Tragopogon tommasinii
Dublin Core
Title
Tragopogon tommasinii
Creator
Lorenza Sialino
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Tragopogon tommasinii
Nome comune
Barba di becco di Tommasini
Etimologia
Il nome del genere deriva dal greco τραγος (tragos= caprone) e πὠγων (pogon = barba) per la somiglianza delle setole del pappo (un’ appendice piumosa e leggera avente la funzione di favorire la dispersione dei semi per l'azione del vento) con la barba di un caprone.
Ambiente
Lo possiamo trovare tra gli incolti, i brodi dei campi e i prati in genere aridi. In Italia le specie di questo genere sono presenti ovunque ma non frequentemente. L'area di origine di questo genere è l'Asia occidentale e media (il centro di maggior distribuzione è la Transcaucasia).
Caratteri botanici
FOGLIE - Si distinguono in basali e cauline. La lamina in genere è lineare o lineare-lanceolata (di aspetto graminiforme), con margini interi e apice acuminato. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato; quelle inferiori spesso sono conduplicate e sono amplissicauli. Le foglie superiori sono più piccole.
FIORI - Da 50 a 180, sono tutti del tipo ligulato, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice–corolla–androceo-gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e zigomorfi. Fioritura: giugno-luglio.
FRUTTI - Sono degli acheni con pappo. L'achenio, fusiforme o cilindrico, è ristretto all'apice ed è provvisto di un lungo becco; la superficie è colorata di scuro, dal marrone a tonalità più chiare, e può avere da 5 a 10 coste. Il becco in genere è lungo quasi come l'ovario, ed è il risultato della metamorfosi del tubo calicino durante le fasi della maturazione. Il pappo è formato da 12-20 setole piumose ma rigide su una sola serie, ed è persistente; il colore varia da marrone a biancastro; alla base le setole possono essere connate.
FIORI - Da 50 a 180, sono tutti del tipo ligulato, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice–corolla–androceo-gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e zigomorfi. Fioritura: giugno-luglio.
FRUTTI - Sono degli acheni con pappo. L'achenio, fusiforme o cilindrico, è ristretto all'apice ed è provvisto di un lungo becco; la superficie è colorata di scuro, dal marrone a tonalità più chiare, e può avere da 5 a 10 coste. Il becco in genere è lungo quasi come l'ovario, ed è il risultato della metamorfosi del tubo calicino durante le fasi della maturazione. Il pappo è formato da 12-20 setole piumose ma rigide su una sola serie, ed è persistente; il colore varia da marrone a biancastro; alla base le setole possono essere connate.
Usi
Viene utilizzano specialmente da un punto di vista alimentare.
Storia e leggende
Il nome alla pianta fu dato da Dioscoride Pedanio, un medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a Roma ai tempi dell'imperatore Nerone.
A testimonianza che la pianta era conosciuta fin dall'antichità, in un affresco a Pompei si ritrova la sua radice.
A testimonianza che la pianta era conosciuta fin dall'antichità, in un affresco a Pompei si ritrova la sua radice.
Collection
Citation
Lorenza Sialino, “Tragopogon tommasinii,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/49.