Achillea millefolium

Achillea millefolium

Marco Ballarini

Achillea millefolium

Achillea millefoglie

Deriva dal nome di Achille, in quanto con tale pianta l' eroe greco curò alcune ferite dei compagni d' armi.

Fiorisce in zone campestri incolte e lungo i margini dei sentieri fino a 2200 metri. Non soffre la siccità o il freddo, ma evita ambienti troppo umidi. È spontanea in tutto l'emisfero boreale.

FUSTO - si presenta striato pubescente (peloso), ed eretto in modo tomentoso e ramificato alto fino a 50 – 100 cm.
FOGLIE - Le foglie sono da due volte pennatosette con lobi molto lanceolati a 2 a 2 simmetrici rispetto all'asse principale. Sono picciolate e cauline.
FIORI -Capolini larghi fino a 8 mm; involucro ovoide composto da squame ovate con margine membranoso. Lunghezza dell'involucro: fino a 5 mm. All’ esterno dell’ infiorescenza presenta 5 fiori tridentati femminili ligulati bianchi o rosa, mentre all’ esterno dell’ infiorescenza presenta fiori tubulosi a 5 petali bianco-giallognoli ermafroditi. Fioritura: in primavera - autunno
FRUTTI - Frutto achenio indeiscente senza pappo. Dimensione dell'achenio: 1,7 – 2 mm

In ambito farmaceutico si usano solo i fiori essiccati per le proprietà antispasmodiche (bagni rilassanti), astringenti, cicatrizzanti e antinfiammatorie. Può essere usata al posto della camomilla in quanto contiene azulene e nei disturbi digestivi. In cucina le foglie e i fiori essiccati (non al sole) vengono usati nella preparazione di alcuni liquori. In Svezia si usava per fare la birra.

Il suo impiego risale all' epoca preistorica e viene citata anche nella mitologia greca,

naturbene.it , wikipedia , greenstyle.it