JOHANNES KEPLER
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Title
JOHANNES KEPLER
Creator
Cristina Nonini
Contributor
Cristina Nonini
Scienziati Item Type Metadata
Nome completo
Johannes Kepler
Luogo e data di nascita
Weil der Stadt (Germania), 27 dicembre 1571
Luogo e data di morte
Ratisbona (Germania), 15 novembre 1630
Biografia
Astronomo, astrologo, cosmologo, filosofo della natura, teologo,
ottico, matematico, musico, è entrato nella storia della scienza grazie alla formulazione delle sue tre leggi che regolano il movimento dei pianeti.
Johannes Kepler nacque a Weil der Stadt in Germainia nel 1571, Il padre era un soldato che lasciò la famiglia quando il figlio aveva 5 anni, per questo visse un’infanzia povera.
Frequentò le scuole locali e avviò una carriera ecclesiastica, entrando nel seminario di Adelberg e successivamente in quello di Maulbronn. Nel 1588 cominciò i suoi studi presso l'Università di Tubinga, studiò matematica, astronomia e teologia con Micheal Maestlin, Nel suo primo lavoro del 1596 Keplero propose di considerare le vere traiettorie dei pianeti, da qui naquero le sue tre leggi sulle traiettorie dei pianeti.
Nel 1601, dopo la morte di Brahe, ne divenne il successore nell'incarico di matematico, astronomo e astrologo imperiale a Praga.
Nel 1611 perdettela moglie, divenuta folle, e un altro dei 5 figli da essa avuti. Si risposò dopo due anni con una giovane orfana, dalla quale ebbe sette figli, morti per buona parte in tenera età.
Nel 1612 Keplero ricoprì la carica di “matematico terriotriale” a Linz (Austria) portando avantil’elaborazione delle Tavole Rudolfine, cioè un catalogo astronomico in onore all’imperatore Rodolfo II da poco mancato.
Rimase a Linz fino al 1626, pochi anni dopo morì a Ratisbona nel 1630.
La sua vita trascorse dunque tra avversità di ogni genere, eppure mai si spense nel suo cuore l’entusiasmo per la ricerca e mai venne meno l’energia per proseguire i suoi difficili studi.
ottico, matematico, musico, è entrato nella storia della scienza grazie alla formulazione delle sue tre leggi che regolano il movimento dei pianeti.
Johannes Kepler nacque a Weil der Stadt in Germainia nel 1571, Il padre era un soldato che lasciò la famiglia quando il figlio aveva 5 anni, per questo visse un’infanzia povera.
Frequentò le scuole locali e avviò una carriera ecclesiastica, entrando nel seminario di Adelberg e successivamente in quello di Maulbronn. Nel 1588 cominciò i suoi studi presso l'Università di Tubinga, studiò matematica, astronomia e teologia con Micheal Maestlin, Nel suo primo lavoro del 1596 Keplero propose di considerare le vere traiettorie dei pianeti, da qui naquero le sue tre leggi sulle traiettorie dei pianeti.
Nel 1601, dopo la morte di Brahe, ne divenne il successore nell'incarico di matematico, astronomo e astrologo imperiale a Praga.
Nel 1611 perdettela moglie, divenuta folle, e un altro dei 5 figli da essa avuti. Si risposò dopo due anni con una giovane orfana, dalla quale ebbe sette figli, morti per buona parte in tenera età.
Nel 1612 Keplero ricoprì la carica di “matematico terriotriale” a Linz (Austria) portando avantil’elaborazione delle Tavole Rudolfine, cioè un catalogo astronomico in onore all’imperatore Rodolfo II da poco mancato.
Rimase a Linz fino al 1626, pochi anni dopo morì a Ratisbona nel 1630.
La sua vita trascorse dunque tra avversità di ogni genere, eppure mai si spense nel suo cuore l’entusiasmo per la ricerca e mai venne meno l’energia per proseguire i suoi difficili studi.
Attestati
Più che attestati Keplero ricevette numerosi riconoscimenti postumi alla sua morte, forse perché le sue teorie non furono subito accettate e comprese.
