MUHAMMAD AL-IDRISI
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Title
MUHAMMAD AL-IDRISI
Creator
Giacomo Colucci
Contributor
Giacomo Colucci
Scienziati Item Type Metadata
Nome completo
Abū ‘Abd Allāh Muhammad ibn Muhammad ibn ‘Abd Allah ibn Idrīs al-Ṣabti
Luogo e data di nascita
Ceuta, 1 gennaio 1100
Luogo e data di morte
Ceuta, 1165
Biografia
Già da giovane aveva visitato gran parte dell'Africa settentrionale e l'Anatolia.
Per questi viaggi divenne famoso nelle varie corti d'Europa e nel 1145 si stabilì alla corte di Ruggero II di Sicilia .
Qui dallo stesso re, gli fu ordinato di raccogliere, da libri e da persone messi a sua disposizione, notizie precise intorno a tutti i paesi del mondo allora conosciuto, di costruire su di esse una carta geografica del mondo intero, incisa su un'enorme lastra d'argento del peso di 150 kg ( che però poi venne fuso) e d'illustrarla in un libro.Pare che Idrisi fosse costantemente affiancato da un pittore, il quale dipingeva le cartine secondo le indicazioni del suo maestro .
Vi sono raccolti molti dati estratti da opere anteriori, sia greche che arabe, ai quali si aggiunge una geografia descrittiva, umana ed economica e un’enorme quantità di informazioni relative a città, rotte commerciali e conformazione del territorio.
Dopo 15 anni di lavoro l'opera fu condotta a termine nella prima decade del gennaio 1154, ossia dell'anno stesso in cui Ruggero II morì .
Esso fu intitolato Nuzhat al-mushtāq fī ikhtirāq al-āfāq (Lo svago per chi brama di percorrere le regioni), rimasto famoso tra gli Arabi anche con il nome di Kitāb Rugiār (Il libro di Ruggero).
La Nuzhat al-mushtaq conteneva 70 mappe regionali, dieci per ciascuno dei sette “climi” in cui i cartografi antichi suddividevano orizzontalmente la Terra. Queste mappe utilizzano le stesse coordinate di latitudine e longitudine della Geografia di Tolomeo, ma riviste e quindi più precise.
Anche se parte dalla cartografia di Tolomeo, il mappamondo di al-Idrisi rappresenta una notevole evoluzione e per questo è stato classificato come appartenente alla “cartografia greco-islamica avanzata”.
La cartografia arabo-islamica situava di preferenza il sud nella parte superiore, in quanto regione più prestigiosa, per la presenza dei luoghi sacri dell’Islam. La mappa va quindi ruotata di 180 gradi per poterla leggere con maggiore facilità.
Ci sono anche differenze notevoli rispetto al modello tolemaico nella configurazione di mari e continenti. Se nelle mappe tolemaiche l’oceano Indiano ha la forma di un lago, in questa comunica a sud-est con il Pacifico, il cosiddetto “oceano circondante”. Sulle sponde dell’Atlantico sono rappresentate le isole britanniche e la Danimarca. Ma l’asse centrale della mappa è costituito dal Mediterraneo, la regione descritta in modo più dettagliato insieme al Vicino Oriente, dove spicca la Sicilia, patria di adozione del grande cartografo arabo.
I biografi arabi tuttavia non ne hanno conservato le opere a causa del suo servizio alla corte di un re cristiano, nel mondo occidentale furono invece tradotte in latino.
Nel libro quindi erano riprodotte le carte, il cui insieme formava il planisfero inciso poi nella lastra d'argento e non solo offriva la somma di quanto si desumeva dalle opere arabe, ma presenta anche preziose notizie originali persino riguardo a paesi del tutto inesplorati a quel tempo, come quelle regioni che oggi formano l'Estonia e la Finlandia.
Ad esempio dell' Italia ha descritto in modo esemplare la Basilicata e la Calabria soffermandosi anche sulle loro origini storiche.
Muhammad Al-Idrisi successivamente creò una seconda raccolta di mappe, per re Guglielmo II , ma questa venne perduta.
Il geografo lasciò la Sicilia per colpa probabilmente delle sommosse anti-musulmane del 1160.
