GASOLIO

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Title

GASOLIO

Creator

Marco Ballarini

Contributor

Marco Ballarini

Chimica Item Type Metadata

Denominazione

Gasolio.
Esano, Benzene e Ottano (nomenclatura IUPAC di alcuni idrocarburi del Gasolio).
Gasolio (nomenclatura tradizionale).
Gasoil (nomenclatura in inglese).
Gazole (nomenclatura in francese).

Formula chimica

Il Gasolio è una miscela contenente idrocarburi alifatici (alcuni acheni alchini) da 13 a 18 atomi di carbonio e paraffine. C(n) H(2n+2)

Formula di struttura

Proprietà fisico/chimiche

Aspetto: liquido giallo ambrato (es. uso trazione) liquido rosso (es. uso riscaldamento Italia) liquido verde (es. Uso agricoltura Italia).
Odore: di petrolio.
Soglia olfattiva: n.d.
pH: n.a.
Punto di fusione/punto di congelamento: ≤ 5°C
Punto di ebollizione iniziale e intervallo di ebollizione: 150‐400°C (intervallo)
Punto di infiammabilità: > 55 °C a 101325 Pa
Tasso di evaporazione: n.a.
Infiammabilità (solidi, gas): n.a.
Limiti superiore/inferiore di infiammabilità o di esplosività: LEL 1% UEL 6%
Tensione di vapore: 0,4 kPa a 40°C
Densità di vapore: n.a.
Densità: 815‐875 kg/m3 a 15°C
La solubilità/le solubilità: solubilità in acqua non applicabile poiché sostanza UVCB
Coefficiente di ripartizione n‐ottanolo/acqua: non applicabile poichè sostanza UVCB
Temperatura di autoaccensione: > 225°C
Temperatura di decomposizione: n.a.
Viscosità: 1,5 ‐7,4 mm2/s a 40°C (intervallo)
Proprietà esplosive: nessun gruppo chimico associabile alla molecola con proprietà esplosive (Rif. colonna 2, Allegato VII del REACH)
Proprietà ossidanti: non ossidante (sulla base della struttura chimica, la sostanza non è in grado di reagire esotermicamente con materiali combustibili. Rif. colonna 2, Allegato VII del REACH)

Stato naturale e diffusione

Il Gasolio non si trova in natura però viene ottenuto mediante distillazione frazionata del petrolio greggio con temperatura media d'uscita dalla torre di frazionamento di circa 350 °C.
Il petrolio si trova soprattutto in Canada, in Venezuela, in Arabia Saudita , in Iraq, in Iran e nel Kuwait.

Processo produttivo

Il metodo di produzione classico del gasolio avviene mediante distillazione frazionata del petrolio greggio con temperatura media d'uscita dalla torre di frazionamento di circa 350 °C.
Il gasolio può essere prodotto anche mediante processo di cracking in cui idrocarburi di maggior peso molecolare sono frammentati in presenza di un catalizzatore oppure mediante processo di trasformazione del metano in alcani a lunga catena, prendendo il nome di GTL (Gas To Liquid).
L'analogo biocombustibile, simile per caratteristiche ed impiego, derivato da fonti rinnovabile è detto biodiesel.
Nella pratica attuale vengono spesso impiegate miscele di gasoli prodotti con le diverse tecniche mantenendo come base il petrodiesel, al fine di ottimizzare la produzione minimizzando i limiti intrinseci di ogni tecnologia: per esempio, la forte dipendenza dalla qualità del greggio per i distillati, il costo del processo di cracking e le difficoltà di stoccaggio del biodiesel.

Utilizzi, applicazioni

USI COMUNI: Carburante per motori, combustibile per riscaldamento e per altri usi industriali.
USI IDENTIFICATI NELLA RELAZIONE DELLA SICUREZZA CHIMICA: elenco generico delle applicazioni:
• Uso industriale: distribuzione della sostanza, formulazione e (re)imballaggio delle sostanze e delle miscele, utilizzo come carburante/combustibile.
• Uso professionale: utilizzo come carburante/combustibile.
• Consumatore: utilizzo come carburante/combustibile.

