SINDROME DELL'X FRAGILE
Dublin Core
Title
SINDROME DELL'X FRAGILE
Creator
Veronica Maria Iurilli
Contributor
Veronica Maria Iurilli
Subject
È conosciuta in medicina anche come Sindrome di Martin-Bell o FXS
Malattie genetiche Item Type Metadata
Eziologia
La sindrome è causata dalla mutazione del gene FMR1 (Fragile X Mental Retardation 1) posizionato sul braccio lungo del cromosoma x che presenta una rottura, da cui la definizione "X Fragile". (guarda immagine 2)
Normalmente il gene FMR1 contiene tra 6 e 53 ripetizioni del codone CGG (ripetizioni trinucleotidica). Negli individui affetti dalla sindrome, la tripletta CGG supera le 200 ripetizioni (mutazione completa).
Nel caso di mutazione completa il gene FMR1 non è più in grado di produrre la proteina FMRP (Fragile Mental Retardation Protein), e la sua mancanza influenza negativamente il funzionamento di altri geni.
Normalmente il gene FMR1 contiene tra 6 e 53 ripetizioni del codone CGG (ripetizioni trinucleotidica). Negli individui affetti dalla sindrome, la tripletta CGG supera le 200 ripetizioni (mutazione completa).
Nel caso di mutazione completa il gene FMR1 non è più in grado di produrre la proteina FMRP (Fragile Mental Retardation Protein), e la sua mancanza influenza negativamente il funzionamento di altri geni.
Diagnosi, sintomi
I sintomi e le caratteristiche delle persone con Sindrome X Fragile si presentano sin dalla nascita e sono molto variabili. Si possono suddividere in tre ambiti principali: cognitivo, comportamentale, fisico. Non tutte le persone presentano tutti i sintomi e l'intensità di ogni sintomo può variare da moderato a severo.
Ambito cognitivo:
-Disabilità intellettiva;
-Difficoltà di apprendimento;
-Ritardo nello sviluppo del linguaggio;
-Difficoltà di comunicazione;
-Difficoltà ad organizzare le informazioni e a reagire ad esse in modo efficace;
-Difficoltà con abilità motorie.
Ambito comportamentale:
-Iperattività o disturbo dell’attenzione;
-Ansia e timidezza;
-Difficoltà a mantenere il contatto visivo;
-Comportamento di tipo autistico;
-Ecolalia (tendenza a ripetere frasi o parole pronunciate da altre persone).
-Aggressività;
-Balbuzia;
-Scarso senso dell’equilibrio.
Ambito Fisico:
-Scarso tono muscolare;
-Iperestensibilità delle giunture (ginocchia, spalle, gomiti, polsi);
-Viso stretto e allungato; (guarda immagine 1)
Fronte e mandibole prominenti (sporgenti);
-Orecchie larghe e sporgenti;
-Testicoli grandi nei maschi (macroorchidismo)
-Piedi piatti
-Frequenti otiti
-Prolasso della valvola mitrale (fluttuazione dei lembi valvolari mitralici nell'atrio del cuore sinistro durante la sistole).
Ambito cognitivo:
-Disabilità intellettiva;
-Difficoltà di apprendimento;
-Ritardo nello sviluppo del linguaggio;
-Difficoltà di comunicazione;
-Difficoltà ad organizzare le informazioni e a reagire ad esse in modo efficace;
-Difficoltà con abilità motorie.
Ambito comportamentale:
-Iperattività o disturbo dell’attenzione;
-Ansia e timidezza;
-Difficoltà a mantenere il contatto visivo;
-Comportamento di tipo autistico;
-Ecolalia (tendenza a ripetere frasi o parole pronunciate da altre persone).
-Aggressività;
-Balbuzia;
-Scarso senso dell’equilibrio.
Ambito Fisico:
-Scarso tono muscolare;
-Iperestensibilità delle giunture (ginocchia, spalle, gomiti, polsi);
-Viso stretto e allungato; (guarda immagine 1)
Fronte e mandibole prominenti (sporgenti);
-Orecchie larghe e sporgenti;
-Testicoli grandi nei maschi (macroorchidismo)
-Piedi piatti
-Frequenti otiti
-Prolasso della valvola mitrale (fluttuazione dei lembi valvolari mitralici nell'atrio del cuore sinistro durante la sistole).
