BERILL0

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Dublin Core

Title

BERILL0

Creator

Jacopo Gaddi

Description

Silicato di alluminio e berillio abbastanza diffuso in natura, il berillo deve il suo nome al greco beryllos, termine un tempo utilizzato per designare tutti i minerali di colore blu-verde.
Spesso chiamato "madre di tutte le gemme", il berillo presenta numerose varietà gemmologiche di rara bellezza, come lo smeraldo e l'acqua marina. Per quanto riguarda le varietà comuni, sono piuttosto diffuse e molto apprezzate dai collezionisti.

Scheda mineralogica Item Type Metadata

Gruppo cristallino

Dimetrico

Sistema cristallino

Cristalli prismatici dalla sezione esagonale a terminazione pinacoidale o piramidale

Classe di simmetria

Diesagonale-bipiramidale

Classe cristallochimica

Ciclosilicato di alluminio e berillio nel quale possono essere presenti sodio, potassio, litio, calcio, cromo, ferro, magnesio, cesio, rubidio, scandio, ossidrili e fluoro

Formula chimica

Be3Al2(Si6O18)

Altri nomi

Berillo comune, smeraldo, acquamarina, morganite, berillo dorato, eliodoro, goshenite, bixbite, bazzite, (engl.: beryl)

Aspetto

Il colore è molto variabile e va dal bianco-grigiastro al verde-azzurro, al giallastro; una varietà incolore è la rara goshenite, mentre ben note sono le varietà trasparenti gialle (eliodoro), rosa (morganite), azzurre (acquamarina) e verdi (smeraldo).Le molteplici colorazioni assunte dal minerale sono dovute al e sottili impurità all'interno del suo sistema cristallino. Inoltre le diverse varietà gemmologiche presentano un forte pleocroismo, cioè cambiano colore al variare della direzione dei raggi luminosi da cui sono colpite. La lucentezza del berillo è vitrea o, a volte, resinosa, la polvere è bianca così come la stria.

Proprietà fisiche

Durezza 7,5-8 (Mohs)
Densità 2,63-2,80 (g/cm3)
Indice di rifrazione nω = 1.564–1.595
Birifrangenza δ = 0.0040–0.0070
Pleocroismo debole da distinguersi
Temperatura di fusione 5,5 sulla scala di Kobel
Insolubile negli acidi

Ambiente di formazione

Il berillo si forma principalmente nelle rocce intrusive acide, di tipo granitico e sinetico. Tuttavia, questo materiale è presente anche in alcune rocce metamorfiche micacee, nonchè nei giacimenti alluvionali, frequentemente associato ad altre specie minerali. (pegmatiti, idrotermale-pneumatolitica, metamorfica).
In genere è un minerale accessorio.

Luoghi di ritrovamento

Le varietà comuni di berillo sono molto diffuse in natura. I principali giacimenti si trovano in California, in Colombia , in Brasile e in alcuni paesi africani come Madagascar, Mozambico e Namibia. Si trovano bacini di berillo anche in Russia, in Pakistan, in Afghanistan ed in Cina. In Italia, il minerale è staro ritrovato in Val Vigezzo, mentre giacimenti di acquemarine si trovano in Val Codera e sull'isola d'Elba.

Usi

Nell'antichità il berillo si tagliava come lente ottica. Oggi il berillo è utilizzato soprattutto come fonte di berillio, un metallo duro e leggero isolato alla fine del 1700 ed impiegato soprattutto in metallurgia. La sua infusibilità e la sua buona conducibilità termica ne consentono l'utilizzo per la fabbricazione di leghe leggere nell'industria aeronautica e spaziale. Viene utilizzato anche come catalizzatore e come isolante elettrico, nonchè, in virtù della sua debole capacità di catturare i neutroni, anche nelle centrali nucleari. Le varietà gemmologiche sono riservate esclusivamente all'uso in gioielleria.
Oltre al suo sfruttamento strategico nell'industria ed al suo impiego in gioielleria il berillo suscita il più vivo interesse dei collezionisti di minerali, al punto che alcune prestigiose collezioni gli sono esclusivamente consacrate.

Etimologia

Berillo [Der. del lat. beryllus, dal gr. bèryllos] Nella geologia, minerale, silicato di berillio e alluminio, vitreo.

Note e commenti

La maggior parte degli esemplari di berillo non supera il paio di centimetri, ma alcuni possono raggiungere dimensioni eccezionali, fino a parecchi metri di lunghezza per un peso che supera le 100 tonnellate.
Derivato dal termine persiano esmeralde che significa "cuore di pietra" lo smeraldo era conosciuto e lavorato nei paesi costieri del mediterraneo sin dalla più remota antichità. Nell'antico Egitto, lo smeraldo adornava le camere funerarie dei faraoni e veniva utilizzato per la realizzazione di molti gioielli. I preziosi monili della regina Cleopatra figurano fra i più antichi gioielli in smeraldo finora scoperti. (vedi smeraldo_a.jpg). L'acquamarina deve il suo nome al latino aqua marina, che significa letteralmente "acqua di mare". Secondo la leggenda, i romani tuffavano le acquemarine nell'acqua per determinarne il valore: soltanto le pietre perfettamente invisibili sotto l'acqua erano considerate gemme. (vedi acquamarina_b.jpg)

Citation

Jacopo Gaddi, “BERILL0,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/200.