HEINRICH RUDOLF HERTZ
Dublin Core
Title
HEINRICH RUDOLF HERTZ
Creator
Beatrice Seculin
Contributor
Beatrice Seculin
Scienziati Item Type Metadata
Nome completo
Heinrich Rudolf Hertz
Luogo e data di nascita
Amburgo, Germania, 22 febbraio 1857
Luogo e data di morte
Bonn, Germania, 1° gennaio 1894
Biografia
Heinrich Rudolf Hertz è stato un fisico tedesco. Nacque ad Amburgo il 22 febbraio 1857 in una famiglia di origini ebraiche convertitasi al Cristianesimo. Suo padre era un politico e consigliere della città, mentre sua madre era figlia di un medico. Hertz compiette i suoi studi universitari a Berlino dove mostrò un’attitudine per le scienze e le lingue; imparò anche l’arabo e il sanscrito. Il giovane studiò scienze ed ingegneria spostandosi da Dresda a Berlino, passando anche da Monaco di Baviera. Durante il suo percorso accademico, tra i suoi professori, incontrò Gustav Kirchhoff ed Hermann von Helmholtz. Hertz conseguì la laurea con lode nel 1880 , rimanendo poi sotto l’ala protettrice del professor Helmholtz. Nel 1883 ottenne la posizione di Lettore di fisica teorica presso l’università di Kiel. Qui, non avendo a disposizione laboratori, si dedicò agli aspetti teorici della fisica e iniziò a studiare la teoria elettromagnetica di James Clerk Maxwell. Due anni più tardi fu nominato professore di fisica al Politecnico di Karlsruhe. Nel 1886 egli si sposò con Elisabeth Hertz e i due coniugi ebbero due figlie: nel 1887 Johanna Hertz e nel 1891 Mathilde Carmen Hertz. Nel 1887 compiette la scoperta che inscrisse il suo nome nella storia delle scienze: egli infatti è ricordato come la prima persona ad aver dimostrato l’esistenza delle onde elettromagnetiche, per un periodo di tempo denominate “onde hertziane”. Lo strumento con cui Hertz compiette tale misurazione fu un apparato di sua costruzione, chiamato “dipolo hertziano”, un apparecchio capace di emettere onde radio. A riprova del grande valore delle sue scoperte, in suo onore, nel sistema di misurazione adottato a livello planetario, l’unità di misura della frequenza è proprio l’hertz (simbolo Hz). In seguito ad un primo esperimento eseguito dallo statunitense Albert Abraham Michelson nel 1881 che escludeva l’esistenza dell’etere, Hertz riformulò le equazioni di Maxwell per tenere conto di queste novità in campo scientifico. Con un celebre esperimento il tedesco arrivò a dimostrare che i segnali elettrici possono essere inviati attraverso l’aria (come avevano già predetto James Clerk Maxwell e Michael Faraday); Hertz porse di fatto le basi per l’invenzione della radio. Egli osservò che oggetti elettricamente carichi perdono la carica se esposti alla luce ultravioletta: in sostanza scoprì l’effetto fotoelettrico, la cui spiegazione teorica venne in futuro elaborata dal suo connazionale Albert Einstein. Nel 1889 il fisico tedesco fu nominato professore di fisica all’università di Bonn, dove continuò le sue ricerche elettriche in gas rarefatti. Nel 1892 egli fu nominato membro della Royal Society di Londra e socio straniero dei Lincei. Con immutato fervore continuò le sue ricerche di elettrodinamica, mentre con la sua opera “Die Prinzipien Der Mechanik”, pubblicata postuma nel 1894, realizzò un ardito tentativo di porre la meccanica in una forma nuova, nella quale il concetto di forza non riveste carattere fondamentale, basata sul principio delle masse nascoste. Secondo Hertz ogni deviazione del moto di un corpo dal moto rettilineo uniforme è dovuta a un vincolo con altre masse: se non vi sono masse “visibili” è necessario ipotizzare l’esistenza di masse “nascoste”. Heinrich Rudolf Hertz morì in età giovanissima, a soli trentasei anni, a Bonn, il 1° gennaio 1894, a causa di granulomatosi con poliangioite (o granulomatosi di Wegener), una vasculite necrotizzante dei piccoli vasi caratterizzata dall’associazione tra l’infiammazione della parete dei vasi e la granulomatosi extravascolare. È una malattia rara con una prevalenza stimata tra 1/42.000 e 1/6.400 che colpisce entrambi i sessi la cui età media di esordio è di quarantacinque anni.
Attestati
- Medaglia Matteucci (1888).
- Medaglia Rumford (1890).
- Medaglia Rumford (1890).
Pubblicazioni
-"Untersuchungen über die Ausbreitung der elektrische Kraft" ("Studio della diffusione dell'energia elettrica"), Berlino 1892.
-"Die Prinzipien der Mechanik in neuem Zusammenhang dargestellt" ("I principi della meccanica presentata in connessione nuova"), Lipsia 1894.
