CHARLES MESSIER
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Title
CHARLES MESSIER
Creator
Jenny Ozmec
Contributor
Jenny Ozmec
Scienziati Item Type Metadata
Nome completo
Charles Messier
Luogo e data di nascita
Badonviller (Francia), 26 giugno 1730
Luogo e data di morte
Parigi (Francia), 12 aprile 1817
Biografia
Decimo dei dodici figli di Francoise Grandblaise e di Nicolas Messier, il quale morì quando Charles era undicenne, fu un astronomo francese diventato famoso per il “Catalogo di Messier”, il primo catalogo astronomico di oggetti celesti (110) diversi dalle stelle.
A causa di un incidente nel quale si ruppe una gamba si ritirò da scuola e fu istruito dal fratello per otto anni.
Già da piccolo dimostrò un grande interesse per l’osservazione del cielo e trovò lavoro grazie a un amico di famiglia come segretario presso l’astronomo della Marina Joseph Nicolas Delisle, il quale lo accolse nella sua casa e gli insegnò a usare gli strumenti dell’osservatorio astronomico.
Nel 1754 Messier fu assunto dalla Marina come impiegato e nel 1758 scoprì una cometa (ignaro della precedente scoperta fatta da De la Nux) e la prima nebulosa del suo futuro catalogo: Crab Nebula.
Nel 1757 incominciò la ricerca della cometa di Halley ma per un errore nel calcolo di Delisle il corpo celeste fu cercato in una posizione diversa. La cometa fu poi osservata il 25 dicembre 1758 prima dall'astronomo dilettante tedesco Palitzsch e poi finalmente da Messier il 21 gennaio del 1759; Delisle però pur di non ammettere l’errore obbligò Charles a continuare le osservazioni sulla traiettoria errata e a non annunciare la scoperta (avvenuta il 1° aprile 1779).
In seguito, dopo aver osservato la seconda nebulosa, il transito di Venere, gli anelli di Saturno e due comete tentò di essere ammesso all'Accademia delle Scienze ma non ci riuscì.
Nel 1769 dopo aver scoperto una grande cometa (C/1769 Messier) e aver mandato la descrizione e la mappa al Re di Prussia venne eletto all'Accademia Prussiana delle Scienze di Berlino e nello stesso periodo anche alla Reale Accademia Svedese, all'Academie Royale des Sciences di Parigi e all'Accademia di San Pietroburgo.
Nel 1770 sposò Marie-Françoise de Vermauchampt e si trasferì in un appartamento all'Hôtel de Cluny presso l’Osservatorio, due anni dopo ebbero un figlio che però morì dopo pochi giorni insieme alla madre.
Negli anni successivi continuò le ricerche e lo studio delle comete e iniziò un’intensa ricerca con Méchain per catalogare nuovi oggetti.
Nel 1783 Méchain inviò una lettera a Bernoulli a Berlino insieme ad una traduzione del catalogo di Messier chiedendone la pubblicazione sull'Astronomisches Jahrbuch del 1786. Da allora Messier non si rivolse più alla ricerca di nebulose, avendo perso interesse dopo l’inizio dell’esplorazione di Herschel con strumenti coi quali non poteva competere e continuò la caccia alle comete. Nel frattempo in Francia era scoppiata la rivoluzione e Charles aveva perso il lavoro e il salario mentre Méchain si dovette rifugiare in Italia fino al 1795, anno in cui tornò a Parigi. Messier intanto spinto dal bisogno di aiutare gli astronomi, determinò esattamente la posizione degli oggetti che potevano essere confusi con una cometa nella sua opera “Catalogue des Nébuleuses et des Amas d'Étoiles”. Col passare del tempo Charles ridusse le osservazioni a causa di una grave diminuzione della vista e nel 1807 presentò la sua ultima memoria. Nel 1815 fu colpito da paralisi parziale ma nonostante ciò continuò a partecipare alle riunioni accademiche, la vita a causa della malattia divenne sempre più difficile fino alla sua morte. L’astronomo fu poi sepolto nel cimitero di Père Lachaise a Parigi.
A causa di un incidente nel quale si ruppe una gamba si ritirò da scuola e fu istruito dal fratello per otto anni.
Già da piccolo dimostrò un grande interesse per l’osservazione del cielo e trovò lavoro grazie a un amico di famiglia come segretario presso l’astronomo della Marina Joseph Nicolas Delisle, il quale lo accolse nella sua casa e gli insegnò a usare gli strumenti dell’osservatorio astronomico.
Nel 1754 Messier fu assunto dalla Marina come impiegato e nel 1758 scoprì una cometa (ignaro della precedente scoperta fatta da De la Nux) e la prima nebulosa del suo futuro catalogo: Crab Nebula.
