ALMANDINO

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Title

ALMANDINO

Creator

Edona Thaqi

Scheda mineralogica Item Type Metadata

Gruppo cristallino

Monometrico

Sistema cristallino

Cubico

Classe di simmetria

Esacisottaedrica

Classe cristallochimica

nesoSILICATI

Formula chimica

Fe3Al2(SiO4)3

Altri nomi

(engl.:Almandine)

Aspetto

Il colore dell'almandino è un rosso più o meno intenso in funzione della composizione chimica (roseo, rosso vivo o bruno rossastro); si presenta con forme tondeggianti leggermente sfaccettate e più raramente presenta un aspetto rombico: formato da cristalli rombododecaedrici o icositetraedrici ben formati. Se lucidato diventa molto brillante; non ha una buona sfaldatura perché non possiede la proprietà di rompersi in forme geometriche sempre uguali.

Proprietà fisiche

Ha una durezza di 7/7,5 nella scala Mohs, una densità di 4.3 g/cm3 pertanto è durissimo, pesante, fragile senza sfaldatura evidente e si rompe in schegge. Ha un alto indice di rifrazione, non presenta pleocroismo, fonde al cannello ferruminatorio a una temperatura di 1050° C quindi è facilmente fusibile (3° termine della scala Kobell), è insolubile in sostanze acide (i silicati più che sciogliersi appunto, si decompongono).

Ambiente di formazione

L'ambiente di formazione è l'ambiente metamorfico di medio grado ma stabile anche fino ai granuliti, meno frequente in rocce granitiche e pegmatiche e rocce metamorfiche di contatto. Per durezza e resistenza chimica si concentra, come materiale detritico, in depositi sedimentari di minerali pesanti derivati dal disfacimento di rocce micascistose o gneissiche (riassumendo: micascisti, graniti, Gneiss, anfiboliti).

Luoghi di ritrovamento

I più bei granati almandini non si trovano né facilmente né in Italia, anche se ci sono grossi cristalli opachi nella pegmatite di Olgiasca presso il Lago di Como, nei micascisti del passo del Rombo presso Bolzano e nella pegmatite dell'Alpe Siviglia in Val Codera presso Sondrio. Ritroviamo molti cristalli limpidi e color rosso/arancione nelle sabbie dello Sri Landa, in India, in Brasile; notevoli presenze anche in Norvegia, Alaska, Cali, Idaho, South Dakota, Colorado, Michigan, Pennsylvania e Connecticut (USA); inoltre, in quantità minori, anche in Groenlandia, Svezia, Austria, Madagascar e Australia meridionale.

Usi

Oggi, in campo industriale, approfittando della forte concentrazione di alcuni granuli di questo minerale nelle sabbie di alcuni litorali marini, lo si estrae e viene utilizzato come abrasivo di media durezza per tele e carte; trova anche un modesto impiego in gioielleria come gemma di basso valore commerciale e si rileva un certo interesse scientifico e collezionistico per l'almandino.

Etimologia

Il nome deriva dal latino almandicus, aggettivo utilizzato da Plinio il Vecchio e riferito a una pietra proveniente dall'antica regione dell'Asia Minore di Alabanda.

Note e commenti

Era molto apprezzato, nell'antichità, come pietra ornamentale e veniva utilizzata per collane oppure veniva incastonata in coppe o corone per il suo intenso colore.

Uso

Viene usata spesso come gemma.

Citation

Edona Thaqi, “ALMANDINO,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 24, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/437.