Salix cinerea
Dublin Core
Title
Salix cinerea
Creator
Alessia Cosentino
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Salix cinerea
Nome comune
SALICE CINEREO, SALICE GRIGIO, SALICE CENERINO
Etimologia
Il termine salix deriva dal greco Salos = oscillazione; altra possibile derivazione: dal celtico Sal-lis = vicino all'acqua; il termine cinerea = per il suo colore cenerino.
Ambiente
E' una pianta diffusa nelle zone umide e lungo i fiumi, dove forma intricate boscaglie, dalla pianura fino ai 1000 metri di quota. In Italia si trova in tutte le regioni, ad eccezione della Sicilia.
Caratteri botanici
TRONCO - per lo più ramificato fin dalla base e chioma rada e irregolare. FOGLIE - caduche polimorfe brevemente picciolate, cuneate alla base e dotate di stipole quasi reniformi, di norma persistenti sui rami dell'anno; lamina da ovale-lanceolata a oblanceolata ad ellittica, con massima larghezza nella metà apicale, lunga da 5 a 10 cm e larga 2-4 cm, a margine revoluto, da subintero a ondulato o irregolarmente dentato, ad apice acuto od arrotondato, verde opaca e pubescente di sopra, grigio-verdastra e finemente tomentosa di sotto, con nervature prominenti.
FIORI - precedenti la fogliazione, in amenti densi, normalmente eretti, subsessili, a squame pelose e nerastre all'apice, su piante a sessi separati (dioiche); i maschili lunghi fino a 4 cm, con stami villosi alla base lunghi 2-3 volte la brattea; i femminili fino a 5 cm (9 a maturità), con ovario coniforme, stipitato, fittamente grigio-tomentoso.
FRUTTI - a capsula di circa 1 cm, con stimma a lobi lunghi quanto lo stilo.
FIORI - precedenti la fogliazione, in amenti densi, normalmente eretti, subsessili, a squame pelose e nerastre all'apice, su piante a sessi separati (dioiche); i maschili lunghi fino a 4 cm, con stami villosi alla base lunghi 2-3 volte la brattea; i femminili fino a 5 cm (9 a maturità), con ovario coniforme, stipitato, fittamente grigio-tomentoso.
FRUTTI - a capsula di circa 1 cm, con stimma a lobi lunghi quanto lo stilo.
Usi
La presenza di acido salicilico, fortemente irritante fino ad essere causa di emorragie interne se assunto in dosi elevate, rende questa pianta non utilizzabile ai fini alimentari. Grazie alla presenza di acido salicilico, attraverso applicazioni e trattamenti locali, svolge importanti azioni desquamatorie e cheratolitiche (eliminazione delle cellule morte del derma). Studi clinici e sperimentali, consolidati nel tempo dalle evidenze scientifiche, hanno appurato che questa essenza arborea ha proprietà: antisettiche, antireumatiche, febbrifughe, analgesiche, digestive, astringenti ed emostatiche. Grazie alle sue proprietà trova impiego per il trattamento delle sindromi influenzali ed infettive, per il contenimento delle forme febbrili acute con temperature alte, per il trattamento delle infiammazioni in genere, per lenire i dolori articolari, per il trattamento di affezioni dell'apparato gastroenterico.
Storia e leggende
Nell'antichità al Salice veniva affiancato il culto di San Giorgio e in primavera, per esorcizzare e prodamare la sconfitta dell'inverno, era consuetudine adornare giovani salici con ghirlande di fiori e nastri colorati.
Collection
Citation
Alessia Cosentino, “Salix cinerea,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 5, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/54.