Nuphar lutea
Dublin Core
Title
Nuphar lutea
Creator
Francesco Rusin
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Nuphar lutea
Nome comune
NINFEA GIALLA, NANNUFARO
Etimologia
Il nome del genere deriva dagli antichi nomi attribuiti alla pianta, ossia l'egiziano noû phar, il persiano nilufar o ninufar e il greco nouphâr, e rappresenta il diminutivo per degenerazione di Nenuphar o Nenufero (Ninfea) anch'esso derivante dal persiano ninufar. Il nome specifico fa riferimento al colore del fiore.
Ambiente
È una pianta acquatica perenne, che cresce nelle acque dolci e stagnanti.
È originaria delle regioni temperate dell'Europa, del nord Africa e dell'Asia occidentale, ma è diffusa anche nell’Italia settentrionale (coste tirreniche, Sicilia e Sardegna) e nell'Asia settentrionale.
È originaria delle regioni temperate dell'Europa, del nord Africa e dell'Asia occidentale, ma è diffusa anche nell’Italia settentrionale (coste tirreniche, Sicilia e Sardegna) e nell'Asia settentrionale.
Caratteri botanici
RADICI – molto lunghe, fissate nel fondo fangoso e con un grosso rizoma (rigonfiamento) in fondo.
FUSTO – quasi completamente sommerso, rigonfiato e rampante. Inoltre, non dovendo sostenere alcun peso, è poco legnoso. Infatti questi fusti, come anche i piccioli e i peduncoli, sono percorsi da ampi canali aeriferi. In genere sono flaccidi ma tenaci e possono allungarsi per adattarsi al livello dell'acqua. La superficie superiore è segnata dalle cicatrici dei piccioli delle annate precedenti. Il fusto ha un diametro di 3-8 cm.
FOGLIE – verdi, grosse e tondeggianti o a forma di cuore, con margine ondulato. Sono portate da lunghi piccioli eretti.
FIORI – ermafroditi, solitari e gialli. Hanno un numero imprecisato di petali, in posizione spirociclica. Sbocciano al mattino e si richiudono al tramonto.
Fioritura: da giugno a settembre.
FRUTTI - è una grossa capsula di forma simile ad un'ampolla, quasi legnosa. Si trova sopra il pelo dell'acqua. Quando si stacca dalla pianta galleggia e a maturazione completata si suddivide nei vari carpelli che lo compongono. In essi sono contenuti numerosi semi ovoidali immersi in una sostanza vischiosa e sono senza arillo. Il frutto è lungo 2–4 cm, 5–6 cm di diametro. I semi hanno 5 mm di diametro.
FUSTO – quasi completamente sommerso, rigonfiato e rampante. Inoltre, non dovendo sostenere alcun peso, è poco legnoso. Infatti questi fusti, come anche i piccioli e i peduncoli, sono percorsi da ampi canali aeriferi. In genere sono flaccidi ma tenaci e possono allungarsi per adattarsi al livello dell'acqua. La superficie superiore è segnata dalle cicatrici dei piccioli delle annate precedenti. Il fusto ha un diametro di 3-8 cm.
FOGLIE – verdi, grosse e tondeggianti o a forma di cuore, con margine ondulato. Sono portate da lunghi piccioli eretti.
FIORI – ermafroditi, solitari e gialli. Hanno un numero imprecisato di petali, in posizione spirociclica. Sbocciano al mattino e si richiudono al tramonto.
Fioritura: da giugno a settembre.
FRUTTI - è una grossa capsula di forma simile ad un'ampolla, quasi legnosa. Si trova sopra il pelo dell'acqua. Quando si stacca dalla pianta galleggia e a maturazione completata si suddivide nei vari carpelli che lo compongono. In essi sono contenuti numerosi semi ovoidali immersi in una sostanza vischiosa e sono senza arillo. Il frutto è lungo 2–4 cm, 5–6 cm di diametro. I semi hanno 5 mm di diametro.
Usi
La pianta ha proprietà calmanti, ansiolitiche ed anafrodisiache, per cui è usata come cura per ninfomania, diarrea e dissenteria. In omeopatia è utilizzata come cura per il mal di testa. In Turchia si creava una bevanda rinfrescante chiamata “pufer cicegì” con i suoi fiori. Un tempo le foglie sommerse venivano usate come cibo. I frutti, per la loro forma particolare, vengono spesso essiccati e usati nelle composizioni floreali. La Nuphar lutea viene coltivata come ornamento nelle vasche dei giardini. I rizomi, frammentati e seccati, vengono spesso fatti passare per ginseng.
Storia e leggende
Si diceva che in origine fosse una ninfa, trasformatasi in vegetale a causa dell'amore non corrisposto che provava per Eracle, e che per questo fosse detta eraclea o clava (la radice, infatti, ha una forma che somiglia un po' a quella di una clava).
Collection
Citation
Francesco Rusin, “Nuphar lutea,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/93.