SMITHSONITE

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Title

SMITHSONITE

Creator

Anna Rapone

Description

La smithsonite è allocromatica cioè il colore non è costantemente dovuto alla sua composizione chimica ma può variare per la presenza di ioni cromofori, per difetti strutturali del reticolo cristallino (dislocazioni o centri di colore) o per finissime inclusioni.
Una volta polverizzato, un minerale allocromatico si presenta bianco o incolore e un sistema per rivelare il vero colore di un minerale consiste nello "striscio" su porcellana. La tecnica consiste nello sfregare su un pezzo di porcellana (non smaltata e quindi ruvida, non lucidata) un piccolo frammento del minerale, osservando il colore della traccia lasciata dal minerale sulla porcellana bianca: se non ha lasciato alcun colore rilevabile, siamo in presenza di un minerale allocromatico.
Lucentezza: Da vitrea a perlaceo, vitrea semigrassa (vetrosa)
Opacità : Da trasparente a translucida.
Trasparenza: da traslucida a sub-traslucida.
Striscio: bianco.
Abito: romboedrico e scalenoedrico con facce leggermente curvate; più comunemente si rinviene smithsonite botroidale o globulare.Botriodale - Terroso - Reniforme.

Scheda mineralogica Item Type Metadata

Gruppo cristallino

Trimetrico

Sistema cristallino

Trigonale

Classe di simmetria

esagonale scalenoedrico

Classe cristallochimica

V- CARBONATI (+ NITRATI)

Formula chimica

ZnCO3

Altri nomi

cadmie,calamine (eng: smithsonite)

Aspetto

La smithsonite è allocromatica cioè il colore non è costantemente dovuto alla sua composizione chimica ma può variare per la presenza di ioni cromofori, per difetti strutturali del reticolo cristallino (dislocazioni o centri di colore) o per finissime inclusioni.
Una volta polverizzato, un minerale allocromatico si presenta bianco o incolore e un sistema per rivelare il vero colore di un minerale consiste nello "striscio" su porcellana. La tecnica consiste nello sfregare su un pezzo di porcellana (non smaltata e quindi ruvida, non lucidata) un piccolo frammento del minerale, osservando il colore della traccia lasciata dal minerale sulla porcellana bianca: se non ha lasciato alcun colore rilevabile, siamo in presenza di un minerale allocromatico.
Lucentezza: Da vitrea a perlaceo, vitrea semigrassa (vetrosa)
Opacità : Da trasparente a translucida.
Trasparenza: da traslucida a sub-traslucida.
Striscio: bianco.
Abito: romboedrico e scalenoedrico con facce leggermente curvate; più comunemente si rinviene smithsonite botroidale o globulare.Botriodale - Terroso - Reniforme.

Proprietà fisiche

Densità: circa 4,43 g/cm³
Durezza: 4,5- 5,5 Mohs
Indici di rifrazione: nw = 1,850,ne = 1,625. È birifrangente ( 0.220,Netta, uniasse negativa)
Pleocroismo : variabile
Solubilità: Il minerale risulta solubile facilmente in acidi producendo effervescenza.
Isomorfismi:La siderite-smithsonite-magnesite è un tipico esempio di isomorfismo. La composizione chimica del carbonato ferroso è siderite,della magnetite è carbonato di magnesio e carbonato di zinco è della smithsonite. In questi minerali, che possono essere considerati come termini estremi di una serie isomorfa, ci sono ioni zinco che coesistono, come magnesio e carbonato ferroso.

Ambiente di formazione

Si forma, in climi secchi, come prodotto d'alterazione di solfuri di zinco (sfalerite); si rinviene per questo nei livelli superiori dei giacimenti.

Luoghi di ritrovamento

Europa: Lavrion presso Atene; Tarnowitz e Beuten in Slesia, Wiesloch nello Baden-Württemberg (Germania); Bleiberg (Austria) La Vieille Montagne in Belgio; Polonia;

Italia: nelle miniere di piombo e zinco della provincia di Bergamo, specialmente a Gorno, Oneta, Parre ed al laghetto di Polzone nella Presolana; a Corvara, presso Sarentino in provincia di Bolzano, Vignola-Falesina ed a Cinquevalli presso Roncegno in provincia di Trento; dei campioni di questo minerale provenivano dalla miniera Argentera presso Auronzo di Cadore in provincia di Belluno; anticamente si trovava anche nella miniera di Raibi presso Tarvisio, in provincia di Udine; Sardegna.

Resto del mondo: Kabwe in Zambia; Tsumeb in Namibia, quest'ultima località fornisce pezzi verde-azzurri cupriferi e gialli cadmiferi; nelle miniere di Broken Hill nel Nuovo Galles del Sud (Australia); Monarch e Leadville in Colorado (USA); Messico e Siberia.

Usi

spesso è mescolata a calamina, ha una varietà di colori ed una lucentezza del tutto particolare, reagisce all'acido cloridrico ad alta temperatura. Si utilizza per estrarre zinco (ne contiene fino al 52%), elemento di fondamentale importanza per l'industria, si usa infatti in leghe (es. ottoni), nei processi di galvanizzazione, in fili, tubi, lastre, come pigmento nelle vernici protettive, come catalizzatore nella raffinazione del petrolio, nell'industria cosmetica, farmaceutica ed in agricoltura (come antiparassitario).

Etimologia

Prende il nome da James Smithson, fondatore dello Smithsonian Institution, che per primo studiò questo minerale.

Note e commenti

Ha una lucentezza particolare, l'abito è quasi sempre tipicamente botroidale, la durezza è relativamente alta (per essere un carbonato), la sfaldatura è perfetta, è attaccabile dall'acido cloridrico ad alta temperatura; l'insieme di queste caratteristiche consente di distinguere la smithsonite da altri minerali simili (emimorfite, Prehnite), consente inoltre a tale minerale di acquisire una notevole importanza nel collezionismo mineralogico.

Citation

Anna Rapone, “SMITHSONITE,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/236.