Tra questi ricordiamo:
- il nome attibuito al cratere lunare Kepler (1651)
- il nome attribuito al telescopio spaziale Nasa (2009)
- l’opera e la sinfonia Die Harmonie der Welt a lui dedicate (2009)
- l’asteroide 1134 Kepler (1929)
- il nome attributo al cratere su Marte (1973)
- la moneta d’argento Johannes Keplero da 10 euro,coniata nel 2002
- il francobollo della DDR che lo raffigurava
- l’istituzione della festività il 23 maggio nel calendario liturgico della Chiesa episcopale
- il monumento a Praga dedicato a lui e Tychi Brahe
- il Kepler College (Seattle, Washington)
Tra questi ricordiamo:
- il nome attibuito al cratere lunare Kepler (1651)
- il nome attribuito al telescopio spaziale Nasa (2009)
- l’opera e la sinfonia Die Harmonie der Welt a lui dedicate (2009)
- l’asteroide 1134 Kepler (1929)
- il nome attributo al cratere su Marte (1973)
- la moneta d’argento Johannes Keplero da 10 euro,coniata nel 2002
- il francobollo della DDR che lo raffigurava
- l’istituzione della festività il 23 maggio nel calendario liturgico della Chiesa episcopale
- il monumento a Praga dedicato a lui e Tychi Brahe
- il Kepler College (Seattle, Washington)
Pubblicazioni
-Mysterium cosmographicum
-Leggi di Keplero
-Tavole rudolfine
-Congettura di Keplero
-De stella nova
-Astronomia nova
-Harmonice mundi
-Leggi di Keplero
-Tavole rudolfine
-Congettura di Keplero
-De stella nova
-Astronomia nova
-Harmonice mundi
Curiosità
Keplero ebbe una vita avventurosa e tormentata quasi romanzesca.
Egli stesso ci conferma che la gestazione era durata 224 giorni, 9 ore e 53 minuti (ci si domanda come abbia fatto a calcolare esattamente!) e nacque quindi prematuro e gracile.
Si diceva che i bambini nati al settimo mese di gravidanza, per la buona sorte legata al numero 7, fossero fortunati, ma così non fu per lui. Ebbe un’infanzia dura e amara.
Il padre soldato mercenario, scapestrato, dopo liti furibonde abbandonò la famiglia. La madre era una specie di fattucchiera, raccoglieva erbe e ne ricavava pozioni magiche. Aveva imparato quest’arte da una zia finita al rogo e anche lei fu accusata di stregoneria, ma salvata proprio dal figlio stesso che, anche se non l’amava, si battè per lei.
Alla madre deve però il suo amore per le stelle. Fu proprio lei che per una delle sue stregonarie lo condusse su una collina ad ammirare la grande cometa del 1577.
Si racconta che anche il padre il 31 gennaio 1580 gli mostrò un’eclissi di Luna, il cui colore rosso lo affascinò moltissimo.
Keplero fu sempre colpito da difficoltà finanziarie, finchè pubblicò, come astrologo, un calendario in cui previde oltre che un’estate calda ed un iverno rigido, una serie di disgrazie che puntualmente si verificarono. Da allora divenne famoso.
Di salute cagionevole, affetto da mali di testa, febbri, piaghe e pustole, dovette spesso interrompere i suoi studi, ma la sua intelligenza non passò inosservata a suoi insegnanti.
Keplero era certissimo che, come l’orecchio coglie l’armonia dei suoni e l’occhio l’armonia di forme e colori, così l’anima può cogliere un’Armonia del cosmo rappresentata dalle posizioni relative dei pianeti.
Era sicuro quindi che una parte molto profonda di noi fosse influenzata da questa musica astronomica, al cui studio dedicò buona parte delle proprie energie. Keplero, come molti scienziati del tempo era convinto dello stretto legame tra scienza e musica. La ricerca di un modello armonioso dell’universo passa quindi per Keplero anche attraverso lo studio approfondito e scientifico delle basi teoriche della musica.
A Keplero è stato dedicato l’asteroide 1134 Kepler, dalla comunità scientifica. Gli è stato dedicato anche un cratere sul pianeta Marte ed un cratere lunare. Porta il suo nome il telescopio Kepler utilizzato dalla NASA
Una curiosità: nel 2011 esce nelle librerie un libro di poesie umoristiche scientifiche scritto da Marco Fulvio Barossi (Popinga) che è proprio intitolato “GiovanniKeplero aveva un gatto nero”. Il testo della simpatica poesia è questo:
Giovanni Keplero
aveva un gatto nero
che storceva le vibrisse
se sentiva cerchio e non ellisse.
