Cornus mas
Dublin Core
Title
Cornus mas
Creator
Alex Buzila
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Cornus mas
Nome comune
Corniolo
Etimologia
Etimologia : Radice comune alla voce corno per la durezza del legno rafforzata dal latino, mas = maschio.
Ambiente
Specie originaria dell'Europa meridionale fino al mar Nero. In Italia manca soltanto nelle isole . Ama terreni umidi ed ombrosi calcarei, per cui è facile trovarlo nei boschi d'alta collina o di montagna , vive in piccoli gruppi nelle radure dei boschi di latifoglie, tra gli arbusti e nelle siepi del piano sino a 1300m-1500 m; spesso è coltivata anche come specie ornamentale e per i suoi frutti commestibili.
Caratteri botanici
Tronco : Alberello alto dai due ai sei metri (eccezionalmente fino a 8 m), il legno del Corniolo è di colore bruno-chiaro nelle parti interne (alburno),mentre nella corteccia è rossastro, con anelli poco distinti. Questo legno è durissimo e molto resistente con la vecchia scorza grigio giallastra che si stacca in piccole scaglie ocracee o bruno ruggine soprattutto alla base del fusto . Ha una chioma globosa, espansa con forma abbastanza regolare. I rami sono più fitti in alto.
Foglie : Le foglie sono lunghe 4-10 cm, opposte, picciolate, ovali ed ellittiche acuminate in cima, decidue, con nervature convergenti verso la punta;è di colore verde, più chiaro di sotto.
Fiori : I fiori sono ermafroditi cioè che hanno organi per la riproduzione sia maschili sia femminili,essi precedono la fogliazione, sono gialli e molto piccoli e raggiungono le dimensioni di 4-5 mm. Sono a sepali separati, riuniti in ombrelle sessili circondate da 4 brattee(foglia modificata che protegge il fiore) in croce . Sono fra i primi ad apparire assieme a quelli del salice ; molto graditi alle api perchè leggermente profumati di miele.
Frutti : Frutti (drupe) rosso vivo, che diventano piu' scuri a maturazione, lunghi quasi 2 cm.
Foglie : Le foglie sono lunghe 4-10 cm, opposte, picciolate, ovali ed ellittiche acuminate in cima, decidue, con nervature convergenti verso la punta;è di colore verde, più chiaro di sotto.
Fiori : I fiori sono ermafroditi cioè che hanno organi per la riproduzione sia maschili sia femminili,essi precedono la fogliazione, sono gialli e molto piccoli e raggiungono le dimensioni di 4-5 mm. Sono a sepali separati, riuniti in ombrelle sessili circondate da 4 brattee(foglia modificata che protegge il fiore) in croce . Sono fra i primi ad apparire assieme a quelli del salice ; molto graditi alle api perchè leggermente profumati di miele.
Frutti : Frutti (drupe) rosso vivo, che diventano piu' scuri a maturazione, lunghi quasi 2 cm.
Usi
Usi : Adatti ad essere consumati freschi. Per produrre bevande, liquori, dolci, gelatine, salse, marmellate e in ricette gastronomiche. Si conservano sotto alcol (come le ciliegie) e in salamoia (come le olive).
Come pianta medicinale per l'azione tonico-astringente dei frutti, contro enterite, nella cura delle malattie della pelle, dei dolori articolari e dei disturbi del metabolismo.
Radici, corteccia e germogli venivano impiegati per curare la febbre con azione analoga al legno di china.
In cosmesi la polpa viene usata come astringente per pelli grasse o seborroiche.
Il legno si presta per realizzare oggetti di tornitura.
Come pianta ornamentale in parchi e giardini, per le foglie brillanti e la miriade di fiori gialli a schiusura molto precoce. I frutti sono molto ricercati dalla fauna selvatica
Come pianta medicinale per l'azione tonico-astringente dei frutti, contro enterite, nella cura delle malattie della pelle, dei dolori articolari e dei disturbi del metabolismo.
Radici, corteccia e germogli venivano impiegati per curare la febbre con azione analoga al legno di china.
In cosmesi la polpa viene usata come astringente per pelli grasse o seborroiche.
Il legno si presta per realizzare oggetti di tornitura.
Come pianta ornamentale in parchi e giardini, per le foglie brillanti e la miriade di fiori gialli a schiusura molto precoce. I frutti sono molto ricercati dalla fauna selvatica
Storia e leggende
Leggende : Il legno di corniolo, pianta molto diffusa sul monte Ida, nei pressi della città di Troia,fu utilizzato per costruire il cavallo di “Troia”.
Il colore rosso tipico del legno di corniolo sembra sia legato alle gocce di sangue scaturite dai rami spezzati da Enea, approdato in Tracia, nel suo viaggio verso l’Italia, durante un atto propiziatorio fatto nel luogo di sepoltura di Polidoro, figlio di Priamo.
Da Ovidio si apprende che al tempo di Saturnio le corniole erano cibo per uomini, mentre Omero nell’Odissea racconta che la maga Circe nutriva gli uomini da lei trasformati in porci con frutti di corniolo.
L’asta scagliata da Romolo verso il Palatino per impossessarsene era di corniolo. Il giavellotto si conficcò nel terreno tanto da non poter essere più estratta e a lungo andare generò dei germogli diventando un grosso albero, venerato per molte generazioni dai romani. Per questo episodio nell’antica Roma, un giavellotto di corniolo lanciato in un campo nemico significava immediatamente ostilità.
Per la sua nota longevità, il corniolo era frequentemente usato per segnare i confini delle proprietà boschive.
Il colore rosso tipico del legno di corniolo sembra sia legato alle gocce di sangue scaturite dai rami spezzati da Enea, approdato in Tracia, nel suo viaggio verso l’Italia, durante un atto propiziatorio fatto nel luogo di sepoltura di Polidoro, figlio di Priamo.
Da Ovidio si apprende che al tempo di Saturnio le corniole erano cibo per uomini, mentre Omero nell’Odissea racconta che la maga Circe nutriva gli uomini da lei trasformati in porci con frutti di corniolo.
L’asta scagliata da Romolo verso il Palatino per impossessarsene era di corniolo. Il giavellotto si conficcò nel terreno tanto da non poter essere più estratta e a lungo andare generò dei germogli diventando un grosso albero, venerato per molte generazioni dai romani. Per questo episodio nell’antica Roma, un giavellotto di corniolo lanciato in un campo nemico significava immediatamente ostilità.
Per la sua nota longevità, il corniolo era frequentemente usato per segnare i confini delle proprietà boschive.
Collection
Citation
Alex Buzila, “Cornus mas,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 22, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/40.