GIUSEPPE TOALDO
Dublin Core
Title
GIUSEPPE TOALDO
Creator
Martina Ruggiero
Contributor
Martina Ruggiero
Scienziati Item Type Metadata
Nome completo
Giuseppe Toaldo
Luogo e data di nascita
Pianezze, 11 luglio 1719
Luogo e data di morte
Padova, 11 novembre 1797
Biografia
Figlio di Giovanni Battista e di Elena Barbieri, intraprese gli studi sacerdotali nel Seminario Vescovile di Padova, laureandosi in teologia nel 1742 e ottenendo la consacrazione a sacerdote l’anno successivo; successivamente cominciò a frequentare all’Università di Padova le lezioni di matematica dell’abate Giuseppe Suzzi. Nel 1744 curò la stampa delle Opere di Galileo, edite dalla tipografia del Seminario, riuscendo a far inserire anche il Dialogo dei Massimi Sistemi, fornito delle annotazioni scritte a mano dallo stesso Galileo nella copia posseduta dalla biblioteca del Seminario. Nel 1752 fu nominato arciprete a Montegalda, dove approfondì lo studio dei filosofi antichi e iniziò ad occuparsi dello studio e dell’osservazione dei fenomeni meteorologici. Nel 1764 fu chiamato a sostituire l’abate Colombo presso l’Università di Padova, ricoprendo la cattedra di Astronomia e meteore e venendo inoltre incaricato di sovrintendere la costruzione di un osservatorio astronomico. Il sito scelto dal Toaldo fu la torre del X secolo, sulle cui rovine il tiranno Ezzelino da Romano aveva costruito un'orribile prigione per i suoi nemici politici; chiamò l’architetto Domenico Cerato da Vicenza per dar seguito al progetto.
Nei suoi studi prestò particolare attenzione all’ elettricità atmosferica e ai mezzi per proteggere gli edifici dai fulmini, fu favorevole alla costruzione dei parafulmini, facendo installare il primo parafulmine pubblico del Dominio Veneziano all’osservatorio. In seguitò fece armare di parafulmini anche il campanile di San Marco a Venezia, la cattedrale di Siena, la torre dell’università di Padova e le navi della marina veneziana.
Adottando le opinioni di Benjamin Franklin sulla loro azione preventiva e protettiva, e con Il suo trattato ‘Della maniera di difendere gli edifici dal fulmine’ (1772) e il suo opuscolo ‘Dei conduttori metallici a preservazione degli edifici dal fulmine’ (1774) contribuì in gran parte a rimuovere i pregiudizi popolari del tempo contro l'uso dell'invenzione di Franklin.
Nel 1776 diede avvio alle osservazioni astronomiche nell’Osservatorio ormai completato, dove aveva anche trasferito la sua residenza dall’anno precedente. Alla Specola proseguì le osservazioni meteorologiche da lui iniziate a Padova nel 1766 e che continuò poi fino alla morte: queste furono la base per la redazione del suo trattato Della vera influenza degli astri, delle stagioni e mutazioni di tempo. Il suo Saggio meteorologico (1770), fu l’opera che segnò la nascita della meteorologia moderna.
Toaldo fu socio di numerose Accademie italiane ed europee, in primis dell’Accademia di Padova, e alla caduta della millenaria Repubblica di Venezia fu chiamato a far parte del comitato di pubblica istruzione, il nuovo organo di governo dell’Università. Morì pochi mesi dopo, colpito da ‘apoplessia nervosa’.
Nei suoi studi prestò particolare attenzione all’ elettricità atmosferica e ai mezzi per proteggere gli edifici dai fulmini, fu favorevole alla costruzione dei parafulmini, facendo installare il primo parafulmine pubblico del Dominio Veneziano all’osservatorio. In seguitò fece armare di parafulmini anche il campanile di San Marco a Venezia, la cattedrale di Siena, la torre dell’università di Padova e le navi della marina veneziana.
