CAMILLE FLAMMARION
Dublin Core
Title
CAMILLE FLAMMARION
Creator
Matteo Corolli
Date
17/01/2019
Scienziati Item Type Metadata
Nome completo
Nicolas Camille Flammarion
Luogo e data di nascita
Montigny-le-Roy, 26 febbraio 1842
Luogo e data di morte
Juvisy-sur-Orge, 3 giugno 1925
Biografia
Camille Flammarion nacque a Montigny-le-Roi il 26 febbraio 1842. Frequentò la scuola primaria nel paese natio fino agli undici anni, dimostrando viva intelligenza e ricevendo compensi come “migliore della classe”.
Rimase in seminario fino ai 14 anni. Per l’aggravarsi delle difficoltà finanziarie la famiglia dovette trasferirsi a Parigi ed egli potè proseguire i suoi studi alla scuola di Saint-Roch. Qui tuttavia buona parte del tempo era dedicato alla preghiera e agli esercizi spirituali. I suoi genitori decisero quindi, non avendo i mezzi per fargli proseguire gli studi al Piccolo Seminario di Parigi, di avviarlo al mestiere dell’incisore. Camille riuscì però a proseguire gli studi alla sera. In soli due anni imparò l’inglese e si preparò agli esami di baccelliere.
Si preparò per la scuola politecnica e a soli 16 anni, nel giugno del 1858, riuscì ad essere ammesso in qualità di allievo astronomo all’Osservatorio di Parigi.
Iniziò la sua carriera di astronomo nel 1858 come collaboratore dell'Osservatorio di Parigi. Fondò nel 1883 un osservatorio privato a Juvisy-sur-Orge e nel 1887 la Société astronomique de France, della quale fu il primo presidente. Fu anche editore della rivista L'Astronomie. Flammarion fu il primo a suggerire i nomi Tritone e Amaltea rispettivamente per le lune di Nettuno e Giove, sebbene questi nomi non siano stati ufficialmente adottati fino a molti decenni dopo.
Nonostante il suo bagaglio scientifico, o forse proprio a causa di questo, Flammarion fu molto affascinato da teorie sullo spiritismo e la reincarnazione, che riecheggiano nelle sue opere letterarie. Fu presidente della Society for Psychical Research nel 1923 e membro della Società teosofica[1]. Come numerosi altri scienziati positivisti, fra cui William Crookes, Giovanni Schiaparelli e Cesare Lombroso, fu vittima dei raggiri della sedicente medium Eusapia Palladino. Morì il 3 giugno 1925 a Juvisy-sur-orge.
Rimase in seminario fino ai 14 anni. Per l’aggravarsi delle difficoltà finanziarie la famiglia dovette trasferirsi a Parigi ed egli potè proseguire i suoi studi alla scuola di Saint-Roch. Qui tuttavia buona parte del tempo era dedicato alla preghiera e agli esercizi spirituali. I suoi genitori decisero quindi, non avendo i mezzi per fargli proseguire gli studi al Piccolo Seminario di Parigi, di avviarlo al mestiere dell’incisore. Camille riuscì però a proseguire gli studi alla sera. In soli due anni imparò l’inglese e si preparò agli esami di baccelliere.
Si preparò per la scuola politecnica e a soli 16 anni, nel giugno del 1858, riuscì ad essere ammesso in qualità di allievo astronomo all’Osservatorio di Parigi.
Iniziò la sua carriera di astronomo nel 1858 come collaboratore dell'Osservatorio di Parigi. Fondò nel 1883 un osservatorio privato a Juvisy-sur-Orge e nel 1887 la Société astronomique de France, della quale fu il primo presidente. Fu anche editore della rivista L'Astronomie. Flammarion fu il primo a suggerire i nomi Tritone e Amaltea rispettivamente per le lune di Nettuno e Giove, sebbene questi nomi non siano stati ufficialmente adottati fino a molti decenni dopo.
Nonostante il suo bagaglio scientifico, o forse proprio a causa di questo, Flammarion fu molto affascinato da teorie sullo spiritismo e la reincarnazione, che riecheggiano nelle sue opere letterarie. Fu presidente della Society for Psychical Research nel 1923 e membro della Società teosofica[1]. Come numerosi altri scienziati positivisti, fra cui William Crookes, Giovanni Schiaparelli e Cesare Lombroso, fu vittima dei raggiri della sedicente medium Eusapia Palladino. Morì il 3 giugno 1925 a Juvisy-sur-orge.
Attestati
Gli sono stati dedicati il cratere sulla Luna, l'omonimo cratere su Marte, l'asteroide 1021 Flammario e due strade hanno preso il suo nome.
Pubblicazioni
La pluralité des mondes habités (1862);
Les mondes imaginaires et les mondes réels (1865); Astronomie populaire (1867);
Histoire du ciel (1872);
Les terres du ciel (1877);
La planète Mars et ses conditions d'habitabilité (2 voll., 1892, 1909).
Les mondes imaginaires et les mondes réels (1865); Astronomie populaire (1867);
Histoire du ciel (1872);
Les terres du ciel (1877);
La planète Mars et ses conditions d'habitabilité (2 voll., 1892, 1909).
Curiosità
Celebre l'aneddoto sui suoi socratici "non lo so". A una signora che, in un salotto, gli chiedeva se secondo lui esisteva la vita su Marte, lo scienziato rispose: "Non lo so". "Ma", insisté la signora, "esiste la vita su un altro pianeta?". L'astronomo ripeté: "Non lo so". Infine, la signora sbottò: "Ma allora, a che cosa vi serve la vostra scienza?". "A dire il vero, non lo so", fu la soave risposta di Flammarion.
Riferimenti
https://www.liberliber.it/online/autori/autori-f/camille-flammarion/
http://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/camille-flammarion-riconoscimenti/
http://www.riformainteriore.it/camille-flammarion.html
http://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/camille-flammarion-riconoscimenti/
http://www.riformainteriore.it/camille-flammarion.html
Collection
Citation
Matteo Corolli, “CAMILLE FLAMMARION,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 2, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/672.