Decorso
La sindrome è sempre stata considerata X-legata dominante come per esempio l'emofilia e il daltonismo.
Un padre ha un cromosoma X e un cromosoma Y. Ai figli maschi trasmette il cromosoma Y e alle femmine il cromosoma X; ne risulta quindi che, poiché la mutazione si trova soltanto sul cromosoma X, un padre trasmette la premutazione solo alle figlie femmine.
Una madre portatrice ha un cromosoma X normale e un cromosoma X con premutazione. La probabilità che essa trasmetta l’uno o l’altro dei cromosomi a un suo figlio/a è pari al 50% e non cambia nelle gravidanze successive. Se la madre trasmette il cromosoma con premutazione a un figlio maschio, questo si troverà l’unico cromosoma X con una premutazione o una mutazione completa, dal padre infatti erediterà il cromosoma Y. Se lo trasmette a una figlia femmina questa avrà nel suo corredo cromosomico una X con premutazione o mutazione completa e una X normale ereditata dal padre.
La prognosi dell'X fragile è sicuramente sfavorevole, essendo permanente.
Secondo alcuni studi, la speranza di vita di un paziente con sindrome dell'X fragile è uguale a quella di un normale individuo; seconda altre ricerche, invece, sarebbe mediamente inferiore di almeno 12 anni.
Un padre ha un cromosoma X e un cromosoma Y. Ai figli maschi trasmette il cromosoma Y e alle femmine il cromosoma X; ne risulta quindi che, poiché la mutazione si trova soltanto sul cromosoma X, un padre trasmette la premutazione solo alle figlie femmine.
Una madre portatrice ha un cromosoma X normale e un cromosoma X con premutazione. La probabilità che essa trasmetta l’uno o l’altro dei cromosomi a un suo figlio/a è pari al 50% e non cambia nelle gravidanze successive. Se la madre trasmette il cromosoma con premutazione a un figlio maschio, questo si troverà l’unico cromosoma X con una premutazione o una mutazione completa, dal padre infatti erediterà il cromosoma Y. Se lo trasmette a una figlia femmina questa avrà nel suo corredo cromosomico una X con premutazione o mutazione completa e una X normale ereditata dal padre.
La prognosi dell'X fragile è sicuramente sfavorevole, essendo permanente.
Secondo alcuni studi, la speranza di vita di un paziente con sindrome dell'X fragile è uguale a quella di un normale individuo; seconda altre ricerche, invece, sarebbe mediamente inferiore di almeno 12 anni.
Epidemiologia
Si presenta sia nei maschi che nelle femmine e i sintomi si verificano in maniera più evidente nei maschi. L’incidenza è stimata in 1 caso su 4000 maschi e 1 su 8000 femmine.
Cure
Al momento non esiste una terapia risolutiva. È però possibile il trattamento dei sintomi per migliorare la qualità della vita dei pazienti, combinando l’impiego di psicofarmaci a terapie di supporto come la terapia del linguaggio o terapie psicocomportamentali.
Cenni storici -
La sindrome è stata descritta per la prima volta nel 1943 da Purdon Martin e Bell, ma solo negli anni Settanta divenne chiaro che la presenza di questa caratteristica era causa di difficoltà nell’apprendimento nei maschi e che poteva essere ereditata. Le basi molecolari della sindrome furono scoperte solo nel 1991 quando un ricercatore di nome Verkerk e i suoi collaboratori riuscirono a isolare il gene FMR1 che viene colpito dalla mutazione.
Al giorno d'oggi sono in corso molte ricerche in tutto il mondo finalizzate a trovare una possibile cura. Queste ricerche sono finanziate dalle diferse associazioni esistenti.
In Italia per esempio l'associazione Telethon finanzia 14 progetti di ricerca.
Al giorno d'oggi sono in corso molte ricerche in tutto il mondo finalizzate a trovare una possibile cura. Queste ricerche sono finanziate dalle diferse associazioni esistenti.
In Italia per esempio l'associazione Telethon finanzia 14 progetti di ricerca.
Collection
Citation
Veronica Maria Iurilli, “SINDROME DELL'X FRAGILE,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/812.