Adottando le opinioni di Benjamin Franklin sulla loro azione preventiva e protettiva, e con Il suo trattato ‘Della maniera di difendere gli edifici dal fulmine’ (1772) e il suo opuscolo ‘Dei conduttori metallici a preservazione degli edifici dal fulmine’ (1774) contribuì in gran parte a rimuovere i pregiudizi popolari del tempo contro l'uso dell'invenzione di Franklin.
Nel 1776 diede avvio alle osservazioni astronomiche nell’Osservatorio ormai completato, dove aveva anche trasferito la sua residenza dall’anno precedente. Alla Specola proseguì le osservazioni meteorologiche da lui iniziate a Padova nel 1766 e che continuò poi fino alla morte: queste furono la base per la redazione del suo trattato Della vera influenza degli astri, delle stagioni e mutazioni di tempo. Il suo Saggio meteorologico (1770), fu l’opera che segnò la nascita della meteorologia moderna.
Toaldo fu socio di numerose Accademie italiane ed europee, in primis dell’Accademia di Padova, e alla caduta della millenaria Repubblica di Venezia fu chiamato a far parte del comitato di pubblica istruzione, il nuovo organo di governo dell’Università. Morì pochi mesi dopo, colpito da ‘apoplessia nervosa’.
Attestati
Laurea in Teologia;
parroco di Montegalda (1754);
professore di Astronomia e Meteore presso l'Università di Padova;
socio dell'Accademia di Padova;
socio del comitato della pubblica istruzione;
parroco di Montegalda (1754);
professore di Astronomia e Meteore presso l'Università di Padova;
socio dell'Accademia di Padova;
socio del comitato della pubblica istruzione;
Pubblicazioni
Della maniera di difendere gli edifici dal fulmine (1772);
Dei conduttori metallici a preservazione degli edifici dal fulmine (1774);
Della vera influenza degli astri, delle stagioni e mutazioni di tempo (1770);
Traduzione dell'Abrège d'astronomie di Jèrome De La Lande;
Dei conduttori metallici a preservazione degli edifici dal fulmine (1774);
Della vera influenza degli astri, delle stagioni e mutazioni di tempo (1770);
Traduzione dell'Abrège d'astronomie di Jèrome De La Lande;
Curiosità
A 14 anni entrò a far parte del Seminario di Padova.
Fu insegnante dello scrittore,poeta e traduttore Melchiorre Cesarotti.
Gli è stato dedicato un asteroide, 23685 Toaldo, scoperto nel 1997.
Toaldo,realizzando la traduzione dell’Abrégé d’astronomie dell’astronomo francese Jérôme de La Lande, a cui diede il titolo di Compendio d’Astronomia (1777), scrisse il primo testo in lingua italiana per questo genere di studi.
Presso Montegalda si dedicò all'attività pastorale.
Fu insegnante dello scrittore,poeta e traduttore Melchiorre Cesarotti.
Gli è stato dedicato un asteroide, 23685 Toaldo, scoperto nel 1997.
Toaldo,realizzando la traduzione dell’Abrégé d’astronomie dell’astronomo francese Jérôme de La Lande, a cui diede il titolo di Compendio d’Astronomia (1777), scrisse il primo testo in lingua italiana per questo genere di studi.
Presso Montegalda si dedicò all'attività pastorale.
Riferimenti
http://www.beniculturali.inaf.it/sicap/opac.aspx?web=INAFS&tbl=AST&ID=1161
https://www.centrostoria.unipd.it/sites/centrostoria.unipd.it/files/C33.pdf
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Toaldo
https://movimentodelbuonsenso.org/tag/aneddoti/
https://www.centrostoria.unipd.it/sites/centrostoria.unipd.it/files/C33.pdf
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Toaldo
https://movimentodelbuonsenso.org/tag/aneddoti/
Collection
Citation
Martina Ruggiero, “GIUSEPPE TOALDO,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 21, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/754.