Egli stesso ci conferma che la gestazione era durata 224 giorni, 9 ore e 53 minuti (ci si domanda come abbia fatto a calcolare esattamente!) e nacque quindi prematuro e gracile.
Si diceva che i bambini nati al settimo mese di gravidanza, per la buona sorte legata al numero 7, fossero fortunati, ma così non fu per lui. Ebbe un’infanzia dura e amara.
Il padre soldato mercenario, scapestrato, dopo liti furibonde abbandonò la famiglia. La madre era una specie di fattucchiera, raccoglieva erbe e ne ricavava pozioni magiche. Aveva imparato quest’arte da una zia finita al rogo e anche lei fu accusata di stregoneria, ma salvata proprio dal figlio stesso che, anche se non l’amava, si battè per lei.
Alla madre deve però il suo amore per le stelle. Fu proprio lei che per una delle sue stregonarie lo condusse su una collina ad ammirare la grande cometa del 1577.
Si racconta che anche il padre il 31 gennaio 1580 gli mostrò un’eclissi di Luna, il cui colore rosso lo affascinò moltissimo.
Keplero fu sempre colpito da difficoltà finanziarie, finchè pubblicò, come astrologo, un calendario in cui previde oltre che un’estate calda ed un iverno rigido, una serie di disgrazie che puntualmente si verificarono. Da allora divenne famoso.
Di salute cagionevole, affetto da mali di testa, febbri, piaghe e pustole, dovette spesso interrompere i suoi studi, ma la sua intelligenza non passò inosservata a suoi insegnanti.
Keplero era certissimo che, come l’orecchio coglie l’armonia dei suoni e l’occhio l’armonia di forme e colori, così l’anima può cogliere un’Armonia del cosmo rappresentata dalle posizioni relative dei pianeti.
Era sicuro quindi che una parte molto profonda di noi fosse influenzata da questa musica astronomica, al cui studio dedicò buona parte delle proprie energie. Keplero, come molti scienziati del tempo era convinto dello stretto legame tra scienza e musica. La ricerca di un modello armonioso dell’universo passa quindi per Keplero anche attraverso lo studio approfondito e scientifico delle basi teoriche della musica.
A Keplero è stato dedicato l’asteroide 1134 Kepler, dalla comunità scientifica. Gli è stato dedicato anche un cratere sul pianeta Marte ed un cratere lunare. Porta il suo nome il telescopio Kepler utilizzato dalla NASA
Una curiosità: nel 2011 esce nelle librerie un libro di poesie umoristiche scientifiche scritto da Marco Fulvio Barossi (Popinga) che è proprio intitolato “GiovanniKeplero aveva un gatto nero”. Il testo della simpatica poesia è questo:
Giovanni Keplero
aveva un gatto nero
che storceva le vibrisse
se sentiva cerchio e non ellisse.
Riferimenti
Biblioteca statale isontina Gorizia: -Keplero: semplici leggi per l'armonia dell'universo di Anna Maria Lombardi- Rivista Le Scienze -Il vino e le stelle di John Banvile -Giovanni Keplero aveva un gatto nero di Marco Fulvio Barozzi (Popinga) -Galileo, Keplero e la nascita del metodo scientifico di Enrico Bellone http://www.matefilia.it/arturnet/numero4/riv_cop/mappa2/keplero/Vita%20e%20opere%20di%20Keplero.htmhttps://library.weschool.com/lezione/giovanni-keplero-21027.html#:~:text=Keplero%20%C3%A8%20noto%20innanzitutto%20per,dei%20moti%20dei%20corpi%20celesti.
https://library.weschool.com/lezione/giovanni-keplero-21027.html#:~:text=Keplero%20%C3%A8%20noto%20innanzitutto%20per,dei%20moti%20dei%20corpi%20celesti. Keplero, Giovanni in "Enciclopedia dei ragazzi" - Treccani
https://library.weschool.com/lezione/giovanni-keplero-21027.html#:~:text=Keplero%20%C3%A8%20noto%20innanzitutto%20per,dei%20moti%20dei%20corpi%20celesti. Keplero, Giovanni in "Enciclopedia dei ragazzi" - Treccani
Collection
Citation
Cristina Nonini, “JOHANNES KEPLER,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 21, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/906.