LOUIS PASTEUR
Dublin Core
Title
LOUIS PASTEUR
Creator
Anna Krajnik
Contributor
Anna Krajnik
Scienziati Item Type Metadata
Nome completo
Louis Pasteur
Luogo e data di nascita
Dole (Francia), 27 dicembre 1822
Luogo e data di morte
Marnes-la-Coquette (Francia), 28 settembre 1895
Biografia
Louis Pasteur è stato un chimico, biologo e microbiologo francese.
Ancora studente, Pasteur iniziò a descrivere da un punto di vista chimico e cristallografico l’acido tartarico, contenuto nel mosto d’uva: egli intuì che alcune sue particolari proprietà ottiche e la caratteristica forma dei cristalli potevano essere attribuite alla struttura asimmetrica delle sue molecole. Questa congettura fu confermata venti anni più tardi e fu dimostrato che l’asimmetria molecolare è uno dei caratteri distintivi di molte molecole degli organismi viventi. Queste sue indagini gettarono le basi della stereochimica.
Fu professore di fisica, nel 1848, al liceo di Digione e l'anno successivo Pasteur fu assistente alla Cattedra di chimica dell'Università di Strasburgo. Sempre nel 1849, si sposa con Marie, figlia di Auguste Laurent rettore dell'Università. Qualche anno più tardi, nominato professore nella nuova Facoltà di Scienze di Lilla, Pasteur dette inizio ai suoi studi sulle fermentazioni sempre con la convinzione che senza valide teorie i problemi pratici sono destinati a restare irrisolti. Dopo le ricerche sulla fermentazione alcolica, fu la volta della fermentazione britirica, studi che condussero Pasteur alla scoperta dei microbi anaerobi. Le sue analisi si conclusero con la condanna dell'eterogenesi. Analisi che egli condusse, in un laboratorio poverissimo, con strumenti ideati da lui stesso. Alle ricerche sulla generazione spontanea seguirono quelle sulla fermentazione acetica, uno studio che condusse Pasteur ad interessarsi delle malattie del vino. Era diventato quasi inevitabile il passaggio allo studio delle malattie infettive.
Studiando l’infezione del colera nei polli, per errore un suo allievo ne contagiò alcuni con una coltura di batteri conservati male e quindi meno attivi. Non solo questi polli non si infettarono, ma quando Pasteur tentò di infettarli di nuovo con una coltura fresca di batteri, osservò che i polli erano diventati resistenti all’infezione. Pasteur concluse che il contatto dell’organismo con microrganismi meno vitali genera in esso una resistenza e che, se l’organismo sopravvive a una prima infezione, tale difesa tende a diventare permanente. Fu chiaro che, per ottenere resistenza (immunità) alle infezioni, era necessario diminuire la capacità infettiva dei batteri e poi inoculare quei batteri inattivi negli organismi da proteggere. Questo metodo fu definito da Pasteur stesso vaccinazione.
Dal 1888 fino alla morte (1895) fu direttore dell’Istituto Pasteur di Parigi, da lui stesso fondato.
Ancora studente, Pasteur iniziò a descrivere da un punto di vista chimico e cristallografico l’acido tartarico, contenuto nel mosto d’uva: egli intuì che alcune sue particolari proprietà ottiche e la caratteristica forma dei cristalli potevano essere attribuite alla struttura asimmetrica delle sue molecole. Questa congettura fu confermata venti anni più tardi e fu dimostrato che l’asimmetria molecolare è uno dei caratteri distintivi di molte molecole degli organismi viventi. Queste sue indagini gettarono le basi della stereochimica.
Fu professore di fisica, nel 1848, al liceo di Digione e l'anno successivo Pasteur fu assistente alla Cattedra di chimica dell'Università di Strasburgo. Sempre nel 1849, si sposa con Marie, figlia di Auguste Laurent rettore dell'Università. Qualche anno più tardi, nominato professore nella nuova Facoltà di Scienze di Lilla, Pasteur dette inizio ai suoi studi sulle fermentazioni sempre con la convinzione che senza valide teorie i problemi pratici sono destinati a restare irrisolti. Dopo le ricerche sulla fermentazione alcolica, fu la volta della fermentazione britirica, studi che condussero Pasteur alla scoperta dei microbi anaerobi. Le sue analisi si conclusero con la condanna dell'eterogenesi. Analisi che egli condusse, in un laboratorio poverissimo, con strumenti ideati da lui stesso. Alle ricerche sulla generazione spontanea seguirono quelle sulla fermentazione acetica, uno studio che condusse Pasteur ad interessarsi delle malattie del vino. Era diventato quasi inevitabile il passaggio allo studio delle malattie infettive.
