cespi in primavera o in autunno, oppure per seme (il frutto achenio).
Usi
Questa pianta è spesso utilizzata come rimedio nella fitoterapia. Un'infusione di foglie viene utilizzata come trattamento, per uso esterno, di traumi e contusioni, ma non deve essere utilizzata sulle ferite. Per questo scopo l'arnica si utilizza anche sotto forma di pomata. In forma di crema o di tintura diluita, è utilizzata nei dolori reumatici e per l'alopecia. In omeopatia, l'Arnica è utilizzata per dolori muscolari e nella cura a lungo termine di traumi, per shock, contusioni, strappi, artrite e dolori influenzali.
Storia e leggende
Una leggenda narra che in un villaggio montano il diavolo rendeva impossibile festeggiare la Pasqua, poìchè aveva sottratto tutti gli agnelli. Due pastori decisero di sfidarlo, ma uno di loro venne catturato e portato negli inferi. Lo avrebbe liberato solo quando l'altro pastore avrebbe portato la luce nel regno oscuro, e così fu: quest'ultimo si fece catturare e sparse i semi dell'arnica nel terreno degli inferi, questi subito germogliarono e illuminarono il regno oscuro.
Riferimenti
https://it.wikipedia.org/wiki/Arnica_montana
https://www.ideegreen.it/arnica-montana-58447.html
http://www.giardini.biz/piante/piante-spontanee/arnica/
https://www.ideegreen.it/arnica-montana-58447.html
http://www.giardini.biz/piante/piante-spontanee/arnica/
Collection
Citation
Cinthia Cabrera, “Arnica montana,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 5, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/427.