Antirrhinum latifolium

Fiore di Antirrhinum latifolium
Distribuzione di Antirrhinum latifolium
Pianta di Antirrhinum latifolium
Antirrhinum_latifolium.pdf

Dublin Core

Title

Antirrhinum latifolium

Creator

Matteo Sari

Scheda botanica Item Type Metadata

Specie botanica

Antirrhinum latifolium

Nome comune

Bocca di leone

Etimologia

Il nome generico (Antirrhinum) deriva da alcune parole greche il cui significato è “simile a un muso” e fa riferimento alla particolare forma della corolla definita anche “personata”. Il nome specifico (latifolium) deriva dal latino e significa “a foglie larghe”.

Ambiente

Questa pianta erbacea è originaria del Nord Ovest Mediterraneo, in Italia è una pianta rara ed è presente principalmente al Nord lungo il litorale tirrenico da 0 fino a 600m slm. Nelle Alpi italiane si trova solamente nel settore occidentale (Liguria e Piemonte). L’habitat tipico sono le rupi, i muri e i ripari sotto la roccia. Il substrato preferito è calcareo, ma anche calcareo/siliceo con pH basico.

Caratteri botanici

RADICI – sono del tipo a fittone, ovvero un grosso corpo cilindrico a carattere legnoso che scende verticalmente dal fusto della pianta, assicurandole ancoraggio e stabilità, oltre a trasportare delle sostanze nutritive al corpo emerso del vegetale.
FUSTO – eretto, semplice, un po’ legnoso nella parte inferiore; mentre in quella superiore è fibroso-carnoso.
FOGLIE – da ovali a lanceolate. Sul fusto sono variamente disposte: picciolate e opposte le inferiori, sessili ed alterne quelle superiori. Le dimensioni delle foglie variano da 2,5-5cm in lunghezza; 1,5-2cm in larghezza. Il colore è verde cupo.
FIORI – sono raccolti in racemi spiciformi ed eretti all’apice del fusto. Hanno la corolla di colore giallo pallido e formano un angolo acuto col fusto sul quale si inseriscono con un breve pedicello affiancato da una brattea ovale. I petali formano un tubo bilabiato, col labbro inferiore con un rigonfiamento che chiude l’interno del fiore, e il labbro superiore con striature rossastre.
FRUTTO – una capsula di forma ovoidale ad inserzione laterale di 10-14mm di diametro massimo. All’interno i semi sono numerosi con forme ovali e con la testa alveolato-reticolata oppure crestata. Al momento della maturazione i semi fuoriescono da tre fori che si aprono nella parte superiore del frutto (capsula poricida). Fiorisce da maggio ad agosto.

Usi

Ai tempi di Nerone, il medico e botanico greco Dioscoride Pedanio (40-90d.C.) ne apprezzava i semi dai quali veniva estratto un olio che, mischiato all’olio estratto dal giglio, rendeva la pelle più bella. Anticamente, inoltre, la pianta veniva coltivata ed usata per estrarre dai suoi semi un olio alimentare.
Al giorno d’oggi i piccoli fiori vengono utilizzati in campo industriale per estrarre il colore.

Storia e leggende

In epoca medioevale la tradizione voleva che le ragazze mettessero tra i loro capelli alcune bocche di leone nel caso volessero rifiutare i corteggiatori sgraditi, in modo da rendere pubblico il loro rifiuto.
Nel linguaggio dei fiori, la bocca di leone simboleggia il disinteresse e l’indifferenza e in tutte le tradizioni culturali è stato da sempre considerato il fiore emblema del capriccio.

Riferimenti

www.floraitaliae.actaplantarum.org
https://species.wikimedia.org/wiki/Antirrhinum_latifolium
ilgiardinodeltempo.altervista.org/bocca-di-leone-storia-e-linguaggi..

Collection

Citation

Matteo Sari, “Antirrhinum latifolium,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/560.