Ruscus aculeatus
Dublin Core
Title
Ruscus aculeatus
Creator
Federica Vescini
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Ruscus aculeatus
Nome comune
Pungitopo, Ruscolo
Etimologia
Il nome del genere dal latino a sua volta derivante dal greco “rugchos”= becco, rostro, indica i cladodi dall'apice aguzzo, proprio come un becco d'uccello, è il nome con cui gli antichi Romani chiamavano la pianta; l'epiteto specifico “aculeatus”= dotato diaculei , a indicare i mucroni pungenti di cui sono dotati i cladodi.
Ambiente
Predilige le zone calde e soleggiate e i terreni calcarei, lo si trova facilmente nei luoghi aridi e sassosi, nei boschi, soprattutto nelle leccete e nei querceti, sensibile al freddo intenso, per cui solo nelle zone meridionali la si può trovare oltre i 1.200 m, nel resto d'Italia difficilmente vegeta sopra i 600 m s.l.m.
Caratteri botanici
TRONCO - fusti eretti, striati, parzialmente lignificati, semplici alla base ma ramificati verso l`alto.
I rami sono inseriti sulla parte mediana e basale dei fusti aerei, con disposizione sparsa, più volte ramificati. Altezza 20-90 cm.
FOGLIE - sono estremamente ridotte e caduche, ridotte a squame biancastre, inserite sul fusto aereo.
FIORI - difficilmente visibili, unisessuali su piante dioiche, subsessili, senza peduncolo si formano sulla pagina superiore dei cladodi.
Il perigonio è composto da 6 tepali disposti in 2 verticilli di colore bruno verdastro, lunghi 2÷2,5 mm; gli stami uniti in un tubo carnoso di circa 2 mm di lunghezza di colore violetto.
FRUTTI - sono bacche, globose,di colore rosso vivo, contenenti 1÷2 semi durissimi di colore bianco-giallastro.
I rami sono inseriti sulla parte mediana e basale dei fusti aerei, con disposizione sparsa, più volte ramificati. Altezza 20-90 cm.
FOGLIE - sono estremamente ridotte e caduche, ridotte a squame biancastre, inserite sul fusto aereo.
FIORI - difficilmente visibili, unisessuali su piante dioiche, subsessili, senza peduncolo si formano sulla pagina superiore dei cladodi.
Il perigonio è composto da 6 tepali disposti in 2 verticilli di colore bruno verdastro, lunghi 2÷2,5 mm; gli stami uniti in un tubo carnoso di circa 2 mm di lunghezza di colore violetto.
FRUTTI - sono bacche, globose,di colore rosso vivo, contenenti 1÷2 semi durissimi di colore bianco-giallastro.
Usi
trattamento topico nei disturbi e infiammazioni vasali, in particolare le emorroidi; eritema da agenti chimico fisici, eritema solare, fragilità capillare. L'estratto secco viene usato per l'igiene intima e come anticellulite e per tutti i trattamenti contro le pelli sensibili ed infiammate. E' ottimo anche come dopobarba. Si possono anche usare le creme a base di pungitopo in caso di couperosa e rossori permanenti.
Storia e leggende
La legenda narra che un giorno dietro ad un cespuglio c’era un lupo che voleva azzannare tre leprotti.
Grazie all'aiuto del topolino i tre leprotti si andarono a nascondere vicino ad esso, in modo da ripararsi dal lupo. Quest' ultimo provò ad azzannare i tre leprotti ma non ci riuscì perchè si pungeva con gli aculei del pungitopo; poi se ne andò via ferito. Il giorno dopo sull’arbusto nacquero tante bacche al posto degli aculei e da quel giorno si chiamò pungitopo.
Grazie all'aiuto del topolino i tre leprotti si andarono a nascondere vicino ad esso, in modo da ripararsi dal lupo. Quest' ultimo provò ad azzannare i tre leprotti ma non ci riuscì perchè si pungeva con gli aculei del pungitopo; poi se ne andò via ferito. Il giorno dopo sull’arbusto nacquero tante bacche al posto degli aculei e da quel giorno si chiamò pungitopo.
Collection
Citation
Federica Vescini, “Ruscus aculeatus,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 5, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/37.