E' certo che lavorò per un altro personaggio musulmano ignoto e creò una terza redazione di mappe in cui venivano evidenziate principalmente le distanze da luogo a luogo (il primo Google Maps) piuttosto che i monumenti e le indicazioni dei prodotti, ed era conservata a in un manoscritto a Costantinopoli, e contiene indicazioni geografiche che mancano nella prima opera.
Morì intorno al 1165 in Spagna nella casa dov'era nato.
L’Occidente ha beneficiato delle sue scoperte e dei suoi studi, probabilmente anche Colombo ne utilizzò le carte , per cambiare definitivamente il mondo geografico e culturale.
Il suo impulso alla cartografia sfociò anche dall’invenzione di strumenti come il teodolite, che consente di individuare e disegnare una collocazione specifica su una mappa. Una sorta di antenato del GPS.
Le mappe di Muhammad Al-idrisi ci hanno permesso di approfondire e capire i confini del mondo medioevale e delle conoscenze e cultura dell'epoca .
Oggi Idrisi è il nome di un sistema informatico che permette di mappare stato attuale, trasformazioni e valutare cambiamenti di territorio e ambiente oltre che analizzare fenomeno climatici e geospaziali.
Il sistema fa ora parte della pacchetto TerrSet, un complesso software geospaziale integrato per il monitoraggio e la modellazione per lo sviluppo sostenibile del sistema terracqueo.
Per questi viaggi divenne famoso nelle varie corti d'Europa e nel 1145 si stabilì alla corte di Ruggero II di Sicilia .
Qui dallo stesso re, gli fu ordinato di raccogliere, da libri e da persone messi a sua disposizione, notizie precise intorno a tutti i paesi del mondo allora conosciuto, di costruire su di esse una carta geografica del mondo intero, incisa su un'enorme lastra d'argento del peso di 150 kg ( che però poi venne fuso) e d'illustrarla in un libro.Pare che Idrisi fosse costantemente affiancato da un pittore, il quale dipingeva le cartine secondo le indicazioni del suo maestro .
Vi sono raccolti molti dati estratti da opere anteriori, sia greche che arabe, ai quali si aggiunge una geografia descrittiva, umana ed economica e un’enorme quantità di informazioni relative a città, rotte commerciali e conformazione del territorio.
Dopo 15 anni di lavoro l'opera fu condotta a termine nella prima decade del gennaio 1154, ossia dell'anno stesso in cui Ruggero II morì .
Esso fu intitolato Nuzhat al-mushtāq fī ikhtirāq al-āfāq (Lo svago per chi brama di percorrere le regioni), rimasto famoso tra gli Arabi anche con il nome di Kitāb Rugiār (Il libro di Ruggero).
La Nuzhat al-mushtaq conteneva 70 mappe regionali, dieci per ciascuno dei sette “climi” in cui i cartografi antichi suddividevano orizzontalmente la Terra. Queste mappe utilizzano le stesse coordinate di latitudine e longitudine della Geografia di Tolomeo, ma riviste e quindi più precise.
Anche se parte dalla cartografia di Tolomeo, il mappamondo di al-Idrisi rappresenta una notevole evoluzione e per questo è stato classificato come appartenente alla “cartografia greco-islamica avanzata”.
La cartografia arabo-islamica situava di preferenza il sud nella parte superiore, in quanto regione più prestigiosa, per la presenza dei luoghi sacri dell’Islam. La mappa va quindi ruotata di 180 gradi per poterla leggere con maggiore facilità.
Ci sono anche differenze notevoli rispetto al modello tolemaico nella configurazione di mari e continenti. Se nelle mappe tolemaiche l’oceano Indiano ha la forma di un lago, in questa comunica a sud-est con il Pacifico, il cosiddetto “oceano circondante”. Sulle sponde dell’Atlantico sono rappresentate le isole britanniche e la Danimarca. Ma l’asse centrale della mappa è costituito dal Mediterraneo, la regione descritta in modo più dettagliato insieme al Vicino Oriente, dove spicca la Sicilia, patria di adozione del grande cartografo arabo.
