Daphne laureola
Dublin Core
Title
Daphne laureola
Creator
Andrea Fiore
Scheda botanica Item Type Metadata
Specie botanica
Daphne laureola
Nome comune
DAFNE LAURELLA
Etimologia
ll nome del genere fu coniato da Dioscoride con dedica alla mitica ninfa Dafne figlia di Peneo re dei fiumi.
L'epiteto della specie è riferito alla forma delle foglie che ricordano quelle del lauro.
L'epiteto della specie è riferito alla forma delle foglie che ricordano quelle del lauro.
Ambiente
Si può trovare questa pianta nei suoli calcarei o leggermente acidi tra i 300 e i 1500 metri nei boschi di latifoglie.
Caratteri botanici
FUSTO – eretto con un altezza tra i 60 e i 140 cm la corteccia prima è verde e poi passa ad un colore castano chiaro.
FOGLIE – sono di forma lanceolata-obovata , subacute, coriacee, sessili o brevemente picciolate, quelle inferiori ripiegate verso il basso, quelle mediane patenti e le superiori erette; sono di un verde intenso e lucente nella parte superiore .
FIORI - giallo-verdastri, glabri, lievemente profumati, lunghi 7-12 mm, quelli femminili subsessili, più piccoli di quelli ermafroditi e con ipanzio caduco (rossastro a maturità).
FRUTTI - drupa sferica di 6-8 mm, molto carnosa, prima verde, rossa e poi nerastra.
FOGLIE – sono di forma lanceolata-obovata , subacute, coriacee, sessili o brevemente picciolate, quelle inferiori ripiegate verso il basso, quelle mediane patenti e le superiori erette; sono di un verde intenso e lucente nella parte superiore .
FIORI - giallo-verdastri, glabri, lievemente profumati, lunghi 7-12 mm, quelli femminili subsessili, più piccoli di quelli ermafroditi e con ipanzio caduco (rossastro a maturità).
FRUTTI - drupa sferica di 6-8 mm, molto carnosa, prima verde, rossa e poi nerastra.
Usi
La Dafne laurella veniva anticamente utilizzata come detergente o purgativo. Adesso si sa che al suo interno soprattutto nel frutto si trova un glucoside cumarinico velenoso la "dafnina" composta da glucosio e dafnetina.
Storia e leggende
Una leggenda fantastica racconta che di Dafne, ninfa dei boschi, si innamorò il dio Apollo ma lei lo ricusava. Inseguita fra valli e torrenti, durante la sua rincorsa iniziò a chiedetre aiuto alle altre divinità che, udendo le sue implorazioni e mossi da compassione, la trasformarono in un piccolo arbusto lauriforme, avente le radici bagnate dalle acque sotterranee. In ricordo di lei Apollo utilizzò le sue fronde per adornarsi il capo.
Dagli steli essiccati, si ricavano tante striscioline che intrecciate servono per fare "cappelli di paglia bianca" ancora in uso dalle donne in Germania e Svizzera.
I fioristi,da questa specie, hanno ottenuto degli ibridi con fiore di vari colori che trovano impiego nell'addobbo dei giardini. Data la sua proverbiale rusticità D. laureola viene usata per innestare specie più delicate e meno resistenti all'esposizione degli agenti atmosferici.Per ibridazione di questa specie hanno ottenuto l'incrocio detto Daphne houtteana Lindley & Paxton.
Dagli steli essiccati, si ricavano tante striscioline che intrecciate servono per fare "cappelli di paglia bianca" ancora in uso dalle donne in Germania e Svizzera.
I fioristi,da questa specie, hanno ottenuto degli ibridi con fiore di vari colori che trovano impiego nell'addobbo dei giardini. Data la sua proverbiale rusticità D. laureola viene usata per innestare specie più delicate e meno resistenti all'esposizione degli agenti atmosferici.Per ibridazione di questa specie hanno ottenuto l'incrocio detto Daphne houtteana Lindley & Paxton.
Riferimenti
https://it.wikipedia.org/wiki/Daphne_laureola
http://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=46896
http://www.floraitaliae.actaplantarum.org/viewtopic.php?t=46896
Collection
Citation
Andrea Fiore, “Daphne laureola,” __Cosmic_Noise__e-learning_for_science__, accessed November 4, 2024, http://cosmicnoise.it/o/items/show/571.