Frangula rupestris

Frangula_rupestris1.jpg
Frangula_rupestris2.jpg
Frangula_rupestris3.jpg
Frangula_rupestris.pdf

Dublin Core

Title

Frangula rupestris

Creator

Maria Elena Tami

Scheda botanica Item Type Metadata

Specie botanica

Frangula rupestris

Nome comune

Fragola triestina, Fragola spaccasassi

Etimologia

Dal latino "frangere" = "spezzare", con riferimento alla fragilità dei rami; secondo altri ci si riferisce alle proprietà 'dirompenti' della drastica azione lassativa; l'aggettivo specifico, sempre di derivazione latina, indica chiaramente l'habitat rupicolo della pianta.

Ambiente

La Frangula rupestris è una pianta dell'Illiria (parte occidentale della pen. Balcanica). Fiorisce tra i mesi maggio-giugno. In Italia è distribuita nel Friuli Venezia Giulia e nelle Marche, in ristrette stazioni. Cresce su pietraie e rupi calcaree, in ambienti caldi e secchi; da 0 a 500 m.

Caratteri botanici

TRONCO - Piccolo arbusto, alto 30-100 cm, con fusto legnoso contorto; corteccia grigio-violetta e giovani rami pubescenti (ricoperti di una peluria densa e sottile).
FOGLIE - alterne coriacee, per lo più ottuse, a margine dentellato e lamina un po' ondulata ovale-ellittica. Verde opaca superiormente e verde-giallastra, più o meno lucida di sotto, con 4-6 nervature incurvate per lato.
FIORI – pentameri (5 petali) ermafroditi verdastri (3-4 mm) con piccoli petali eretti, spesso arrossati; pistillo con unico stilo.
FRUTTI – I frutti si presentano in piccole drupe (diam. 4 mm), dapprima verdi, poi rosse ed infine nere.

Usi

Pianta non molto comune, poco o per nulla utilizzata. Contiene principi con forte azione tossica, ma se fatta essiccare e trattata correttamente può essere impiegata a scopi terapeutici; la corteccia ed i frutti erano un tempo impiegati per tinture.

Storia e leggende

Secondo alcuni reperti storici in passato la carbonella di questa pianta era molto ricercata quale ingrediente per la polvere da sparo e per la fabbricazione di svariati tipi di micce.
In contesto medioevale le bacche della pianta venivano usate per rituali di allontanamenti di cose o persone, e come sostegno per gli incanti portati ad eliminare le cattive abitudini.
Nell'ambito della mitologia antica di Roma invece, si narra che in seguito alla morte del bellissimo Adone, ucciso dal Dio Marte geloso poiché del ragazzo si era innamorata la lucente Venere, la dea pianse lacrime di rabbia e dolore che giunte al suolo si trasformarono in piccole bacche rosse, rispettivamente nere e rosse, appunto i frutti della Frangula rupestris.

Collection

Citation

Maria Elena Tami , “Frangula rupestris,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed December 24, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/97.