I biografi arabi tuttavia non ne hanno conservato le opere a causa del suo servizio alla corte di un re cristiano, nel mondo occidentale furono invece tradotte in latino.
Nel libro quindi erano riprodotte le carte, il cui insieme formava il planisfero inciso poi nella lastra d'argento e non solo offriva la somma di quanto si desumeva dalle opere arabe, ma presenta anche preziose notizie originali persino riguardo a paesi del tutto inesplorati a quel tempo, come quelle regioni che oggi formano l'Estonia e la Finlandia.
Ad esempio dell' Italia ha descritto in modo esemplare la Basilicata e la Calabria soffermandosi anche sulle loro origini storiche.
Muhammad Al-Idrisi successivamente creò una seconda raccolta di mappe, per re Guglielmo II , ma questa venne perduta.
Il geografo lasciò la Sicilia per colpa probabilmente delle sommosse anti-musulmane del 1160.
E' certo che lavorò per un altro personaggio musulmano ignoto e creò una terza redazione di mappe in cui venivano evidenziate principalmente le distanze da luogo a luogo (il primo Google Maps) piuttosto che i monumenti e le indicazioni dei prodotti, ed era conservata a in un manoscritto a Costantinopoli, e contiene indicazioni geografiche che mancano nella prima opera.
Morì intorno al 1165 in Spagna nella casa dov'era nato.
L’Occidente ha beneficiato delle sue scoperte e dei suoi studi, probabilmente anche Colombo ne utilizzò le carte , per cambiare definitivamente il mondo geografico e culturale.
Il suo impulso alla cartografia sfociò anche dall’invenzione di strumenti come il teodolite, che consente di individuare e disegnare una collocazione specifica su una mappa. Una sorta di antenato del GPS.
Le mappe di Muhammad Al-idrisi ci hanno permesso di approfondire e capire i confini del mondo medioevale e delle conoscenze e cultura dell'epoca .
Oggi Idrisi è il nome di un sistema informatico che permette di mappare stato attuale, trasformazioni e valutare cambiamenti di territorio e ambiente oltre che analizzare fenomeno climatici e geospaziali.
Il sistema fa ora parte della pacchetto TerrSet, un complesso software geospaziale integrato per il monitoraggio e la modellazione per lo sviluppo sostenibile del sistema terracqueo.
Attestati
Geografo alla corte di Ruggero II di Sicilia, 1145
Pubblicazioni
Tabula Rogeriana, 1154
Nuzhat al-mushtāq fī ikhtirāq al-āfāq (Lo svago per chi brama di percorrere le regioni), 1161
Nuzhat al-mushtāq fī ikhtirāq al-āfāq (Lo svago per chi brama di percorrere le regioni), 1161
Curiosità
Durante la sua vita il geografo ha viaggiato in tutto il mondo allora conosciuto facendo a soli 16 anni un viaggio dalla Spagna alla Mesopotamia che lo ha reso famoso in tutte le corti d'Europa
Riferimenti
http://www.treccani.it/enciclopedia/abu-abd-allah-muhammad-ibn-muhammad-ibn-abd-allah-ibn-idris-al-hammudi-al-hasani-al-idrisi_%28Enciclopedia-Italiana%29/
https://it.wikipedia.org/wiki/Muhammad_al-Idrisi
http://www.lecronachelucane.it/2019/04/06/la-lucania-medioevale-descritta-da-al-idrisi/
https://larivistaculturale.com/2019/09/24/muhammad-al-idrisi-un-viaggiatore-arabo-ispira-software-ambiente-geografia-storia-filosofia-cultura/
https://www.pressreader.com/italy/storica-national-geographic/20171001/283738429396387
https://it.wikipedia.org/wiki/Muhammad_al-Idrisi
http://www.lecronachelucane.it/2019/04/06/la-lucania-medioevale-descritta-da-al-idrisi/
https://larivistaculturale.com/2019/09/24/muhammad-al-idrisi-un-viaggiatore-arabo-ispira-software-ambiente-geografia-storia-filosofia-cultura/
https://www.pressreader.com/italy/storica-national-geographic/20171001/283738429396387
Collection
Citation
Giacomo Colucci, “MUHAMMAD AL-IDRISI,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/879.