-"Die Prinzipien der Mechanik in neuem Zusammenhang dargestellt" ("I principi della meccanica presentata in connessione nuova"), Lipsia 1894.
Curiosità
- Le ricerche di Hertz attirarono l'attenzione internazionale quando nel biennio 1887-1888, ottenne la dimostrazione sperimentale che l'energia elettrica si propaga a forma di onde con velocità finita. La teoria di Maxwell, che suscitava un certo scetticismo nell'ambiente scientifico, trovò clamorosa conferma. Alle prime ricerche altre seguirono, volte alla determinazione della velocità e delle varie modalità di propagazione delle onde. La sperimentazione da lui avviata fu quindi il punto di partenza, il primo passo decisivo nel cammino che portò all'invenzione della radiotelegrafia. Scoprì inoltre l'effetto fotoelettrico, inaugurando un ulteriore campo di indagine per la fisica moderna.
- In onore di Hertz, le onde elettromagnetiche da lui scoperte, furono denominate per un periodo di tempo "onde hertziane" e nel sistema di misurazione adottato a livello planetario, l'unità di misura della frequenza è l'hertz (simbolo Hz).
- Alcuni dei discendenti di Hertz si distinsero in campo scientifico: il nipote Gustav Ludwig Hertz vinse il premio Nobel per la fisica nel 1925 e il figlio di quest'ultimo, Carl Hellmuth Hertz, fu uno dei padri dell'ecografia medica.
- L'importanza di Hertz si riconosce anche nella meccanica; con la sua opera "Die Prinzipien Der Mechanik", pose la meccanica in una forma nuova, dove il concetto di forza non riveste carattere fondamentale, basata sul principio delle masse nascoste. A Herzt sono pure dovuti, nella meccanica, i concetti di "sistema olonomo" e di "sistema anolonomo" e il "principio della direttissima" (o "principio di Hertz").
- Guglielmo Marconi, naturalmente, non trascurò di riconoscere l'importanza di Hertz, che aveva aperto la strada a esperimenti e ricerche in più campi, tra cui appunto la telegrafia senza fili. Lo stesso esperimento che confermò definitivamente le intuizioni di Marconi, effettuato più volte a Villa Griffone nel 1895, fu realizzato, secondo quanto riferisce lo stesso Marconi nel discorso per il premio Nobel, utilizzando come trasmettitore un oscillatore di Hertz.
- In onore di Hertz, le onde elettromagnetiche da lui scoperte, furono denominate per un periodo di tempo "onde hertziane" e nel sistema di misurazione adottato a livello planetario, l'unità di misura della frequenza è l'hertz (simbolo Hz).
- Alcuni dei discendenti di Hertz si distinsero in campo scientifico: il nipote Gustav Ludwig Hertz vinse il premio Nobel per la fisica nel 1925 e il figlio di quest'ultimo, Carl Hellmuth Hertz, fu uno dei padri dell'ecografia medica.
- L'importanza di Hertz si riconosce anche nella meccanica; con la sua opera "Die Prinzipien Der Mechanik", pose la meccanica in una forma nuova, dove il concetto di forza non riveste carattere fondamentale, basata sul principio delle masse nascoste. A Herzt sono pure dovuti, nella meccanica, i concetti di "sistema olonomo" e di "sistema anolonomo" e il "principio della direttissima" (o "principio di Hertz").
- Guglielmo Marconi, naturalmente, non trascurò di riconoscere l'importanza di Hertz, che aveva aperto la strada a esperimenti e ricerche in più campi, tra cui appunto la telegrafia senza fili. Lo stesso esperimento che confermò definitivamente le intuizioni di Marconi, effettuato più volte a Villa Griffone nel 1895, fu realizzato, secondo quanto riferisce lo stesso Marconi nel discorso per il premio Nobel, utilizzando come trasmettitore un oscillatore di Hertz.
Riferimenti
https://it.wikipedia.org/wiki/Heinrich_Rudolf_Hertz
http://www.treccani.it/enciclopedia/heinrich-rudolf-hertz/
https://www.aif.it/fisico/biografia-heinrich-rudolf-hertz/
https://biografieonline.it/biografia-heinrich-rudolf-hertz
https://www.fgm.it/library/foundation-en/news/item/135-expo-viaggio-virtuale/135-expo-viaggio-virtuale.html
https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?Expert=900&lng=IT
http://www.treccani.it/enciclopedia/heinrich-rudolf-hertz/
https://www.aif.it/fisico/biografia-heinrich-rudolf-hertz/
https://biografieonline.it/biografia-heinrich-rudolf-hertz
https://www.fgm.it/library/foundation-en/news/item/135-expo-viaggio-virtuale/135-expo-viaggio-virtuale.html
https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?Expert=900&lng=IT
Collection
Citation
Beatrice Seculin, “HEINRICH RUDOLF HERTZ,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 24, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/867.