Il gasolio viene prevalentemente utilizzato per l'alimentazione di motori a combustione interna ad accensione spontanea, detti motori a ciclo Diesel, impiegati per autotrazione. In tali motori il gasolio è direttamente iniettato in camera di combustione, portato ad alti valori di pressione e temperatura per compressione e presenta combustione spontanea in presenza di aria.

Cenni storici

Il Gasolio è una miscela di idrocarburi e distilla a temperatura superiore. Il gasolio trova le sue prime applicazioni in ambito meccanico tra il 1893 e il 1897 quando nelle officine della MAN (Maschinenfabrik Augsburg Nueremberg) di Augsburg, Rudolf Diesel eseguiva le prime ricerche che hanno poi portato all’invenzione del motore Diesel. Deriva il suo nome dall’essere stato utilizzato, in passato, per ottenere il gas d’olio minerale, mediante vaporizzazione e pirolisi , cioè scissione per riscaldamento. Il gasolio è meno infiammabile della benzina, proprietà che lo rende un carburante “sicuro”, per la forte capacità di detonazione nei motori Diesel; non è pericolosissimo come la benzina, anzi, per detonare deve raggiungere temperature alte (600°-800°) e non s’infiamma molto facilmente. Per ragioni di sicurezza e regolarità di combustione è importante che sia privo di frazioni leggere e anche di frazioni pesanti, responsabili della formazione di depositi carboniosi, lacche e di combustione incompleta. La sua efficienza come carburante è espressa dal “numero di cetano” (simile al numero di ottano). Il peso specifico è 0,850 kg/dm³, Il suo potere calorifico è attorno ai 40,9 MJ/kg (o 9.770 kcal/kg). L’indice di cetano medio dei gasoli oggi in vendita è 51.Il suo vantaggio enorme nei confronti della benzina è dato dal fatto che la benzina “scoppia” e il gasolio “brucia”, cioè giusto per chiarirci le idee, lo scoppio della benzina produce un impulso potente sulla testa del pistone, poi il pistone inizia a scendere e la temperatura e la pressione all’interno del cilindro pure, invece che ti fa il gasolio? Brucia, inizia ad espandersi e continua a bruciare per un pezzo mentre il pistone sta scendendo, mantenendo una pressione quasi costante mentre il pistone scende, il che fa si che un diesel anche non sovralimentato al minimo ha una coppia possente e sposta tranquillamente un’auto, mentre il benzina tossisce allegramente e si spegne. Inoltre la benzina ha bisogno di un rapporto stechiometrico (cioè preciso) per scoppiare, mentre il diesel lavora senza problemi in eccessi di aria notevoli. In effetti quella del diesel è più paragonabile ad una espansione a pressione costante (isocora), che ad una detonazione, anche se ad un certo punto della combustione la temperatura nel cilindro è tale che c’è la mazzata dell’esplosione finale che se non controllata fa si che il motore sembri quello di un trattore.

Note

IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
Pericoli fisico‐chimici: liquido e vapori infiammabili.
Pericoli per la salute: la miscela ha effetti irritanti per la pelle, ha proprietà nocive per inalazione. A causa della bassa viscosità il prodotto può essere aspirato nei polmoni o in maniera diretta in seguito ad ingestione oppure successivamente in caso di vomito spontaneo o provocato, in tale evenienza può insorgere polmonite chimica. Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta. Sospettato di provocare il cancro.
Pericoli per l'ambiente: la miscela ha effetti tossici per gli organismi acquatici con effetti a lungo termine per l’ambiente acquatico.

Riferimenti

http://www.ambrogiomoro.it/static/upload/gas/gasolio_sicurezza.pdf
https://it.wikipedia.org/wiki/Gasolio
https://www.motori.it/glossario/gasolio/
https://www.autodiagnostic.it/2011/03/18/storia-dei-carburanti/

Collection

Citation

Marco Ballarini, “GASOLIO,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/794.