Taraxacum officinale

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Dublin Core

Title

Taraxacum officinale

Creator

Ilaria Donati della Lunga

Description

In Italia il tarassaco è diffuso in tutto il territorio, sovente ha carattere infestante, ma particolarmente nelle zone di bassa e media montagna dell'Italia settentrionale; cresce in genere in ambienti antropizzati, nei prati stabili concimati invecchiati, nei frutteti e vigneti ineriti, negli incolti, lungo i sentieri; fiorisce da febbraio a giugno o a seconda delle zone, anche tutto l’anno, vegeta sino a 2.000 m.

Scheda botanica Item Type Metadata

Specie botanica

Taraxacum officinale

Nome comune

TARASSACO COMUNE

Etimologia

L’origine del nome generico non è certa, forse deriva dal persiano erba amara o dal greco taraxis (guarisco) con riferimento alle proprietà medicinali della pianta, a cui per altro si riferisce anche il nome specifico.

Ambiente

In Italia il tarassaco è diffuso in tutto il territorio, sovente ha carattere infestante, ma particolarmente nelle zone di bassa e media montagna dell'Italia settentrionale; cresce in genere in ambienti antropizzati, nei prati stabili concimati invecchiati, nei frutteti e vigneti ineriti, negli incolti, lungo i sentieri; fiorisce da febbraio a giugno o a seconda delle zone, anche tutto l’anno, vegeta sino a 2.000 m.

Caratteri botanici

È una pianta erbacea e perenne, di altezza compresa tra 3 e 9 cm. Presenta una grossa radice a fittone dalla quale si sviluppa, a livello del suolo, una rosetta basale di foglie munite di gambi corti e sotterranei.
FOGLIE -semplici, oblunghe, lanceolate e lobate, con margine dentato e prive di stipole.
FUSTO - si evolve in seguito dalle foglie, è uno scapo cavo, glabro e lattiginoso, portante all'apice un'infiorescenza giallo-dorata, detta capolino.
FIORE - è ermafrodita e di forma ligulata, cioè la corolla presenta una porzione inferiore tubolosa dalla quale si estende un prolungamento nastriforme composto dai petali.
FRUTTI - sono acheni grigiastri, sormontati da un pappo di setole bianche, il caratteristico globo piumoso dal quale deriva uno dei nomi volgari della pianta soffione.

Usi

Questa pianta ha notevoli virtù medicinali, è ricca di vitamine, glucidi, sali minerali, tannino e contiene sostanze amare, inulina, tarassacina e tarassosterina.
Il tarassaco ha proprietà diuretiche, stimolanti, amaro-toniche e digestive , ha inoltre la capacità di aumentare la secrezione di bile, utile quindi per la cura dei dismetabolismi epatici; è coadiuvante tradizionale per l’insufficienza epatica, per le intossicazioni alimentari, per la stipsi. Per la sua funzione detossicante è consigliato per la cura della pelle, in particolare per gli in estetismi della cellulite e come integratore nelle diete dimagranti.
L’infuso dei fiori, applicato localmente, schiarisce le efelidi.
Il latice degli steli può essere usato sulle verrucche per eliminarle. Questa pianta è anche buona mellifera.
Le foglie di tarassaco bollite sono un contorno prelibato, i petali e le giovani foglie possono esser preparati in insalata, i boccioli dei fiori possono essere conservati sottaceto, oppure canditi. La radice essiccata e tostata è un succedaneo del caffè, cruda è ottima in pinzimonio.
La radice essiccata e tostata è un succedaneo del caffè, cruda invece è ottima in pinzimonio.
Tutta la pianta può essere usata per preparare vino, birra e amari.

Collection

Citation

Ilaria Donati della Lunga, “Taraxacum officinale,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/61.