Pimpinella anisum

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Title

Pimpinella anisum

Creator

Samuele Collodi

Scheda botanica Item Type Metadata

Specie botanica

Pimpinella Anisum

Nome comune

Anice comune, Anice verde, Anice selvatico

Etimologia

Il termine pimpinella potrebbe derivare dalla parola latina bipinnella (bipennula) che indica la posizione a copie delle foglie. Altre derivazioni: da pimpinus per la somiglianza delle foglie a quelle della vite (pampini) o dal nome assegnato alla Sanguisorba (Pimpinella) minor e officinale (famiglia Rosaceae) per le proprietà similari anche se l’aspetto è molto diverso.

Ambiente

Pianta annuale ed erbacea, con forte odore aromatico (profumata e dal sapore dolce e piccante), originaria dell’area Mediterranea-Asiatica. Sono presenti, oltre all’anice comune altre due specie di anice: anice stelato e anice pepato. L’anice, per la sua diffusione, soprattutto in Egitto, Grecia e Medio-Oriente, è considerata una pianta spontanea. In Italia è stata rilevata spontaneamente in Sardegna, Puglia, Marche, Toscana e Lombardia in terreni leggeri, profondi, ricchi di sostanza organica e calcarei.

Caratteri botanici

FUSTO: cilindrico, striato, cavo all’interno, eretto, pubescente, altezza da 10 a 50 centimetri (fino ad un massimo di 100 centimetri)
FOGLIE: di forma differente a seconda della loro posizione sul fusto:
• Alla base del fusto: ovate/rotondeggianti, dentate, lobate/pennate (3/5 segmenti) , con picciolo lungo che forma una guaina verso la base (amplessicaule)
• Nella parte superiore: incise/pennate (2/7 segmenti) e piumose e con picciolo più corto
FIORI: piccoli, biancastri, disposti in infiorescenza (ombrella) composta da 7/15 raggi; in genere sono prive di brattee
FRUTTO: achenio a forma piriforme, di lunghezza 3-5 millimetri; riuniti in coppie (diacheni) con densa pelosità e emananti il caratteristico odore di anice.

Usi

La parte utilizzata è costituita dai frutti che vengono raccolti a completa maturazione. Si raccoglie l’intera pianta che viene legata in mazzetti che vengono lasciati a essiccare all’ombra, in un luogo arieggiato e asciutto. Con la battitura si separano i frutti che vengono separati da eventuali impurità e, dopo una ulteriore essicazione, messi a conservare in sacchetti di carta in ambienti asciutti.
I semi contengono dall’1,50 a 5,00% di olio essenziale (E-anetolo al 90/95%) e altre principi attivi.
Viene riconosciuta per le sue proprietà aromatiche e medicinali.
Viene usato in confetteria, liquoreria e farmacia: entra nella composizione di dolci e pani aromatici, caramelle, bevande alcoliche (anisette, assenzio, Pernod, ouzo greco, raki turco), profumi (dentifrici, acqua da toilette).
Il masticare dei semi a fine pasto aiuta a digerire e rinfresca l’alito.
L’attività terapeutica dell’anice è connessa sono di tipo carminativo, antispasmodica del tubo gastro-enterico, antifermentativa (contrasta aerofagia e flatulenza) e antiputrefattiva. Svolge anche una azione balsamica secretolitica sull’apparato respiratorio. Si usa come infuso, polvere, tritura, medicato, liquore digestivo, olio essenziale, alcolato.
Non si riscontrano problemi di tossicità se non per specifici problemi legati a reazioni allergiche o dosaggi elevati.

Storia e leggende

Carlo Magno apprezzava la sua azione contro coliche intestinali, aerofagia, difficoltà di digestione, portò la sua coltivazione nei poderi imperiali.

Riferimenti

http://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=65406
http://www.agraria.org/coltivazionierbacee/aromatiche/anice.htm?q=001
https://www.natural1.it/schede-piante/item/download/1723

Collection

Citation

Samuele Collodi, “Pimpinella anisum,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 2, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/593.