Studiando l’infezione del colera nei polli, per errore un suo allievo ne contagiò alcuni con una coltura di batteri conservati male e quindi meno attivi. Non solo questi polli non si infettarono, ma quando Pasteur tentò di infettarli di nuovo con una coltura fresca di batteri, osservò che i polli erano diventati resistenti all’infezione. Pasteur concluse che il contatto dell’organismo con microrganismi meno vitali genera in esso una resistenza e che, se l’organismo sopravvive a una prima infezione, tale difesa tende a diventare permanente. Fu chiaro che, per ottenere resistenza (immunità) alle infezioni, era necessario diminuire la capacità infettiva dei batteri e poi inoculare quei batteri inattivi negli organismi da proteggere. Questo metodo fu definito da Pasteur stesso vaccinazione.
Dal 1888 fino alla morte (1895) fu direttore dell’Istituto Pasteur di Parigi, da lui stesso fondato.
Attestati
Fu nominato, in Francia, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Legion d’Onore e Cavaliere dell’Ordine al Merito Agricolo. Fu inoltre nominato Cavaliere di I classe dell'Ordine di Mejidiyye (Impero ottomano) nel 1886.
Vinse, tra i vari premi, la Medaglia Copley (1874) e due volte la Medaglia Ruford (1856, 1892).
A Pasteur sono stati intitolati l'asteroide 4804 Pasteur, il cratere Pasteur sulla Luna e il cratere Pasteur su Marte.
Vinse, tra i vari premi, la Medaglia Copley (1874) e due volte la Medaglia Ruford (1856, 1892).
A Pasteur sono stati intitolati l'asteroide 4804 Pasteur, il cratere Pasteur sulla Luna e il cratere Pasteur su Marte.
Pubblicazioni
Études sur la maladie des des vers a soie, moyen pratique assuré de la combattre et d'en prévenir le retour. La pébrine et la flacherie - Notes et documents (1870)
Etudes sur le vin. Ses maladies et les causes qui les provoquent. Procedes nouveaux pour le conserver et pour le vieillir. (1890)
Correspondance de Pasteur réunies et annotée par Pasteur Vallery-Radot Tome 4 L'étape des maladies virulentes Suite Vaccination de l'homme contre la rage Dernières années 1885 1895 (1951)
Scritti di microbiologia (1994)
Etudes sur le vin. Ses maladies et les causes qui les provoquent. Procedes nouveaux pour le conserver et pour le vieillir. (1890)
Correspondance de Pasteur réunies et annotée par Pasteur Vallery-Radot Tome 4 L'étape des maladies virulentes Suite Vaccination de l'homme contre la rage Dernières années 1885 1895 (1951)
Scritti di microbiologia (1994)
Curiosità
Viene qui riportato parte dell'elogio funebre di Emile Littré, preparato da Pasteur. In quest'occasione lo scienziato proclama pubblicamente la sua fede.
“Colui che proclama l’esistenza dell’infinito, e nessuno può sfuggirvi, accumula in questa affermazione più sovrannaturale di quanto non ce ne sia in tutti i miracoli di tutte le religioni… Io vedo ovunque l’inevitabile espressione della nozione dell’infinito nel mondo. Attraverso essa, il soprannaturale è in fondo a tutti i cuori. L’idea di Dio è una forma dell’idea di infinito…
La metafisica non fa che tradurre dentro di noi la nozione dominatrice dell’infinito… Dove sono le fonti genuine della dignità umana, della libertà e della democrazia, se non nella nozione di infinito di fronte alla quale gli uomini sono tutti uguali?”
“Colui che proclama l’esistenza dell’infinito, e nessuno può sfuggirvi, accumula in questa affermazione più sovrannaturale di quanto non ce ne sia in tutti i miracoli di tutte le religioni… Io vedo ovunque l’inevitabile espressione della nozione dell’infinito nel mondo. Attraverso essa, il soprannaturale è in fondo a tutti i cuori. L’idea di Dio è una forma dell’idea di infinito…
La metafisica non fa che tradurre dentro di noi la nozione dominatrice dell’infinito… Dove sono le fonti genuine della dignità umana, della libertà e della democrazia, se non nella nozione di infinito di fronte alla quale gli uomini sono tutti uguali?”
Riferimenti
http://www.nonsolobiografie.it/biografia_louis_pasteur.html
https://unacasasullaroccia.wordpress.com/2013/05/21/louis-pasteur-essere-vero-scienziato/
http://www.treccani.it/enciclopedia/louis-pasteur_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/
https://unacasasullaroccia.wordpress.com/2013/05/21/louis-pasteur-essere-vero-scienziato/
http://www.treccani.it/enciclopedia/louis-pasteur_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/
Collection
Citation
Anna Krajnik, “LOUIS PASTEUR,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/475.