Euphorbia dendroides
Dublin Core
Title
Euphorbia dendroides
Creator
Gabriele Brumat
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Euphorbia dendroides
Nome comune
EUFORBIA ARBOREA (IT)
WOOD SPURGE (ENG)
TREE SPURGE (USA)
WOOD SPURGE (ENG)
TREE SPURGE (USA)
Etimologia
Il nome Euphorbia (assegnato da Linneo) viene dal latino euphorbium, a sua volta dal greco εὐφόρβιον euphórbion, dal nome personale Εὔφορβος Éuphorbos, cerusico di Giuba II di Mauretania, come riportato da Plinio. Altre possibilità prevedono una derivazione da Euphorbium, con cui s'indicavano le piante (che ora noi conosciamo sotto il genere considerato) che producevano un succo latteo caustico e velenoso utilizzato nella medicina di allora. Euphorbia infine potrebbe derivare da Euphorbius che è formato da due parole: εὖ eû ("buono") e φορβή phorbḗ, ("pascolo" o "foraggio"), il cui significato finale potrebbe essere "ben nutrito".
Ambiente
È una essenza tipica della macchia mediterranea. Prospera in ambienti litoranei aridi e soprattutto calcarei, su scogliere e rupi presso il mare, da 0 a 700 m.
Caratteri botanici
Si presenta in forma di cespugli, con fusto e rami dicotomi, alti sino a 2 m. Nel periodo invernale e primaverile forma dei veri e propri cuscini sferici di colore verde. Nel periodo estivo si presenta sotto forma di arbusti privi di foglie e dall'aspetto scheletrico. I rami, se strappati, secernono un lattice bianco irritante al contatto con la pelle.
Le foglie sono alterne, spaziate, oblungo-lanceolate, di colore dal verde-glauco al rossiccio, lunghe fino a 7 cm, e sono disposte nella parte superiore dei rami dove rimangono dalle prime piogge autunnali sino all'inizio dell'estate, epoca in cui si colorano di rosso e quindi cadono.
Ha fiori di color giallo-oro, raccolti in ombrelle terminali con 5-8 raggi, circondate da numerose brattee. Fiorisce da aprile a giugno.
Il frutto è un coccario tricarpellare, largo 5–6 mm contenenti semi appiattiti, grigi, lisci, lunghi 3 mm.
Le foglie sono alterne, spaziate, oblungo-lanceolate, di colore dal verde-glauco al rossiccio, lunghe fino a 7 cm, e sono disposte nella parte superiore dei rami dove rimangono dalle prime piogge autunnali sino all'inizio dell'estate, epoca in cui si colorano di rosso e quindi cadono.
Ha fiori di color giallo-oro, raccolti in ombrelle terminali con 5-8 raggi, circondate da numerose brattee. Fiorisce da aprile a giugno.
Il frutto è un coccario tricarpellare, largo 5–6 mm contenenti semi appiattiti, grigi, lisci, lunghi 3 mm.
Usi
Usi industriali ed ornamentali.
Storia e leggende
Mitologia: se il fusto di questa pianta viene spezzato stilla un irritante latice venefico.
Per questa sua proprietà sono nate le leggende che la collegano ai filtri della maga Circe. Infatti, si dice, che l'avesse usato per trasformare i compagni d'Ulisse in maiali. In verità questo latice veniva usato per la pesca in palude sfruttando così le sue proprietà ittiotossiche.
Per questa sua proprietà sono nate le leggende che la collegano ai filtri della maga Circe. Infatti, si dice, che l'avesse usato per trasformare i compagni d'Ulisse in maiali. In verità questo latice veniva usato per la pesca in palude sfruttando così le sue proprietà ittiotossiche.
Riferimenti
http://www.circeoscuola.it/progetti/ambiente/euforbia_arborea.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Euphorbia
https://it.wikipedia.org/wiki/Euphorbia_dendroides
https://it.wikipedia.org/wiki/Euphorbia
https://it.wikipedia.org/wiki/Euphorbia_dendroides
Collection
Citation
Gabriele Brumat, “Euphorbia dendroides,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 4, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/562.