Nel 1757 incominciò la ricerca della cometa di Halley ma per un errore nel calcolo di Delisle il corpo celeste fu cercato in una posizione diversa. La cometa fu poi osservata il 25 dicembre 1758 prima dall'astronomo dilettante tedesco Palitzsch e poi finalmente da Messier il 21 gennaio del 1759; Delisle però pur di non ammettere l’errore obbligò Charles a continuare le osservazioni sulla traiettoria errata e a non annunciare la scoperta (avvenuta il 1° aprile 1779).
In seguito, dopo aver osservato la seconda nebulosa, il transito di Venere, gli anelli di Saturno e due comete tentò di essere ammesso all'Accademia delle Scienze ma non ci riuscì.
Nel 1769 dopo aver scoperto una grande cometa (C/1769 Messier) e aver mandato la descrizione e la mappa al Re di Prussia venne eletto all'Accademia Prussiana delle Scienze di Berlino e nello stesso periodo anche alla Reale Accademia Svedese, all'Academie Royale des Sciences di Parigi e all'Accademia di San Pietroburgo.
Nel 1770 sposò Marie-Françoise de Vermauchampt e si trasferì in un appartamento all'Hôtel de Cluny presso l’Osservatorio, due anni dopo ebbero un figlio che però morì dopo pochi giorni insieme alla madre.
Negli anni successivi continuò le ricerche e lo studio delle comete e iniziò un’intensa ricerca con Méchain per catalogare nuovi oggetti.
Nel 1783 Méchain inviò una lettera a Bernoulli a Berlino insieme ad una traduzione del catalogo di Messier chiedendone la pubblicazione sull'Astronomisches Jahrbuch del 1786. Da allora Messier non si rivolse più alla ricerca di nebulose, avendo perso interesse dopo l’inizio dell’esplorazione di Herschel con strumenti coi quali non poteva competere e continuò la caccia alle comete. Nel frattempo in Francia era scoppiata la rivoluzione e Charles aveva perso il lavoro e il salario mentre Méchain si dovette rifugiare in Italia fino al 1795, anno in cui tornò a Parigi. Messier intanto spinto dal bisogno di aiutare gli astronomi, determinò esattamente la posizione degli oggetti che potevano essere confusi con una cometa nella sua opera “Catalogue des Nébuleuses et des Amas d'Étoiles”. Col passare del tempo Charles ridusse le osservazioni a causa di una grave diminuzione della vista e nel 1807 presentò la sua ultima memoria. Nel 1815 fu colpito da paralisi parziale ma nonostante ciò continuò a partecipare alle riunioni accademiche, la vita a causa della malattia divenne sempre più difficile fino alla sua morte. L’astronomo fu poi sepolto nel cimitero di Père Lachaise a Parigi.
Attestati
- Fu nominato membro dell'Accademia delle Scienze di Berlino (1769)
- Ricevette da Napoleone la Legion d'Onore (1806)
- A lui furono intitolati un cratere lunare e un asteroide (7359 Messier, scoperto nel 1996)
- Ancora oggi gli oggetti individuati da Messier sono identificati col suo numero di catalogo preceduto dalla sigla "M".
- Ricevette da Napoleone la Legion d'Onore (1806)
- A lui furono intitolati un cratere lunare e un asteroide (7359 Messier, scoperto nel 1996)
- Ancora oggi gli oggetti individuati da Messier sono identificati col suo numero di catalogo preceduto dalla sigla "M".
Pubblicazioni
- Catalogo di Messier
Curiosità
- Luigi XVI chiamava Messier "il furetto delle comete" per la sua innata abilità nello scoprirle
- Macchiò la sua reputazione scientifica dedicando a Napoleone la cometa scoperta nel 1769 ritenendola un segno del cielo, fu l'ultima volta che un astronomo serio aderì a credenza astrologiche
- Il catalogo di Messier fu corretto e ampliato fino a M110 solo nel XX secolo.
- Macchiò la sua reputazione scientifica dedicando a Napoleone la cometa scoperta nel 1769 ritenendola un segno del cielo, fu l'ultima volta che un astronomo serio aderì a credenza astrologiche
- Il catalogo di Messier fu corretto e ampliato fino a M110 solo nel XX secolo.
Riferimenti
https://lofficina.eu/il-cacciatore-di-comete-charles-messier-e-la-storia-del-suo-famoso-catalogo-astronomico/
https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Messier
https://catalogo.museogalileo.it/biografia/CharlesMessier.html
https://www.aif.it/fisico/biografia-charles-messier/
https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Messier
https://catalogo.museogalileo.it/biografia/CharlesMessier.html
https://www.aif.it/fisico/biografia-charles-messier/
Collection
Citation
Jenny Ozmec, “CHARLES MESSIER,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 21, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/904.