Ostrya carpinifolia
Dublin Core
Title
Ostrya carpinifolia
Creator
Anna Cassani
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Ostrya carpinifolia
Nome comune
CARPINO NERO
Etimologia
Ostrya deriva dal greco 'óstreion' che significa conchiglia e fa riferimento alle brattee concave simili a conchiglie che avvolgono i frutti; il nome specifico carpinifolia discende dalla somiglianza delle foglie con quelle del carpino bianco.
Ambiente
Originario del bacino del Mediterraneo orientale e del Caucaso è diffuso in Europa sud-orientale. In Italia si trova sulle Prealpi e sull'Appennino centrosettentrionale fino a 1200 metri di quota; manca nella Pianura Padana. Vive in boschi misti termofili di latifoglie associato a cerri e roverelle. Preferisce terreni secchi, poveri e ricchi di calcare, temperature miti ed esposizioni soleggiate.
Caratteri botanici
TRONCO - arbusto o albero con chioma ovale-conica, può raggiungere i 20 metri di altezza, tronco slanciato e diritto. corteccia: grigia e liscia, diventa marrone e si sfalda con l'età.
FOGLIE – ovate, lunghe fino a 10 cm e larghe 5, appuntite, doppiamente dentate, verde scuro nella parte superiore, con i peli scarsi sui due lati.
FIORI – in amenti, maschili lunghi fino a 7,5 cm, gialli, penduli, femminili piccoli verdi, separati sulla stessa pianta in primavera. Fioritura: aprile-maggio.
FRUTTI – a noce, racchiusi in un guscio simile a un pericarpo carnoso, crema, in grappoli penduli, lunghi fino a 5 cm.
FOGLIE – ovate, lunghe fino a 10 cm e larghe 5, appuntite, doppiamente dentate, verde scuro nella parte superiore, con i peli scarsi sui due lati.
FIORI – in amenti, maschili lunghi fino a 7,5 cm, gialli, penduli, femminili piccoli verdi, separati sulla stessa pianta in primavera. Fioritura: aprile-maggio.
FRUTTI – a noce, racchiusi in un guscio simile a un pericarpo carnoso, crema, in grappoli penduli, lunghi fino a 5 cm.
Usi
Viene impiegato come pianta ornamentale in parchi e giardini, oltre che per alberature di strade e viali cittadini. Produce un legno pesante e compatto, di colore rosso-bruno, usato principalmente come combustibile. Un tempo le foglie venivano usate come foraggio. Un tempo coltivata in boschi tenuti a ceduo, è indicata per un primo rimboschimento di aree brulle. Adatta a consolidare terreni in pendenza per la discreta velocità di crescita, la capacità di diffondersi e la tendenza a formare ceppaie.
Storia e leggende
Di questa specie molto antica sono stati ritrovati pollini fossili in depositi alluvionali quaternari (circa 400.000 anni fa) in territorio svizzero vicino a Ginevra.
Gli inglesi lo chiamano 'carpino luppolo' per la somiglianza delle sue infruttescenze a quelle del luppolo. E' chiamato anche 'falso ebano' per la durezza e la facilità del suo legno alla tintura e alla lucidatura. In Emilia Romagna le foglie sono tuttora impiegate per l'alimentazione del bestiame domestico, mentre in passato veniva utilizzato per la produzione di carbonella per la sua facilità di emettere polloni dal tronco ceduato.
Gli inglesi lo chiamano 'carpino luppolo' per la somiglianza delle sue infruttescenze a quelle del luppolo. E' chiamato anche 'falso ebano' per la durezza e la facilità del suo legno alla tintura e alla lucidatura. In Emilia Romagna le foglie sono tuttora impiegate per l'alimentazione del bestiame domestico, mentre in passato veniva utilizzato per la produzione di carbonella per la sua facilità di emettere polloni dal tronco ceduato.
Collection
Citation
Anna Cassani, “Ostrya carpinifolia,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/77.